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    "LO SCRIVA COSÌ COME GLIELO DICO: GIANNI RIOTTA È UN COGLIONE" - MASSIMO CACCIARI AFFIDA AL “FATTO” LA SUA RISPOSTA A RIOTTA CHE L'HA INSERITO NELLA LISTA DEGLI AMICI ITALIANI DI PUTIN, PER UNA SUA VECCHIA CONSIDERAZIONE SULL'ANNESSIONE DELLA CRIMEA - "COME SAREBBE A DIRE? IO? NON NE SO NULLA, NON LEGGO PIÙ I GIORNALI. RIOTTA SI È BEVUTO IL CERVELLO"


     
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    massimo cacciari a piazzapulita 4 massimo cacciari a piazzapulita 4

    Estratto dell’articolo di Tommaso Rodano per il “Fatto quotidiano”

     

    "Lo scriva così come glielo dico: Gianni Riotta è un coglione". A Massimo Cacciari si può contestare molto, mai la noia. Risponde al telefono seccato, come d'abitudine, ma si accende subito quando gli viene chiesta una considerazione sul fatto che Repubblica l'abbia inserito nella listarella infame degli amici italiani di Putin.

     

    "Come sarebbe a dire? Io? Non ne so nulla, non leggo più i giornali". Gli viene quindi letto il passaggio dell'articolo di Riotta che lo battezza tra i "Putinversteher" nostrani, i simpatizzanti dello zar (insieme, tra gli altri, a Barbara Spinelli), per una sua vecchia considerazione sull'annessione della Crimea. Cacciari sbotta: "Si è bevuto il cervello". [...]  

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