- CROZZA IN TRATTATIVA CON CAIRO PER RESTARE NELLA COPERTINA DI FLORIS. MINOLI DOCET, È INIZIATA L'ERA DEI CONDUTTORI FREELANCE
Marco Castoro per www.marcocastoro.it
crozza renzi
La prossima stagione televisiva sará ricordata come quella che vede molti dei protagonisti indossare più casacche. In pratica come accade nel campionato di Serie A dopo la sessione di calciomercato di gennaio, quando Eder può lasciare la Samp per vestire la maglia nerazzurra dell'Inter. In Tv non ci sono soltanto i casi della iena Teo Mammucari, conteso tra Raidue e Mediaset, il quale probabilmente onorerá il contratto con il Biscione fino al termine dell'anno per poi approdare a Raidue.
MAURIZIO CROZZA ANTONIO CONTE
Più o meno l'iter di Maurizio Crozza che dopo l'appuntamento autunnale con il suo show su La7, lascerá la tv di Cairo per la nuova avventura a Discovery. Anche se il patron de La7 e il comico genovese sono tuttora in trattativa affinché i telespettatori non perdano la copertina di diMartedì che vede Crozza dare il meglio di sé da diversi anni, al punto da diventare uno degli appuntamenti cult della settimana televisiva. Floris e Caschetto stanno dando l'anima affinché ciò avvenga.
marchionne crozza
Anche Giovanni Minoli torna in tv, pur non abbandonando l'esperienza radiofonica con Radio 24. Sará un altro dei protagonisti dei faccia a faccia domenicali. Su Sky c'è Maria Latella, su Raitre Lucia Annunziata all'ora di pranzo e Fabio Fazio in serata. E ora La 7 lancia Minoli nell'access prime time. Di sicuro i giornali avranno di che scrivere. Sempre la rete di Cairo vanta in squadra un'altra part time, Greta Mauro, confermatissima nel nuovo Matrix di Nicola Porro su Canale 5, ma anche protagonista su La7 di Atlantide.
viva santa boschi la processione di crozza renzi
Francesca Fagnani invece non fará parte della squadra di Matrix. Erano soltanto dei rumors. Inoltre c'è il caso di Giuseppe Cruciani, del quale ancora non si sa se lo ascolteremo ancora su Radio24 oppure su Radio 105. Per non parlare di Andrea Scanzi che dopo le esperienze con Italia 1 e Raitre è pronto a indossare la maglia di La7 per assomigliare al Federico Buffa di Sky che tanto piace a Cairo. In Rai Virginia Raffaele la vedremo in Raiuno, Raidue e Raitre. Un altro esempio che testimonia il fatto che siamo entrati nell'era dei conduttori freelance.
- LA7 PUNTA SULL' ATTUALITÀ E SI RINNOVA CON SABINA GUZZANTI, TELESE, MINOLI
Stefano Landi per il “Corriere della Sera”
enrico mentana premiato da urbano cairo
Il vuoto comico lasciato da Maurizio Crozza lo riempirà (per ora) Sabina Guzzanti. Il ritorno del figliol prodigo Luca Telese che avrà un format di cronaca. I faccia a faccia targati Minoli e il raddoppio di Floris in una seconda serata nel segno della cultura.
Urbano Cairo svuota il carrello della nuova stagione di La7 e si toglie subito il primo e più ingombrante sassolino dal telecomando: «Crozza passerà un altro autunno con noi, poi dall' anno prossimo ha scelto di seguire un' altra strada. Lo seguirò, se lo trovo. È stata una decisione concordata con il suo agente. Se avesse fatto un gesto verso di noi economicamente parlando, ci saremmo sforzati per tenerlo. È bravissimo, anche se i suoi ascolti erano in calo e costava il 22 per cento delle nostre produzioni. Ora abbiamo un tesoretto di 10 milioni di euro da investire in nuovi progetti» ha detto l' editore di La7.
giovanni minoli
E allora ecco che prende forma la squadra autunno-inverno. La prima novità sarà Sabina Guzzanti, che ripartirà da dieci minuti di satira e imitazioni a raffica nello spazio della copertina di «Piazzapulita».
