Giorgio Santilli per “il Sole 24 Ore”
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Alleanza strategica fra Open Fiber e il gruppo Aspi sul doppio fronte dei cantieri della banda ultralarga e dello sviluppo della mobilità digitale. Il primo, concreto risultato dell'intesa è la costituzione di un consorzio, Open Fiber Network Solution, per i lavori di posa della rete in fibra ottica che Open Fiber sta realizzando in Italia, in particolare quella nelle aree bianche oggetto di concessione con Infratel Italia Spa e quella nelle aree grigie di cui OF risulti aggiudicataria quando, a giugno, saranno assegnate le gare Pnrr per Italia a 1 Giga.
In tutto si tratta di 20-25mila chilometri di infrastruttura, questa è la stima. Alla società consortile partecipano OF con una quota dell'80%, la controllata di Aspi Amplia Infrastractures (ex Pavimental) con il 15% e Ciel, società specializzata nel settore degli impianti tecnologici, con il 5%.
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L'obiettivo dell'operazione è anzitutto rispondere all'appello del governo ad accelerare i cantieri della fibra e al tempo stesso creare le prime sinergie fra due gruppi controllati da Cdp. Ancora ieri il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ha confermato le sue perplessità sulla possibilità di completare entro il 2026 il piano Italia 1 Giga del ministro Colao.
La prima criticità che il consorzio deve risolvere è quella della carenza di manodopera specializzata, problema che sta flagellando l'intero settore dei cantieri edili. È soprattutto su questo fronte della manodopera, oltre che della capacità realizzativa, che Aspi viene in aiuto di Open Fiber: è già prevista l'assunzione (e la formazione) di una prima tranche di mille tecnici, rispetto a un fabbisogno complessivo stimato da OF in cinquemila.
mario rossetti
Ma la partnership fra i due player guarda avanti: i due amministratori delegati, Mario Rossetti di Open Fiber e Roberto Tomasi di Autostrade per l'Italia, hanno firmato un Memorandum of Understanding che punta a «potenziare i progetti di digitalizzazione delle infrastrutture, viarie e a rete, attraverso la realizzazione di iniziative in ambito smart cities, sistemi Its, smart roads, e-mobility e, più in generale, mobilità sostenibile e innovativa».
L'obiettivo è «ricoprire un ruolo di primo piano nel Paese» in un business tutto da mettere a terra ma che nei piani di Aspi è gia strategico, con le due controllate Movyon e Free To X. OF e Aspi si danno cinque anni per sfruttare al meglio questa partnership che punta a sfruttare al meglio le competenze di OF nella progettazione e realizzazione di reti e sistemi informativi «necessari per trasportare ed elaborare in tempo reale ingenti volumi di dati, anche video» e il know how di Aspi e delle sue controllate per lo sviluppo di «soluzioni tecnologiche per l'acquisizione e l'elaborazione dei dati sulla gestione del traffico, controllo degli accessi e algoritmi di video analytics».
roberto tomasi ad di autostrade
Le due società dovrebbero ufficializzare oggi gli accordi. Le prime dichiarazioni dei due amministratori delegati confermano la volontà di porsi come player strategici nelle partite del futuro dell'Italia. «La collaborazione di Amplia con Open Fiber e Ciel - dice Tomasi, appena confermato alla guida di Aspi - individua una strategia di sistema nell'ambito della grande sfida del completamento della rete in fibra ottica. Inoltre, grazie a Movyon e Free to X, si potenzia il nostro ruolo sul versante della urban mobility e della smart city.
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Prosegue l'itinerario avviato nel 2020, che vede impegnati 21,5 miliardi per investimenti e ammodernamento delle infrastrutture autostradali, con uno sguardo ambizioso oltre i confini della rete». «Il nostro piano industriale - dice Rossetti - ha come obiettivo l'infrastrutturazione digitale del Paese nel suo complesso.
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Non ci limitiamo ad abitazioni e distretti industriali (circa 24 milioni di unità immobiliari), ma ampliamo il nostro orizzonte a strade, autostrade, porti. Dalla domotica e dallo streaming HD guardiamo al controllo intelligente di traffico e accessi, dai sistemi di irrigazione e monitoraggio del territorio fino alla mobilità elettrica.
cavi fibra ottica
Open Fiber si propone di essere il sistema nervoso del Paese, la piattaforma neutrale con la tecnologia più avanzata sul mercato su cui gli operatori di diversi settori possono sviluppare servizi e nuove tecnologie». Quanto alla soluzione per i cantieri della fibra, «si tratta - dice Rosssetti - di una soluzione concreta, potenzialmente replicabile e ampliabile, che assume una valenza particolarmente importante nel contesto attuale delle sfide che il Pnrr ci pone. Noi vogliamo fare la nostra parte e aiutare il Paese a vincere questa sfida»
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