1 - CALCIOSCOMMESSE: BARI; EMESSI 36 AVVISI FINE INDAGINE
(ANSA) - Tre distinti avvisi di conclusione delle indagini a carico di 36 persone - tra cui 27 calciatori in attività ed ex calciatori - vengono notificati in tutta Italia dai carabinieri di Bari al termine di distinti filone d'indagine sul calcioscommessse della procura pugliese. Il reato contestato agli atleti è il concorso in frode sportiva.
2 - PM, 2 PARTITE BARI VENDUTE PER 220.000 EURO
(ANSA) - Sono quasi tutti calciatori ed ex calciatori del Bari - tra cui l'attuale portiere del Torino Jean Francois Gillet, ex del Bari, e l'attuale capitano biancorosso Francesco Caputo - i 27 destinatari di uno dei tre avvisi di conclusione delle indagini fatti notificare dalla procura di Bari a 36 persone. Agli atleti viene contestato il reato di concorso in frode sportiva in relazione alle presunte combine di serie B Bari-Treviso del 10 maggio 2008 che finì 0-1, e Salernitana-Bari del 23 maggio 2009, 3-2.
Le due partite - secondo l'accusa - furono vendute dai biancorossi in cambio di 220.000 euro complessivi. Per perdere Bari-Treviso dieci calciatori biancorossi - secondo l'accusa - hanno intascato complessivamente 70.000 euro. Il danaro sarebbe stato consegnato dal calciatore del Treviso William Pianu ai baresi Ivan Rajcic, Vincenzo Santoruvo, Davide Lanzafame, Jean Francois Gillet, Marco Esposito, Nicola Belmonte, Nicola Strambelli, Massimo Bonanni, Massimo Ganci e Vitangelo Spadavecchia.
AUTOGOAL ANDREA MASIELLOPer far vincere alla Salernitana la partita, due calciatori e un dirigente della squadra campana - gli atleti Luca Fusco e Massimo Ganci (ex Bari) e il team manager Cosimo D'Angelo - avrebbero offerto 150.000 euro a 16 calciatori del Bari, e al faccendiere del Bari-calcio Angelo Iacovelli (accusato anche di favoreggiamento reale). I calciatori biancorossi che - secondo la pubblica accusa - hanno ricevuto il danaro, circa 7.000 euro a testa, sono: Andrea Masiello, Cristin Stellini, Davide Lanzafame, Vitali Kutuzov, Marco Esposito, Nicola Santoni, Alessandro Parisi, Daniele De Vezze, Gianluca Galasso, Simone Bonomi, Francesco Caputo, Jean Francois Gillet, Corrado Mario Colombo, Raffaele Bianco, Mark Edusei e Stefano Guberti. Secondo le indagini, Iacovelli avrebbe aiutato i calciatori a compiere il reato di frode sportiva, avrebbe ricevuto l'intera somma destinata ai calciatori distribuendola in parti uguali.
NICOLA BELMONTE jpeg3 - PM, PER PALERMO-BARI E BARI-SAMP 140MILA EURO
(ANSA) - Per perdere le partite di serie A del campionato 2010/2011 Palermo-Bari e Bari-Sampdoria alcuni calciatori biancorossi - secondo l'accusa - incassarono complessivamente 140.000 euro. E' quanto emerge da uno dei tre avvisi di conclusione delle indagini fatti notificare dalla procura di Bari a 36 persone.
Per perdere l'incontro Palermo-Bari (2-1) del maggio 2011 i calciatori biancorossi Alessandro Parisi, Marco Rossi e Simone Bentivoglio - secondo l'accusa - accettarono la somma di 30mila euro ciascuno da Hristian Ilievski e da altre persone rimaste ignote, anche grazie alla mediazione dell'ex calciatore biancorosso Andrea Masiello (che ha già patteggiato la pena) e del tuttofare barese Angelo Iacovelli.
STEFANO GUBERTI jpegI patti prevedevano la vittoria del Palermo con un punteggio che registrasse più di tre goal complessivi. La combine della partita di serie A Bari-Sampdoria (0-1) dell'aprile 2011 fu pianificata - secondo l'accusa - dopo che il calciatore della Samp Stefano Guberti, "in concorso con altre persone allo stato ignote", offrì circa 50mila euro al calciatore biancorosso Andrea Masiello e "agli altri calciatori del Bari partecipanti all'incontro", al fine di far vincere la Sampdoria.
4 - CALCIOSCOMMESSE: A 3 ULTRA' BARI CONTESTATA VIOLENZA PRIVATA
(ANSA) - L'ultrà del Bari Roberto Sblendorio - secondo l'accusa - sferrò uno schiaffo al calciatore biancorosso Alessandro Parisi e, assieme ai presunti complici Alberto Savarese e Raffaele Loiacono, lo minacciò dicendo a lui e i suoi compagni di squadra presenti - Andrea Masiello, Jean Francois Gillet, Massimo Donati e Nicola Belmonte - di perdere le partite Cesena-Bari (1-0) del 17 aprile e Bari-Sampdoria (0-1) del 24 aprile 2011. E' quanto emergerebbe da uno dei tre avvisi di conclusione delle indagini notificati oggi dai carabinieri di Bari a 36 persone a conclusione di tre distinti filoni d'indagine. I tre ultrà, arrestati il 10 maggio scorso e poi scarcerati, sono accusati di concorso in violenza privata.
Dissero - secondo le indagini - ai cinque calciatori: "siete ultimi, avete fatto questo campionato di... non vi è mai successo niente, nessuno ha preso mazzate e cose varie, domani (in occasione di Cesena-Bari, ndr) dovete perdere". E ancora: "Io sono in debito con gente pericolosa e rischio di morire e ho bisogno di soldi (...). Voi ora ci dovete fare un favore a noi, perché a voi non vi abbiamo mai rotto le scatole, non vi abbiamo mai alzato le mani, non vi abbiamo contestato, vivete da Dio... se volete fare una vita tranquilla fino a fine anno".
Secondo l'accusa, i tre ultrà oltre alle minacce hanno "assunto un atteggiamento dal quale emergeva inequivocabilmente che se non avessero fatto quello che veniva loro chiesto avrebbero subito conseguenze lesive per la propria persona". La contestazione fa anche riferimento al fatto che i tre - secondo l'accusa - hanno tentato di aggredire un atleta biancorosso che si sottoponeva ai controlli antidoping al termine della partita Bari-Chievo (1-2) del 20 marzo 2011.