Un ruolo in linea con quello che Crozza aveva per Giovanni Floris. «Per sostituire il comico genovese abbiamo tempo fino a gennaio, ci stiamo ragionando senza nessuna fretta: Sabina è brava e divertente, in dieci minuti farà qualcosa di notevolissimo».
Giovanni Minoli e Carlo De Benedetti oggi a Dogliani
E poi riecco Giovanni Minoli, che in stile «Mixer», da settembre, riporterà in tv il modello delle interviste faccia a faccia, ultimamente esportato su Radio24.
Uno spazio di 45 minuti ogni domenica sera alle 20.30. Dopo tre anni a «Matrix», c' è poi il ritorno su La7 di Luca Telese: «Mi aveva promesso che sarebbe tornato a casa portandosi in dote un pubblico più allargato. La cronaca è stata l' argomento più seguito delle sue conduzioni a "Matrix" e ora puntiamo sulla sua maggiore riconoscibilità: torna da noi come se fosse andato in prestito. È il volto giusto per attrarre il pubblico su un tema come la cronaca nera» spiega Cairo. Telese ripartirà a gennaio, prendendosi tutto il tempo necessario per allestire una squadra autorale che sostenga il progetto.
giovanni minoli e campo dall orto
L' agenda autunnale, ricca di avvenimenti, spinge La7 a puntare forte sull' attualità. A partire da Enrico Mentana, che oltre ai soliti spazi di approfondimento («Bersaglio Mobile» e «Maratone Mentana»), da settembre condurrà una serie di speciali dedicati al referendum costituzionale: tema chiave per presente e futuro della politica nostrana.
SABINA GUZZANTI FA LUCIA ANNUNZIATA
Anche Giovanni Floris dopo aver chiuso al comando (20 a 18) il derby dei talk con «Ballarò» e essersi aggiudicato la palma di talk politico più seguito, grazie anche alla formula contaminata da temi sociali, trasformerà in un programma ad hoc di seconda serata il finale del suo «diMartedi». Una sorta di spin-off, una finestra su arte e cultura, dal titolo (per ora solo ventilato «DiArtedì»).
Confermato in palinsesto il talent comico «Eccezionale veramente», con Diego Abatantuono a capitanare la giuria anche nella seconda stagione.
SABINA GUZZANTI FA LUCIA ANNUNZIATA E LA BOSCHI
Il programma è riuscito un anno fa nella missione di ringiovanire il target di pubblico di La7, cresciuto del 30 per cento nella fascia 25-44 anni. Confermati anche gli altri volti storici della Rete: da Lilli Gruber (che a settembre ripartirà con il nuovo «Otto e Mezzo») a Corrado Formigli («ogni volta che parte per un reportage gli chiedo di stare attento a dove mette i piedi», racconta in modo paterno Cairo); a Gianluigi Paragone (in un' edizione riveduta e corretta de «La Gabbia») e Myrta Merlino, confermata alla guida de «L' aria che tira».
sabina guzzanti
Per la riapertura allo sport della Rete, il test è «Futbol» di Andrea Scanzi. Che partito ieri, vuole essere un racconto romanzato del calcio e dei suoi profeti. Uno story-telling pallonaro che potrebbe sopravvivere all' estate.
«Se i diritti sportivi fossero più accessibili, mi piacerebbe fare più programmi di sport» ha aggiunto Cairo. Toccherà a Francesco Facchinetti invece presentare la 70esima edizione di «Miss Italia». «Siamo una Rete che ha bisogno di lanciare volti nuovi: è successo con Myrta Merlino, Tiziana Panella. Ora con il ticket Labate-Parenzo, che con "Fuori Onda" stanno facendo grandi numeri, sfiorando in alcune puntate il 4 per cento di share. A partire da gennaio siamo pronti a lanciare anche nuovi canali» aggiunge Cairo, affacciandosi alla stagione targata 2017.
