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    PADOAN NON CONOSCE LA MANOVRA E FLORIS LO SBEFFEGGIA - A BRUXELLES PENSANO CHE NEMMENO RENZI SAPPIA DI QUEL CHE PARLA - DIFENDE LE SPESE PER I MIGRANTI, MA QUESTE SONO UNA TANTUM, E COME TALI FUORI DAL CALCOLO DEL DEFICIT - EXODUS DAL MEF: DA LA VIA A PAGANI, TUTTI IN CERCA DI UN POSTO


     
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    1. DA BRUXELLES: MA RENZI SA DI COSA PARLA - EXODUS DAL GOVERNO: AI MEJO POSTI

    Dagonota

     

    PADOAN SMORFIE PADOAN SMORFIE

    Al ministero dell’Economia arrivano brutte notizie da Bruxelles. Gli sherpa sono pessimisti sulla flessibilità di bilancio che il Ducetto di Rignano spera di strappare a sportellate alla Commissione Ue. E non si tratta di una questione di lingua. Chi sta dicendo “no” alla presunta Legge di Stabilità (presunta perchè non c’è ancora un testo di legge approvato dal consiglio dei ministri) è un italiano, Marco Buti. E’ lui il burocrate (di simpatie prodiane) a dire che quel deficit strutturale che aumenta anzichè diminuire proprio non può essere digerito.

     

    marco buti marco buti

    Matteuccio da Washington se la prende con la Commissione e rilancia sulle spese sui migranti. Di prima mattina, però, da Bruxelles parte una telefonata a Palazzo Chigi. Il tono della chiamata è più o meno questo: le spese per i migranti già non vengono considerate nel deficit strutturale, in quanto una tantum. Quindi, di che parla il premier?

     

    FABRIZIO PAGANI FABRIZIO PAGANI

    Il clima sulla manovra, insomma, si fa torbido. Quello sul referendum, pure peggio. E nelle stanze del Potere (vero o presunto) parte la caccia ai “mejo posti”.

     

    Raccontano che Padoan sia particolarmente incazzato per il condono sui contanti. Non tanto per la misura in sè (anche se l’hanno infilata manine lontane a sua insaputa). Quanto per il fatto che stava accarezzando l’idea di tornare all’Ocse. Proprio quell’organismo, però, è chiamato a contrastare la lotta all’evasione. Ed offrire la possibilità agli evasori di far tornare puliti i soldi frutto di evasione (per di più con la propria firma) rende più difficile il ritorno a Parigi.

     

    Vincenzo La Via Vincenzo La Via

    Sulla scia dell’ “Exodus”, il suo braccio destro Fabrizio Pagani ha raccontato in tutti i salotti che per lui è pronto un posto in Mediobanca France. Lo ha detto così a tante persone, che dalle parti di Piazzetta Cuccia stanno rallentando l’operazione.

     

    Un altro che cerca lavoro è Vincenzo La Via. Padoan gli avrebbe offerto di traslocare alla presidenza delle Ferrovie, lasciando così libero il posto di direttore generale del Tesoro a Pagani (se dovesse fallire l’operazione Mediobanca). Vincenzo, però, è uomo da palato fino. Ed all’offerta di diventare macchinista-ferroviere avrebbe rifiutato con la giustificazione: offerta inadeguata...

     

     

    2. PADOAN NON SA COSA C’E’ NELLA MANOVRA. SEMBRA CROZZA...

    Maurizio Belpietro per “la Verità”

     

    Martedì sera ho visto un marziano in tv. Aveva un' aria molto accattivante, con la camicia bianca, la cravatta, gli occhialini da professore e si spacciava per il ministro dell' Economia, Pier Carlo Padoan. Tuttavia da quanto diceva si capiva perfettamente che non poteva essere il ministro dell' Economia, ma al massimo una delle riuscite imitazioni di Maurizio Crozza.

    Padoan Padoan

     

    Di fronte alle domande di Giovanni Floris, il marziano infatti non sapeva dare risposte. E quando riusciva a darle, le dava sbagliate.

     

    Mi sono appuntato alcune delle frasi che ho udito pronunciare dal finto ministro e alcune, riconosco, sono degne della fama del comico de La7. Parlando della manovra annunciata da Palazzo Chigi con una serie di slide, il Padoan venuto da Marte si lasciava sfuggire le seguenti dichiarazioni: «Il deficit c' è ma scende», «Il debito con questo governo si sta stabilizzando».

     

    Ora, è a tutti noto che il deficit per il 2017 avrebbe dovuto essere dell' 1,8 per cento e invece, a causa delle mance elettorali volute da Matteo Renzi, salirà al 2,3 per cento, ma forse anche al 2,4 perché l' Italia reclama altra flessibilità. Per quanto riguarda il debito, è pure risaputo che a luglio ha toccato la cifra record di 2.252 miliardi, scesa di qualche decina di miliardi ad agosto ma solo per effetto della contrazione della liquidità di tesoreria.

     

    PADOAN RENZI PADOAN RENZI

    La migliore battuta del finto ministro è stata però la seguente: «C' è un miglioramento molto chiaro sul fronte dell' occupazione». Detta nel giorno in cui l' Inps aveva appena comunicato che nei primi otto mesi dell' anno i neoassunti erano crollati del 32,9 per cento e i licenziamenti per giusta causa o per motivi economici erano cresciuti del 31, la gag ha avuto un effetto esilarante sul pubblico a casa. Non meno comica è stata dichiarazione che il deficit è provocato solo dagli ingenti pagamenti degli interessi sul debito, tenendo conto che questo è il periodo in cui gli interessi sono tra i più bassi degli ultimi vent' anni.

