Cafonal piper! ‘volevo i capelli come mal’,corrado rizza racconta in un libro l’epopea della storica

19 feb 2025 16:11

Dagonews

“Vorrei creare un grande flipper dove al posto delle palline ci siano i giovani”. Fu questa l’idea che spinse Alberigo Crocetta a fondare insieme a Giancarlo Bornigia il Piper Club. A raccontare l’epopea della storica discoteca romana che il 17 febbraio ha compiuto 60 anni è il libro di Corrado Rizza “Il Piper Club-Tempio del Beat dal 1965” (Il Vololibero Edizioni).

Una storia che unisce musica e arte, Patty Pravo e il murale di Claudio Cintoli (esponente di punta della pop art italiana), Mario Schifano e “lo shake”, una danza di ribellione e protesta contro il perbenismo dei matusa.

mal con moglie renata e maria giovanna elmi foto luce storytellers

“Volevo i capelli come Mal”, rivela Rizza alla presentazione del volume alla Libreria Spazio Sette di Roma. C’erano anche la prima ragazza del Piper, Mita Medici (“Avevo 15 anni quando misi per la prima volta piede nel locale”), il cantautore Tito Schipa Jr., che vi mise in scena la prima opera beat al mondo, “Then and Alley” (che conteneva i testi di Bob Dylan e per questo “fu bloccata” dal menestrello di Duluth). Il dj Beppe Farnetti ha spiegato come abbia inventato i primi effetti speciali: “I Pink Floyd rimasero stupiti da quello che facevo con i vetrini da microscopio, loro usavano una fiamma come quella che oggi si usa per la creme brulee”.

franco mseria corrado rizza mita medici

“Suonavamo quello che ci piaceva, non pensavamo di fare quella rivoluzione musicale di cui ancora oggi si parla”,sospira Mal che ricorda come Pick Withers, batterista del suo gruppo i Primitives fu nel 1977 tra i fondatori dei Dire Straits…