Azzurra Barbuto per "Libero quotidiano"
nina moric
Le accuse a carico di Luigi Mario Favoloso, ex compagno di Nina Moric, erano le più infamanti che si possano immaginare: sistematiche violenze fisiche e psicologiche su Nina e il figlio di lei, Carlos Maria Corona, quando quest' ultimo era per di più minorenne. Il caso, esploso nel gennaio del 2020, allorché si interruppe la relazione, durata cinque anni, tra Favoloso e Moric, si è concluso martedì scorso con l' archiviazione.
È terminato così il calvario di un uomo che per oltre un anno è stato considerato pure dagli organi di informazione alla stregua di un criminale privo di scrupoli, brutale e spietato con le donne e addirittura con i bambini. Infatti, a dispetto dei principi fondamentali del diritto e della Costituzione, Favoloso - e questo occorre sottolinearlo - è stato trattato da colpevole fin da subito, così come prescrive il più bieco conformismo moralistico, tanto in voga in questa fase storica. Ecco perché, nonostante il sollievo e la gioia derivanti dalla intervenuta archiviazione, restano nell' animo del protagonista di questa drammatica vicenda amarezza e persino rabbia.
MORIC FAVOLOSO
Luigi Mario Favoloso, ex compagno di Nina Moric (a sin.), esulta sui social per la fine dell' incubo «Non è facile né piacevole accorgersi del brusio della gente che ti osserva, ti scruta, bisbiglia.
Sono stati mesi molto difficili», esordisce Favoloso. Il giovane ci parla dei cinque anni trascorsi al fianco della ex modella con la quale afferma di essere stato «molto protettivo, anche in virtù delle problematiche di lei, incluso l' autolesionismo». «Sono stato innamorato di Nina e tuttora non provo rancore verso di lei, consapevole delle sue gravi fragilità, ma soprattutto voglio molto bene a Carlos, ecco perché ho deciso che non lo querelerò per calunnia, cosa che invece farò nei confronti di Moric. Le colpe dei genitori non devono ricadere sui discendenti», prosegue Luigi Mario.
LUIGI MARIO FAVOLOSO E NINA MORIC
LA TELEFONATA Ma per quale ragione Favoloso potrebbe agire nei confronti dell' ormai maggiorenne figlio di Fabrizio Corona e Nina Moric? L' indagine archiviata riguardava appunto presunti atti sessuali che Carlos avrebbe subito da parte di Favoloso allorché il ragazzo era dodicenne, fatti che Carlos avrebbe confidato alla madre nell' aprile del 2020, quasi diciottenne. Fu Moric quello stesso dì a telefonare allo psichiatra narrando l' accaduto e sollecitando il medico a segnalarlo all' autorità giudiziaria, aggiungendo che «Carlos aveva espresso il desiderio che Favoloso venisse perseguito per questo episodio».
moric favoloso
Ed è in tal modo che prende il via l' inchiesta, nello svolgersi della quale emerge che l' intera narrazione di Moric, fatta allo psichiatra attraverso il telefono, così come si legge sulla richiesta di archiviazione, «non era minimamente circostanziata con riferimenti temporali, l' unica indicazione era l' età del figlio». Durante l' indagine è venuto a galla un racconto pieno di «palesi contraddizioni» che inducono «a dubitare della genuinità e non artificiosità» delle dichiarazioni rese.
Lo stesso Carlos, nei documenti acquisiti dal Tribunale dei Minori, descriveva il rapporto con Favoloso come «amorevole» e «di amicizia», e si diceva «dispiaciuto per l' interruzione della relazione tra Favoloso e la madre nonché per il conseguente allontanamento dell' uomo dalla casa familiare».
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Insomma, Carlos non parla di Luigi Mario come di un aguzzino, un pedofilo, un soggetto violento, bensì come di una presenza rassicurante. La Procura ha messo in luce che, quanto all' attendibilità di Moric, «è necessario collocare tale procedimento nel più ampio contesto di fortissima conflittualità tra la donna e l' indagato». In sostanza, Moric sarebbe stata «verosimilmente mossa da astio, rancore e gelosia».
«CUCINAVO PER LUI» Da questo quadro è inevitabile desumere che non soltanto Favoloso è stato vittima di false accuse ma anche Carlo è stato a suo modo vittima dell' odio della mamma verso l' ex partner.
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«In questi anni di convivenza con Nina io non ho rivestito il ruolo di padre per Carlo, in quanto Carlos ha un papà, che, sebbene non abbia potuto suo malgrado essere fisicamente presente, è un ottimo babbo, ossia Fabrizio Corona. Penso di essere stato per Carlos il suo migliore amico, cucinavo per lui e in quelle occasioni in casa c' era un clima armonioso e lieto», confessa Favoloso, il quale aggiunge di non essere rammaricato per la fine di una «relazione non sana», quella con Nina, però di avere sofferto per non avere più visto né sentito Carlos. E poi: «Mi auguro che questa vicenda possa in qualche maniera rinsaldare il legame tra Fabrizio e Carlos. Penso che Fabrizio, il quale ritengo non abbia mai creduto alla storia degli abusi sul ragazzino, mi sia grato e sappia che non ho mai fatto del male a suo figlio, bensì unicamente del bene».
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Oggi Luigi Mario Favoloso è un uomo più forte e paziente rispetto a un anno addietro. «Non ho mai dubitato della Giustizia, però ora confido ancora di più nella verità che non può essere soffocata e che con il tempo trionfa. Ho compreso di essere una persona in grado di aspettare», continua Favoloso. Tuttavia, egli si sente pure «arrabbiato verso il popolo del web e quella stampa di sinistra che non vedeva l' ora di fare titoloni contro di me, il mostro dichiaratamente di destra, sbattendomi in prima pagina quale colpevole».
E poi ci sono i programmi tv dai quali Luigi Mario ha avvertito essere stato preso di mira.
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«Gianluigi Nuzzi, che dava per assodata la mia colpevolezza, mi ha dedicato diverse puntate del suo format. Adesso mi aspetto le sue scuse e che diffonda la notizia dell' archiviazione». Tra coloro che lo hanno attaccato con ferocia Luigi Mario menziona Alessandra Mussolini: «Ha criticato la mia famiglia, specificando che dovrei vergognarmi di mia madre, la quale è sopra le righe, certo, ma è una donna che coltiva sogni, come quello, magari bizzarro, di fare l' attrice. Non mi vergogno di chi sogna bensì di chi i sogni li spezza».
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In seguito alle pesanti incriminazioni ricevute, molti di coloro che reputava "amici" si sono allontanati, eppure le persone che gli vogliono davvero bene gli sono rimaste accanto, tra queste in particolare quattro donne, a cui Favoloso è grato. «Devo dire grazie a mia madre che mai ha dubitato di me, alla mia compagna Elena Morali, che è stata la prima ragazza con la quale mi sono rapportato dopo queste accuse. Elena mi ha dimostrato dal principio che non aveva paura di me e che di me si fidava. Sono riconoscente anche al mio avvocato, Maria Paola Rognoni, e a Barbara D' Urso, l' unica conduttrice che, pur schierandosi con Nina, in quanto parte chiaramente fragile, ha mantenuto il contraddittorio evidenziando quei punti-chiave che hanno contribuito alla affermazione della verità».
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