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L'omofobia nello sport, "una partita da vincere": il Parlamento europeo a Bruxelles ha ospitato un evento organizzato da Tiziana Beghin, capodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo, Tomasz Frankowski, europarlamentare del Ppe e Marc Tarabella, del gruppo S&D.
"Auspichiamo che anche il mondo dello sport possa recitare un ruolo da protagonista nella battaglia contro l'omofobia", ha spiegato Beghin. All'incontro ha partecipato, inviando un video, il calciatore della Sampdoria e della nazionale svedese Armin Ekdal: "Tutti dovrebbero sentirsi liberi di fare coming out, nella vita e nel calcio. Sfortunatamente nel nostro sport non è così: solo otto giocatori hanno dichiarato di essere omosessuali.
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Molti altri vorrebbero farlo ma evitano, per paura delle reazioni negative". Una presa di posizione importante per un atleta di Serie A. Anche Chiara Marchitelli, calciatrice dell'Inter, ha dichiarato: "Nello sport non conta quali sono le preferenze sessuali degli atleti ma quello che gli atleti fanno in campo". L'attore e scrittore Fabio Canino ha presentato il suo libro "Le parole che mancano al cuore", un romanzo che è anche un "viaggio nelle ipocrisie del mondo del calcio". "Di esempi concreti di omofobia ne potrei fare centomila - ha precisato l'artista -.
Purtroppo dagli spalti delle partite di calcio quando si vuole offendere qualcuno lo si offende o per il colore della pelle o per gli orientamenti sessuali, e ciò è diventato quasi un classico". Yves Lostecque, capo dell'unità sport della Commissione europea, ha chiesto di "non chiudere gli occhi di fronte agli aspetti spiacevoli dello sport come l'omofobia"
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