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    “L’UNICO TABÙ NELL’OCCIDENTE DEL XXI SEXOLO È LA PANCIA” – CALENDA A “CIRCO MASSIMO” RIVELA DI AVER ANNULLATO LA SCHEDA ALLE PRIMARIE (“NON VOLEVO PRIVILEGIARE UN CANDIDATO”), VATICINA LA FINE DEL GOVERNO (“CADRÀ DOPO LE EUROPEE”) MA POI PARLA DELL'UNICA COSA CHE LO FA SCALDARE: LA FOTO A PANZA SBIELLATA SUL LAGHETTO – “ERA UNA ROBA AUTOIRONICA, DETESTO L’IDEA CHE I POLITICI POSSANO NON LEGGERE UN LIBRO E NON GLI DICE NIENTE NESSUNO MA DEVONO AVERE IL FISICO DA TRONISTA. IO MI SONO DIVERTITO, CHE ME NE FREGA. IL SELFIE LO RIFAREI”


     
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    Da “Circo Massimo - Radio Capital”

     

    CALENDA IN COSTUME APPENA USCITO DAL LAGHETTO DI MONTAGNA CALENDA IN COSTUME APPENA USCITO DAL LAGHETTO DI MONTAGNA

    Alle primarie del PD lo scrutatore Carlo Calenda ha votato. E annullato la scheda. "Hanno firmato tutti il manifesto 'Siamo Europei', non mi sembrava corretto privilegiare un candidato", spiega a Circo Massimo, su Radio Capital, dopo una giornata da volontario al gazebo di Piazza del Popolo.

     

    "Non è vero che ho rifiutato di fare lo scrutatore a Ostia", tiene a precisare, "l'ho fatto nella mia circoscrizione. Sono rimasto lì dalle 8 di mattina alle 8 di sera, a parte un'ora in cui sono andato a firmare per il referendum di Più Europa sulla chiusura domenicale dei negozi", racconta l'ex ministro, "Ho visto tanta gente diversa. E i giovani c'erano.

    CARLO CALENDA SCRUTATORE ALLE PRIMARIE PD CARLO CALENDA SCRUTATORE ALLE PRIMARIE PD

     

    Ma era il popolo del PD, che ha voluto dare un segnale forte. Altra cosa è conquistare tutto il mondo, che è meno identitario e che è necessario per avere una buona affermazione alle elezioni. È l'inizio di un passaggio: siamo vivi e possiamo combattere". La battaglia più immediata è quella delle elezioni europee: "Zingaretti può far bene il lavoro di ricomposizione del partito, ma non basta: bisogna costruire un fronte ampio e largo. La tentazione in cui non cadrei è pensare che, visto che hanno votato tante persone, il PD può presentarsi da solo alle Europee e avere un buon risultato, cosa secondo me non vera".

    carlo calenda carlo calenda

     

    Un fronte largo che, secondo Calenda, può puntare in alto: "Al 30%. Dobbiamo traguardare i risultati che abbiamo fatto alle elezioni regionali. Se allarghiamo e non ci chiudiamo nella nostra ristretta identità ce la possiamo fare". Allargarsi vuol dire "fare un lavoro di riconnessione con la società, un lavoro lungo e complesso. Poi spero che Più Europa e Italia in Comune convergano in una lista comune, e adesso che il PD ha un segretario si potrà vedere se ci sono le condizioni per farlo". Un segretario che, assicura Calenda, non aprirà ai 5 stelle: "Non ci credo, Zingaretti sa perfettamente che il PD non seguirebbe mai una strategia di questo tipo e che il corpo elettorale del PD la vede come una cosa giustamente assurda".

     

    carlo calenda carlo calenda

    A proposito delle Europee, Calenda prevede che "dopo le elezioni ci sarà crisi di governo. La prossima manovra finanziaria sarà oltre il 'lacrime e sangue', tra clausole IVA e mancata crescita sarà intorno ai 40 miliardi, una cosa micidiale, e non saranno in grado di farla. Non sono in grado di decidere sulla Tav figuriamo su una manovra di quelle proporzioni. Noi dobbiamo chiedere le elezioni, non dobbiamo provare a fare alleanze e tattiche parlamentari".

     

    Ma qualcuno quella manovra dovrà farla, e l'ex ministro dello sviluppo economico propone la sua ricetta: "Invece di fare quota 100, ampliare le esenzioni per i lavori usuranti; fare una cosa che non è il reddito di cittadinanza ma è più potente del rei, e con quello che avanza fare un taglio significativo sulle tasse sugli stipendi bassi; negoziare in Europa un piano di investimenti sulla scuola usando i fondi strutturali che oggi vengono dispersi, mettendo tempo pieno in tutte le scuole e un piano sugli asili nido. È una roba sensata. Penso che si possa gestire se uno smette di fare cose stravaganti".

     

    carlo calenda carlo calenda

    Fra le "cose stravaganti" c'è il reddito di cittadinanza: "Ci sono 23 milioni e mezzo di lavoratori italiani che non sono per niente felici di pagarlo", attacca Calenda, "Non perché non bisogna aiutare chi è in difficoltà, ma perché è costruito talmente male e con importi talmente folli che è chiaro che sarà un incitamento al lavoro nero". A chi obietta 'ma voi cosa avete fatto?', risponde: "Segnalo che nella scorsa legislatura i redditi bassi e medi sono cresciuti più di Francia e Germania grazie agli 80 euro, provvedimento a cui io ero contrario ma che oggi difendo per l'effetto positivo che ha avuto. È una misura che abbiamo venduto malissimo, come una cosa promozionale alla Wanda Marchi".

    ferilli calenda ferilli calenda

     

    Tanti i vip che si sono presentati ai gazebo, da Nanni Moretti a Paolo Virzì fino a Roberto Benigni e a Sabrina Ferilli, accolta proprio da Calenda: "All'inizio non l'avevo riconosciuta. È ritornata come il figliol prodigo. E io sono l'agnello grasso".

     

    carlo calenda (2) carlo calenda (2)

    L'ex ministro scherza sulla sua forma fisica, e torna a parlare della foto con cigno pubblicata sui social qualche giorno fa: "Visto che ho il fisico da foca, faccio il bagno ogni inverno, ovunque mi trovo in montagna. Un amico ha visto la foto e ha detto 'sembri Putin con la pancia', allora ho deciso di fare una cosa un po' futurista, una battuta. Era un roba autoironica", continua Calenda, "L'unico tabù nell'occidente del XXI secolo è la pancia: puoi fare qualunque abiezione, ma la pancia è inaccettabile. Io mi sono divertito, che me ne frega. Il selfie lo rifarei. L'autoironia è una delle cose fondamentali della vita, e detesto l'idea che i politici possano non leggere un libro e non gli dice niente nessuno ma devono avere il fisico da tronista".

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