Estratto dell’articolo di Grazia Longo per "La Stampa"
Francesca Ercolini
«Mia figlia è morta per colpa di mio nipote. E ieri, giorno di Natale, ha litigato furiosamente con suo marito». Poche ma pesanti parole urlate, anche in mezzo alla strada, dal profondo del cuore il 26 dicembre di un anno fa, giorno in cui sua figlia si è tolta la vita impiccandosi con un foulard alla scala che conduceva al piano superiore della sua casa a Pesaro.
È partita dalla denuncia di Carmela Fusco, madre della giudice Francesca Ercolini, l'inchiesta in cui ora sono indagati per maltrattamenti il marito della vittima Lorenzo Ruggeri, 56 anni, avvocato civilista, e il figlio di 15 anni. […]
E in questo dramma c'è di mezzo anche un'altra città, Campobasso, dove vivono la mamma della magistrata suicida e l'avvocato che l'assiste, che peraltro è suo genero, Giuseppe Lattanzio, marito dell'altra figlia della signora Carmela. E nonostante questa madre (vedova) abbia combattuto con tutte le sue forze per accusare Lorenzo Ruggeri e il figlio adolescente, oggi non ha voglia di parlare. «Preferisco non dire nulla» […]
L'unico ad accettare di raccontare l'angoscia di Francesca Ercolini è il cugino Carlo Perrella che ammette di essere venuto a conoscenza dei problemi di Francesca «dalla sua donna delle pulizie che già all'obitorio riferiva quanto soffrisse a casa per l'atteggiamento del figlio e del marito».
Francesca Ercolini
La giudice aveva l'abitudine di inviare alla madre messaggi e video che provavano le botte e i maltrattanti ricevuti in famiglia. E ora quel materiale ha portato sott'inchiesta Ruggeri e il figlio. Il ragazzo ha sempre manifestato un disagio interiore, tanto che già prima del suicidio della madre era in cura da uno psichiatra e dopo quel drammatico evento è stato ricoverato in neuropsichiatria ad Ancona per quindici giorni. Oggi continua la psicoterapia e il padre, riferiscono alcuni suoi amici, «lo protegge e difende sia lui sia se stesso dalle accuse di maltrattamenti».
Francesca Ercolini, originaria di Campobasso, dal 2021 era presidente della seconda sezione civile del tribunale di Ancona e ancor prima giudice nei tribunali di Fano e Pesaro. In una prima fase di indagini, il marito e il figlio erano stati accusati di istigazione al suicidio in concorso morale. Fase conclusa con una richiesta di archiviazione.
Il secondo capitolo della vicenda è stato nuovamente sollecitato dalla madre della giudice che ha denunciato i «maltrattamenti» che sarebbero stati subiti dalla figlia, corroborando l'accusa con video e immagini «assicurate per mezzo di un quotidiano backup perché se ne abbia memoria». […]
tribunale di ancona