vanessa zappala' 1
«Il vero problema è il basso livello di specializzazione dei giudici sulla violenza di genere». Va dritto al punto il presidente della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano, Fabio Roia, consulente della Commissione parlamentare sul femminicidio, da sempre in prima linea e che, per il suo impegno, nel 2018 ha ricevuto l'Ambrogino d'oro dal Comune di Milano.
Antonino Sciuto, il killer di vanessa zappala'
Quella di Vanessa è l'ennesima «tragedia annunciata». Si poteva evitare?
«Non ho letto le carte ma sicuramente c'è stata un'erronea valutazione di rischio a cui era esposta la vittima. E' un'operazione difficile e diversa da quella che si compie per tutti gli altri reati».
Quali sono le differenze?
«L'uomo violento è un manipolatore, che minimizza e si trasforma, si presenta bene a polizia e magistrati e può trarre in inganno: per valutarlo non si possono adottare i classici parametri».
VANESSA ZAPPALA
Per esempio?
«I precedenti penali: molti uomini violenti non ne hanno ma non significa che siano meno pericolosi».
Che cosa intende per basso livello di specializzazione?
«Le competenze necessarie spaziano dalla criminologia alla psicologia. Il tasso di specializzazione è dell'80% nelle procure, solo del 20 tra i giudici».
Quali sono i parametri per valutare i rischi?
«Sono raccolti nel protocollo Sara plus del Piano nazionale antiviolenza, come il crescendo dei comportamenti violenti, i casi in cui la vittima è incinta. Poi serve empatia e propensione a occuparsi della materia».
Il Codice rosso è sufficiente?
«E' una buona legge che ha introdotto l'obbligo di tempestività delle procure e il principio di trattamento degli uomini violenti che, per ottenere l'estinzione della pena, devono seguire percorsi in centri specializzati che abbattono il rischio di recidiva».
ANTONINO SCIUTO
Funziona?
«A Milano sì, di recente il Tribunale ha firmato un protocollo con l'Ats che controlla questi centri. Nel resto d'Italia meno: in alcune zone mancano istituti specializzati»
Cosa si può migliorare?
«Alcune norme su cui sta lavorando la Commissione parlamentare. Come l'arresto in flagranza che oggi non è consentito se l'uomo viola il divieto di avvicinamento. Proprio come è successo nel caso di Vanessa: se la polizia avesse avuto il tempo di intervenire, la procura avrebbe dovuto chiedere l'aggravamento della misura al gip, perdendo del tempo fondamentale»
2. “SE SO CHE HAI QUALCUNO TI PIGLIO A COLPI DI PISTOLA, PRIMA A TE E POI A LUI” – UNA LUNGA SCIA DI VIOLENZA HA PRECEDUTO L’OMICIDIO DI VANESSA ZAPPALA', UCCISA DALL’EX AD ACI TREZZA...
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