C' è poi l' angolo delle smentite. Non ci sarà un nuovo volto barbarico per le «Invasioni» (format che dopo l' addio di Daria Bignardi resta parcheggiato nel garage di La7) e nessuna trattativa per un clamoroso sbarco di Barbara D' Urso.
- LE CARISSIME RISATE DI CROZZA
luca telese
Alessandra Menzani per “Libero quotidiano”
Quando c' è da mettere mano al portafogli Urbano Cairo non guarda in faccia a nessuno. Se ti chiami Tommaso Labate o Maurizio Crozza, per lui, è esattamente la stessa cosa.
Un' attitudine non poi tanto lunare per uno il cui mestiere non è fare servizio pubblico ma far quadrare i conti.
Il patron di La7 lo fa con i suoi giornali rosa, che non hanno la missione di essere belli ma quella di vendere, e lo fa anche con la tv che governa dal 2013. I suoi ragionamenti lo hanno portato a fare due calcoli: Maurizio Crozza è bello, bravo e chic, ma mi conviene?
Eccezionale Veramente
Certo, quando si sente la ricostruzione di Cairo sul divorzio da Crozza, che da gennaio del prossimo anno cambia televisione a va su Tv8, non si può non pensare a quei fidanzati che dicono di aver mollato la compagna quando in realtà le cose sono andate nel verso opposto, ma tant' è.
«Crozza faceva il 7.1%, non sono più i numeri di una volta», esordisce, ricordando la famigerata parabola della Volpe e dell' Uva. «Ovviamente lo vedrò il prossimo anno, se lo trovo», aggiunge, riferendosi alla collocazione sul telecomando. Che poi è appena un tasto dopo La7...
Così è deciso: Maurizio Crozza fino a dicembre resta su La7 con Crozza nel paese delle meraviglie, il venerdì, e con la copertina satirica di DiMartedì, poi addio. Calcolatrice alla mano, l' imprenditore sostiene che il comico genovese non era poi quel grande affare.
Eccezionale Veramente
«Ventuno puntate del suo show, della durata di un' ora e cinque minuti l' una, costavano dieci milioni. Faceva 3 punti in più della media di rete. Secondo i nostri calcoli il suo contributo a La7 rendeva circa lo 0.7 per cento».
Il fatto che un programma come Crozza nel paese delle meraviglie illuminasse da solo una rete intera non interessa tanto a Cairo. La cosiddetta immagine, per lui, è roba da romanticoni. Sa benissimo che Sabina Guzzanti al posto di Crozza nella copertina umoristica di DiMartedì non reggerà mai il confronto, ma non è questo il punto. La felicità di avere risparmiato non ha pari. «Forse se Crozza avesse fatto un passo indietro a livello economico... ma capisco che lui ha i suoi progetti e va bene così».
FABRIZIO SALINI
Alla conferenza stampa di La7 Cairo è più «ghe pensi mi» del suo maestro Silvio Berlusconi, di cui è stato assistente ai tempi di Fininvest: c' è un direttore di rete, Fabrizio Salini, ma è solo il patron che parla.
Lui le nozze con i fichi secchi le sa fare. Come quando anni fa tagliò - parole sue - «dell' 80% i costi di La7» appena la prese in mano, portandola dai «227 milioni ai 114 milioni, senza mandare via nessuno». O come quando rilevò la Giorgio Mondadori «varando poi 14 nuovi giornali da due milioni di copie a settimana».
E allora chissenefrega di Crozza se c' è a La7 un plotone di giornalisti che macinano talk show come polli da batteria, meno cari e, in proporzione, più fruttuosi: Gianluigi Paragone, Tiziana Panella, Lilli Gruber, Tommaso Labate, David Parenzo, Enrico Mentana, Corrado Formigli, Giovanni Floris e, da settembre, anche Luca Telese e Giovanni Minoli. Mica pochi.
urbano cairo ops la redazione di sandro mayer
urbano cairo ops