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    "RESTO IN CAMPO ANCHE CON ZINGARETTI CANDIDATO" - CARLO CALENDA PUNTA I PIEDI SULLA CORSA A SINDACO DI ROMA E NON SCHIODA: "DOPO TUTTO IL LAVORO FATTO, VADO AVANTI COMUNQUE. IERI HO INCONTRATO LETTA CHE DECIDERÀ NEI PROSSIMI GIORNI. A UN CERTO PUNTO SI DOVRÀ DECIDERE E LETTA LO SA BENE" - "LE PRIMARIE? SONO UN ERRORE. OCCORRE UN'OPERAZIONE CIVICA CHE METTA IN DISCUSSIONE LA CLASSE DIRIGENTE DEI PARTITI CHE HANNO AMMINISTRATO LA CITTA'..."


     
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    CARLO CALENDA SI CANDIDA A ROMA BY EDOARDOBARALDI CARLO CALENDA SI CANDIDA A ROMA BY EDOARDOBARALDI

    (ANSA) - Carlo Calenda va avanti nella sua corsa al Campidoglio e non farebbe un passo indietro nemmeno se si candidasse il governatore del Lazio Nicola Zingaretti. Lo ha detto lo stesso Calenda rispondendo ad una domanda in una conferenza su Zoom che ipotizzava una possibile candidatura di Zingaretti: "Io, dopo tutto il lavoro fatto, vado avanti comunque". Sulle scelte del Pd "non c'è ancora chiarezza", ha ricordato Calenda: "Io ieri ho incontrato Letta che deciderà nei prossimi giorni. A un certo punto si dovrà decidere e Letta lo sa bene".

    CARLO CALENDA CARLO CALENDA

     

    ROMA: CALENDA, ERRORE LE PRIMARIE, ORA UN TAVOLO SULLA SQUADRA 

    (ANSA) - Su Roma "Letta non ha ancora deciso. Io però gli ho detto che secondo me le primarie tra candidati del Pd, perché di questo si tratta, rischiano di essere un grave errore". Lo afferma Carlo Calenda, intervistato dal Corriere della Sera, dopo un incontro con il segretario del Pd.

    carlo calenda nicola zingaretti anna finocchiaro carlo calenda nicola zingaretti anna finocchiaro

     

    "Su Roma - secondo Calenda - occorre una grande operazione civica che metta in discussione la classe dirigente dei partiti che l'hanno amministrata, Pd compreso, negli ultimi quindici anni. Intanto io sto andando avanti con la mia campagna: rifiuti, trasporti, verde. Dopodiché - aggiunge - ho detto ad Enrico che sono più che aperto a sedermi e a discutere di come costruire la squadra, ma non voglio perdere tempo in polemiche tutte interne alla sinistra che non fanno bene a Roma". "Se la classe dirigente del Pd resta quella che è, e si schiera contro ogni rinnovamento, allora sono io a non volere che mi appoggi perché così anche se diventassi sindaco non riuscirei a governare", conclude.

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