     

    Tuttavia il marziano si è esibito con una serie di frasi ad effetto soprattutto nella seconda parte dell' intervista, quando ha dovuto entrare nel dettaglio dei singoli provvedimenti della manovra. Alla domanda sulle clausole di salvaguardia che invece di essere disinnescate sono state rinviate a dopo il voto, il Crozza travestito da ministro se l' è cavata riaffermando che non si tratta di altro debito postdatato «perché noi il debito lo stiamo riducendo».

    padoan mps titoli di stato padoan mps titoli di stato

     

    Capita l' antifona, Floris ha mollato la presa ed è andato sul tecnico, dedicandosi all' abolizione di Equitalia. Come si farà? ha chiesto il conduttore di Di martedì. Risposta: «Ci sono vari modelli».

     

    Domanda: ma non è che i Comuni alzeranno le tasse? Risposta: «C' è una questione di autonomia dei Comuni».

     

    L' intervistatore a questo punto ha insistito: i sindaci hanno bisogno di un sacco di soldi e potrebbero alzare l' aggio. Risposta: «Questa è una scelta che viene lasciata ai singoli comuni e ai singoli sindaci».

     

    Domanda: la rottamazione riguarderà anche chi ha già cominciato a pagare?

     

    Risposta: «Stiamo ancora valutando varie ipotesi».

     

    Domanda: La rottamazione vale per tutti i tipi di cartella?

     

    Risposta: «Il principio sì, ma dobbiamo valutare».

     

    Domanda: anche per le multe?

    maurizio crozza matteo renzi maurizio crozza matteo renzi

     

    Risposta: «Questo è un aspetto delicato. Non vorremmo invadere l' autonomia impositiva dei Comuni».

     

    Domanda: E i contributi Inps?

     

    Risposta: «Dovrebbero essere inclusi». (Nel dubbio, meglio non dare certezze).

     

    Domanda: E i mancati versamenti dell' Iva?

     

    Risposta: «Probabilmente sì, ma c' è un problema europeo».

     

    Tanta esitazione ha costretto il povero Floris a esclamare: quindi che rimane? Risposta del marziano: «Rimane un ammontare significativo», con annessa precisazione: «Sull' Iva non ho detto no. Ho detto che stiamo valutando».

     

    Il conduttore: si paga in un' unica soluzione, oppure a ra te?

     

    Risposta: «Varie opzioni sono allo studio».

     

    Il povero e ormai disarmato Floris: «Scusi, ma non potevate prima decidere e poi presentarla questa manovra?»

     

    Replica del serafico comico travestito da ministro: «Facendo questo mestiere ho scoperto che è impossibile tenere un segreto».

    rossella orlandi rossella orlandi

     

    Floris: «Soprattutto se il presidente del Consiglio fa una conferenza stampa a Palazzo Chigi». Sempre il conduttore: quali rate e in quali tempi?

     

    Risposta del serafico marziano: «Stiamo valutando in queste ore».

     

    Floris: e chi sta già pagando?

     

    «Dipende da quali debiti e da quando sono individuati».

     

    Domanda: c' è chi dice che questa manovra dopo il referendum sarà cambiata.

     

    Risposta: «Non mi pronuncio. Questa è la manovra che stiamo mandando in Parlamento».

     

    Domanda: al contribuente che deve pagare le tasse arriverà un sms: sostituirà l' avviso bonario?

     

    Risposta: «No, lo complementa».

     

    equitalia cartella equitalia cartella

    Floris: «Ah, fa figo l' sms. Uno lo riceve, poi lo mette via». Domanda: come funzionerà l' anticipo pensionistico? Sarà il cittadino ad andare in banca a chiedere il prestito?

     

    Risposta: «No, uno andrà all' Inps e poi in banca».

     

    Domanda: come si sceglierà la banca?

     

    «Questo bisogna chiederlo a Boeri».

     

    Il conduttore: e se il pensionato è nella lista bancaria dei cattivi pagatori, glielo danno lo stesso il prestito?

     

    Risposta: «Beh, naturalmente questo ha a che fare con le condizioni normali per cui si concede un credito».

    BOERI BOERI

     

    Domanda: ma l' assicurazione che garantirà il prestito poi non si rivarrà su chi va a chiedere i soldi?

     

    Risposta: «Qui non sono in grado di rispondere».

     

    E davanti al quesito se l' assicurazione un domani potrebbe rivalersi sulla famiglia nel caso il pensionato venga a mancare, prendendosi la casa del defunto, l' intervista al marziano si è chiusa con un «Santo cielo» e una grande risata.

     

    draghi padoan draghi padoan

    Detto ciò, a me, telespettatore incredulo del martedì, è rimasta una domanda: a via XX Settembre, sede del ministero dell' Economia, c' è un Pier Carlo Padoan che si spaccia per Crozza o c' è Maurizio Crozza che si spaccia per Padoan? Quale che sia la risposta, vi assicuro che non c' è niente da ridere.

     

     

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