Estratto dell’articolo di Filippo Fiorini e Francesco Semprini per “La Stampa”
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La missione umanitaria personale di Massimiliano Galletti si è conclusa improvvisamente giovedì 3 ottobre, in un luogo imprecisato della regione di Kharkiv, in Ucraina. È stato colpito dalle schegge di una granata mentre, probabilmente, aiutava un soldato ferito.
Nessuno però, in Italia, sapeva fino a ieri che si trovava in quella zona. L'Oblast di Kharkiv nella porzione più a Nord-Est dell'Ucraina è […] senza dubbio una delle aree più esposte del conflitto per la sua vicinanza al confine con la Russia.
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Galletti era partito come volontario, impegnato nelle attività di ricerca e recupero di chi è stato colpito o è caduto in combattimento, ma nessuno sa di preciso che cosa stesse facendo in quel momento.
Non è escluso che fosse stato attivato in una di queste operazioni di supporto civile. Chi l'ha conosciuto, giura che «non era un foreign fighter». I suoi parenti, d'altronde, non sanno chi abbia sparato il colpo di Rpg che l'ha ucciso.
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[…] La moglie, a cui solitamente dava notizie frequenti, è stata informata solo un mese dopo il suo ferimento, quando ormai questo messo comunale 59enne di San Benedetto del Tronto era morto. Adesso sua figlia Aurora lo chiama «eroe» […]
La moglie, Donatella, è preoccupata di non poter riuscire a portare il corpo nelle Marche e celebrare il funerale. Teme che, se le pratiche si dilungassero ulteriormente, in Ucraina procedano con la cremazione d'ufficio. Fonti della Farnesina, fanno sapere che lunedì prossimo i funzionari locali decideranno se procedere o meno con l'autopsia. Dopodiché, «sarà questione di qualche giorno» per il nulla osta.
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[…] Galletti era un volontario della protezione civile (da questo se ne desume un suo impegno proprio con uno dei corpi volontari civili anche in Ucraina). Non ha mai fatto segreto delle sue posizioni anti russe e filo-ucraine, ma non c'è notizia che abbia mai preso parte a un combattimento.
Sua moglie garantisce che «era solo un soccorritore e un paramedico». Secondo lei, «non avrebbe mai imbracciato un'arma». D'altra parte, si trovava in una zona in cui questo non è necessario, per diventare un bersaglio e circolano indiscrezioni per cui siano stati proprio i miliziani ucraini a convincerlo a trattenersi sul posto, perché lo ritenevano indispensabile. Fonti ucraine, su questo, si limitano a dire che è stato colpito nelle retrovie.
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Non era la prima volta che Massimliano si recava in Ucraina come volontario. La Digos lo aveva addirittura attenzionato per i suoi ripetuti andirivieni. Era un addestratore cinofilo, specializzato nella ricerca degli esseri umani, vivi o morti, ma non aveva portato il suo cane con sé in questo viaggio. A più riprese, aveva raggiunto questo Paese attraverso diverse associazioni d'aiuto, tra cui i vigili del fuoco di Kiev. Per farlo, chiedeva dei periodi di aspettativa in Municipio a San Benedetto e, una volta esauriti, il comune aveva interrotto il contratto di lavoro. […]
MEGASTORE BOMBARDATO DAI RUSSI A KHARKIV massimiliano galletti 2 attacco russo a kharkiv