Paolo Baroni per “la Stampa”
FABRIZIO PALERMO
Col via libera della Cassa depositi e prestiti arrivato ieri dopo mesi di trattative decolla «Progetto Italia», la maxifusione promossa da Salini Impregilo che di qui al 2021 porterà alla nascita di un player globale nel campo delle costruzioni con un fatturato di ben 14 miliardi di euro.
Ieri, dopo un lungo lavorio degli advisor per sistemare gli ultimi dettagli, in sequenza si sono riuniti prima il consiglio di amministrazione della Cassa e poi quello di Salini Impregilo, a sua volta convocato in seduta straordinaria per mettere a punto il progetto finale di salvataggio di Astaldi da trasmettere al Tribunale di Roma.
PIETRO SALINI
Aumenta l'utile della Cassa Per Cdp - che ieri ha anche approvato i conti del primo semestre che presentano un utile netto della capogruppo di 1,5 miliardi (+9%) ed uno di gruppo di 2,2, con 12,8 miliardi di risorse mobilitate a supporto dell' economia italiana ed una raccolta complessiva salita del 3,1% a quota 353,3 miliardi - il Progetto ideato da Pietro Salini è «strategico» per il Paese. E perfettamente allineato con la nuova strategia della Cassa che nel proprio piano industriale 2019-2021 indica proprio quello delle infrastrutture come uno dei comparti su cui investire di più, «anche rilanciando la partnership con le amministrazioni pubbliche locali».
astaldi costruzioni
Si tratta però di una partita complessa, con molti dettagli da definire e limare sino all' ultimo, contrattuali e non solo, e per questo al momento di andare in stampa ieri sera Cdp non aveva ancora diffuso una nota. A sua volta anche il cda di Salini Impregilo, il cui ok all' operazione è scontato, è andato ai supplementari. Entro la giornata di ieri avrebbe dovuto aggiornare la sua offerta per rilevare Astaldi in modo da evitare l' avvio del concordato di questa società, ma non si esclude che per il piano definitivo si possa aspettare anche il 6 o 7 agosto.
astaldi costruzioni
Il mercato, a cui al più tardi le comunicazioni ufficiali arriveranno al più tardi questa mattina prima dell' apertura, ieri ha comunque dato già per fatta l' operazione. Tant' è che il titolo Salini Impregilo ha guadagnato il 5,98% mentre Astaldi è salita del 2,32%. L' Ance, l' associazione nazionale dei costruttori, è invece tornata ad esprimere preoccupazione per il coinvolgimento di un gruppo pubblico come Cdp in un progetto che creerebbe seri problemi di concorrenza nel comparto delle grandi opere.
Operazione da 1,5 miliardi Dal punto di vista finanziario - come è noto - l' operazione prevede un aumento di capitale da 225 milioni di euro che porterà Salini Impregilo a controllare il 65% del capitale di Astaldi. Progetto Italia, invece, richiede nel complesso un aumento da 600 milioni di euro per la stessa Salini Impregilo che oltre ad Astaldi serviranno a ricapitalizzare anche Condotte e Trevi: 250 milioni saranno assicurati da Cpd Equity, 150 da un pool di banche (Intesa, Unicredit, Mps, e Bpm), 50 milioni da Pietro Salini ed altri 150 dal consorzio di garanzia formato da Merrill Lynch e Citybank.
pietro salini e signora
In aggiuntaci sono poi nuovi finanziamenti per circa 900 milioni di euro a carico del pool delle banche che entreranno nel capitale a cui si aggiungono Bnl, Sace e Illimity. Dopo aver assorbito Astaldi voci di mercato indicano nel gruppo friulana Rizzani De Eccher e nella parmigiana Pizzarotti le prossime prede a cui potrebbero seguirne altre di taglia più piccola.