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    “PRENDIAMO TROPPO SUL SERIO LA RIFORMA MELONI SUL PREMIERATO” - MASSIMO CACCIARI: “FORSE SIAMO DI FRONTE ALL'ENNESIMA "DISTRAZIONE DI MASSA” VISTO CHE SEMBRA NON ESSERVI MODO DI FRENARE L'INFLAZIONE, I SALARI IN TERMINI REALI SONO DIMINUITI RISPETTO A QUELLI DI TRENT'ANNI FA, CRESCE LA POVERTÀ ANCHE DI CHI LAVORA. È LA MACCHINA AMMINISTRATIVA CHE VA SBLOCCATA: È SUL RAPPORTO EFFICIENTE TRA STATO E ENTI LOCALI, È SULLA BARACCA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE (IVI COMPRESA L'AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA) CHE SI FONDA LA REALIZZAZIONE DEL PNRR. E NON DOVREBBE ALLORA ESSERE LA SUA RIFORMA LA PRIORITÀ DELLE PRIORITÀ?”


     
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    Estratto dell’articolo di Massimo Cacciari per “la Stampa”

     

    massimo cacciari massimo cacciari

    Chissà quale dèmone maligno convince i nostri giovani leader – prima Renzi e ora la Meloni – a tentare il suicidio con improvvide avventure di riforme istituzionali. Quella renziana era, se possibile, di impianto più generale e affrontava, pur a spizzichi e bocconi, nodi che davvero sono tra le cause del trentennale blocco del Paese: dal sistema bicamerale all'esistenza di Enti come le Provincie, chiaramente eliminabili con una articolazione razionale delle funzioni amministrative tra Regioni e Enti Locali.

     

    Questa della Meloni si concentra invece esclusivamente sul "simbolo" del Premierato. È un tributo alle mitologie decisionistiche. […] Che sia un calcolo intelligente lo dubito assai. Già si levano le alte grida di tutti i difensori della Costituzione. Già si affilano le armi per il prossimo referendum. È così certa la nostra giovane premier di superare l'eventuale prova? Mi pare che anche Renzi fosse partito col 40% dei voti.

     

    alfredo mantovano giorgia meloni alfredo mantovano giorgia meloni

    […] Il modo migliore per rovinare le repubbliche è quello di impedire la riforma del loro assetto istituzionale. Le repubbliche sono organismi che vivono fino a quando si trasformano. Il problema è che non ogni innovazione funziona […] e in un sistema politico tutto si tiene, e se muti una parte devi mutare l'architettura dell'insieme. Ora, ciò che davvero riempie di filosofica meraviglia della riforma Meloni è il sovrano dispregio per questa logica di "sistema".

     

    MATTEO RENZI GIORGIA MELONI MATTEO RENZI GIORGIA MELONI

    […] come è possibile non vedere la formidabile contraddizione che si introduce nel nostro assetto istituzionale tra un Presidente capo dello Stato, eletto dal Parlamento, e un Premier eletto direttamente dal "popolo sovrano"? Un Presidente che mantiene sostanzialmente tutti gli straordinari poteri che la Costituzione gli attribuisce, da quello di capo delle forze armate a quello di garante dell'autonomia della Magistratura, in quanto presidente del Csm, nonché quello di potersi "appellare" alle Camere, ma esautorato da ogni possibilità di influenzare l'azione legislativa. Un pasticcio trasteverino bruttissimo.

    Fazzolari Meloni Fazzolari Meloni

     

    Le vie di mezzo, cara Meloni, assommano i vizi degli estremi, diceva Kant. Perché non seguire la via diritta? […] Elezione diretta del Presidente che costituisce il suo governo e ne è il premier. Di doppioni in Italia ne abbiamo già a bizzeffe. […] volendo una vera riforma in senso decisionistico, risulterebbe subito evidente la necessità di predisporre validi contrappesi. E i possibili sono noti da tempo: una riforma del Titolo V in senso autenticamente federalistico […]

     

    raffaele fitto giorgia meloni raffaele fitto giorgia meloni

    Il peccato mortale di questo disegno di riforma sta però altrove, nel credere o nel fingere di credere o nel volerlo dare a intendere che il problema-chiave che impedisce il funzionamento del nostro Stato stia nel suo "cuore" politico, dentro ai "palazzi di regime", tra Quirinale e Palazzo Chigi. L'ultimissimo dei nostri problemi è quello del gioco Presidente-Premier […] È la macchina amministrativa […] che va sbloccata: semplificando, delegiferando, costruendo testi unici in tutti i capitoli essenziali dell'intervento pubblico.

     

    giorgia meloni raffaele fitto 2 giugno 2023 giorgia meloni raffaele fitto 2 giugno 2023

    Abbiamo un sistema legislativo pachidermico, fatto di interferenze, sovrapposizioni, conflitti di competenze, prodotto di decenni di compromessi e aggiustamenti occasionali alla rincorsa di benefici elettorali a breve. Abbiamo un personale della Pubblica Amministrazione che viene sempre più selezionato in base a lottizzazioni e spoil-system. E ce ne stiamo accorgendo drammaticamente in questi mesi: come incardinare i 220 miliardi di debito cortesemente concessoci dall'Europa […] matrigna? A che punto siamo? Alzi la mano chi davvero lo sa.

     

    È sul rapporto efficiente tra Stato e Enti Locali, è sulla baracca della Pubblica Amministrazione (ivi compresa l'Amministrazione della Giustizia) che si fonda la realizzazione del PNRR. E non dovrebbe allora essere la sua riforma la priorità delle priorità? Che altro deve essenzialmente fare il nostro Governo se non definire gli obbiettivi del Piano e cantierarli con tempi sicuri? […]

     

    antonio tajani giorgia meloni giancarlo giorgetti raffaele fitto antonio tajani giorgia meloni giancarlo giorgetti raffaele fitto

    Forse prendiamo troppo sul serio la riforma Meloni. Forse siamo di fronte all'ennesima "distrazione di massa", su cui i media cadono puntualmente. Sembra non esservi modo di frenare l'inflazione, i salari in termini reali sono diminuiti rispetto a quelli di trent'anni fa, cresce la povertà anche di chi lavora. […]

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