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A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA…
1. LE FOTO DI SANTA CRUZ IN FESTA PER SCEGLIERE LA SUA "REGINA"
da www.dailymail.co.uk
E' tempo di festa nelle Isole Canarie. Al Festival di Santa Cruz le candidate si sono sfidate per vincere il titolo di Regina del Carnevale, il più grande al mondo dopo quello di Rio De Janeiro, in grado di attirare un milione di turisti.
E' la risposta mediterranea al carnevale brasiliano. Parte il 31 gennaio e si conclude l'8 marzo. Si divide in due parti: il concorso e la parata.
I vestiti presentati sono fantasmagorici, sono alti fino a 5 metri e arrivano a pesare 80 chili. L'abito che ha vinto è stato indossato da Amanda Perdomo e disegnato da Daniel Pages.
2. NIZZA, SFILATE E ALLEGRIA TRA FIORI E LIMONI
Rosalba Graglia per www.lastampa.it
C'è Hollande appollaiato su una montagna di formaggi-problemi (è la vecchia questione di De Gaulle, come si fa a governare un Paese che produce più di 300 formaggi diversi...). Ci sono l'Imperatore Bocuse, i produttori di vino alla prese con il critico di turno, il ristoratore a caccia di stelle, la Cucina del Territorio che si riprende i suoi spazi, il tutto sotto lo sguardo di un Re con la corona di forchette...
Quest'anno il Carnevale di Nizza è Re della Gastronomia, e l'occasione è quanto mai golosa per godersi non solo il sole della Prom', la Promenade des Anglais dove sfilano i 18 carri in tema, ma anche un contorno gourmande niente male.
La città ha scelto proprio l'occasione del Carnevale 2014, 130° edizione (www.nicecarnaval.com) per lanciare il marchio Cuisine Nissarde che garantisce le ricette della tradizione, bel «mesclun» di specialità piemontesi e liguri rivisitate: gnocchi, ravioli, bagna cauda, la socca (la nostra farinata), la pissaladière, le verdure ripiene (i farcis) e in questo periodo li gansa, le bugie. Così, in questi ultimi giorni di Carnevale, tra sfilate di carri e battaglie dei fiori, più gran finale il 4 marzo con il falò del Re e i fuochi d'artificio, vale la pena defilarsi ogni tanto per andare a scovare tra le viuzze della Vecchia Nizza i ristoranti «col marchio».
A cominciare da Acchiardo, un classico dal 1927, ma anche Lu Fran Calin, Alziari (per ora sono 17 in tutto) e magari seguire il nuovo tour di gastronomia nizzarda fra botteghe e bancarelle del mercato di cours Saleya (il giovedì mattina, partenza dall'ufficio del turismo, e volendo pranzo-degustazione alla Socca d'Or in rue Bonaparte).
Tra un corso di carri e l'altro ci sta anche un museo: i musei di Nizza sono gratuiti ed è un piacere girare per le sale barocche di Palazzo Lascaris o andare al Mamac a vedere i blu di Klein, passando per la Promenade du Paillon appena inaugurata, 12 ettari di verde nel cuore della città .
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