DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA…
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A BERGAMO, IL 36ENNE DI ORIGINE GAMBIANE MAMADI TOUNKARA E STATO ACCOLTELLATO A MORTE DA UN UOMO...
Estratto dell’articolo di Maddalena Berbenni e Federico Rota per www.corriere.it
Era convinto che Mamadi Tunkara avesse una relazione con la sua ex fidanzata, una ragazza italiana che è già stata sentita dalla polizia. Voleva un chiarimento, sapere se fosse vero. Questa, almeno, è la versione dei fatti di Djima Sadate, fermato per l'omicidio del vigilante nel tardo pomeriggio di sabato 4 gennaio. Ma va capito, allora, perché dalle modalità pare abbia teso un agguato a Tunkara, che ha accoltellato in via Tiraboschi, venerdì 3 dicembre, aggredendolo mentre la vittima stava andando al lavoro al Carrefour.
PRIMA IL SILENZIO E POI LA CONFESSIONE
Del Togo, ha 28 anni, studia ed è incensurato. In un primo momento, si era avvalso della facoltà di non rispondere. Ma quando gli agenti della Squadra Mobile lo stavano per portare in carcere, ha detto loro che voleva parlare. Così, è stato richiamato il difensore per assisterlo durante la confessione. […]
LO ZAINO ABBANDONATO E IL CONTROLLO SENZA DOCUMENTI
Djima Sadate era al confine con la Svizzera quando si è imbattuto nel controlli della polizia elvetica, che l'ha riconsegnato al Paese di provenienza, l'Italia, come da consuetudine con gli stranieri senza documenti. Nel frattempo, già poco tempo dopo il delitto, la polizia di Bergamo aveva diramato l'allarme. Il killer in fuga aveva abbandonato lo zaino con all'interno i documenti. […]
IL GIALLO DELLA DISCUSSIONE, IL 31 DICEMBRE
Le informazioni al momento sono frammentarie, non si sa ancora se il 28enne sia l'uomo con il quale Tunkara aveva avuto una discussione, il 31 dicembre fuori dal supermercato Carrefour, dove la vittima svolgeva servizio di portierato. Si sa che l'uomo ripreso mentre fugge ha abbandonato uno zainetto in strada e probabilmente da lì si è risaliti alla sua identità. È stato così diramato un avviso di ricerche.
[…] L'IPOTESI DI UN AGGUATO
Alfio Sorti, titolare del bar La Caffetteria di Porta Nuova, aveva assisto alla scena dall'interno del suo locale. Sulla base delle modalità, aveva raccontato subito dopo l'omicidio: «Secondo me lo ha aspettato, poi l’ha buttato a terra. Lui ha capito la gravità, ha gridato “aiuto, aiuto”, ma è stata un’aggressione rapida». Ha parlato di «cattiveria, l'ha colpito con un coltello da cucina di grosse dimensioni».
UN COLTELLO RITROVATO LUNGO LA VIA DI FUGA
Intanto, stamattina, sabato 4 gennaio, la Scientifica della polizia ha ritrovato il coltello che molto probabilmente è l'arma del delitto. Era in un'aiuola, all'altezza del civico 22 di via Paglia, altra strada centrale che corrisponde alla via di fuga dell'assassino. […]
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