Cafonal sangiuliano a stelle e strisce - ci voleva il ritorno di donald trump per scongelare l'ex...

29 gen 2025 20:22

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(Adnkronos) - Mentre a Palazzo Brancaccio, nella elegante sala damascata, con stucchi alle pareti e sui soffitti e l'antico parquet, entrano il presidente del Senato, Ignazio La Russa, l'ex ministro Gennaro Sangiuliano e il capogruppo azzurro a Palazzo Madama, Maurizio Gasparri, la notizia dell'avviso di garanzia al premier Meloni, per il caso Almasri è già sui cellulari dei tantissimi che sono in fila per prendere posto sulle sedie dorate in legno. Il video di Giorgia Meloni che rivela l'indagine della Procura di Roma nei suoi confronti è il sottofondo che rimbalza nell'enorme salone.

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Un cordone di sicurezza si materializza innanzi tutto attorno al presidente del Senato, 'protetto' dai tantissimi giornalisti che cercano invano di chiedergli della premier e dell'avviso di garanzia. Un pressing che resterà senza successo anche alla fine della serata, con il presidente del Senato capace di dribblare i cronisti tornati all'assalto.

Il dibattito sul libro, intanto, inizia come se nulla fosse: "E' un libro che va letto sia da chi adora Trump, sia da chi pensa che sia una disgrazia", ha detto il giornalista Gianni Riotta, ricordando come Trump "abbia diviso in due l'America e abbia anche convinto tutti i repubblicani".

Gasparri ha ricordato come in tempi non sospetti "Gennaro mi aveva detto che Trump avrebbe vinto, e non lo diceva per vendere più copie del libro". L'autore del volume plaude alle prime mosse del presidente Usa: "Oggi ha detto più cose di quante dette in campagna elettorale, per esempio sulla Groenlandia, e sono convinto che se si rivotasse adesso prenderebbe ancora più voti".

gennaro sangiuliano (5)

Per Ignazio La Russa "molti sono saliti sul carro dei vincitori, come accade anche in Italia". Ma soprattutto va detto che oggi "Trump è più riflessivo, ma sempre concentrato sui suoi obiettivi". Ben presente nei ragionamenti in sala la posizione 'di favore' guadagnata dalla premier Meloni tra i leader europei nei rapporti con il nuovo inquilino della Casa Bianca. Una voce stonata, in dissenso dal coro a favore di Trump la regala sempre Gasparri, dicendosi contrario alle cripto-valute: "Invito a non comprarle", dice applaudito, dopo aver ricordato come "io sono per tassare i grandi gruppi del web". Altro tema discusso quello dei dazi.

"Al suo posto anche Giorgia Meloni direbbe lo stesso, se potesse alleggerire i nostri concittadini dalle tasse", concede La Russa, non risparmiando poi una battuta sul busto del Duce, più volte contestatogli. "Non cambia mai nulla, magari qualcuno può avere a casa un busto...", dice con riferimento alle accuse di razzismo nei confronti di Trump, che restano sempre fisse sui giornali, al di là di quanto effettivamente stia poi facendo il presidente americano. Termina il dibattito e La Russa concede solo una battuta sul caso Santanché: "Sia da ministra che non da ministra, l'amicizia resta a prescindere...".

presentazione del libro di gennaro sangiuliano foto marco nardo maurizio gasparri e vanessa tozzi foto marco nardo savino zaba e angela achilli foto marco nardo melania rizzoli enzo d'elia ed elena bonelli foto marco nardo