FARAGE AMMETTE LA SCONFITTA. A MODO SUO - "5 ANNI FA ERO IN TERAPIA INTENSIVA, QUINDI OGGI MI SENTO DANNATAMENTE BENE. OGGI A LIVELLO PERSONALE MI SONO TOLTO UN PESO E NON SONO MAI STATO PIÙ FELICE"
"On a personal level, a weight has been taken off my shoulders." Nigel Farage fails to win in South Thanet www.bbc.co.uk/electionlive #GE2015
Posted by BBC News on Friday, May 8, 2015
GB: FARAGE NON CE LA FA, SCONFITTO IN SUO COLLEGIO
(ANSA) - Niente da fare per Nigel Farage: il leader anti-Ue e anti-immigrazione dell'Ukip resta fuori dalla Camera dei Comuni. Nel suo collegio e' stato battuto di 2.000 voti circa dal conservatore Craig MacKinlay. L'Ukip - pur ottenendo il 12,5% e crescendo rispetto alle ultime elezioni politiche britanniche - resta così per ora con un solo seggio.
nigel farage trombato
GUARDIAN, MILIBAND STA PER DIMETTERSI
(ANSA) - Ed Miliband sta per dimettersi da leader del partito laburista. Lo afferma il Guardian online. Miliband è arrivato alla sede del Labour a Londra. Miliband, che è apparso stanco e provato dopo la notte elettorale, è arrivato al quartier generale del Labour accompagnato dalla moglie Justine Thornton. Non ha risposto alle domande che gli ponevano i giornalisti. Secondo il Guardian, il capo dell'opposizione farà una dichiarazione più tardi, dopo probabilmente una riunione coi vertici del partito uscito del tutto sconfitto dalle elezioni.
ed miliband
L’EUROPA IN PERICOLO DOPO IL VOTO BRITANNICO
Bernard Guetta per www.internazionale.it
Ormai le elezioni nel Regno Unito non sono più una questione nazionale. Gli elettori britannici hanno dato tanto vantaggio ai conservatori che la vera questione non è già più se questi ultimi saranno o meno in grado di governare da soli. No, la vera questione che si pone stamattina è quella dell’Europa e del suo futuro, perché David Cameron si è impegnato a organizzare entro due anni un referendum sulla permanenza del suo paese nell’Unione europea.
ed miliband
Senza il Regno Unito, l’Europa sarebbe amputata di un paese essenziale. Senza i britannici, l’Unione peserebbe meno sulla scena internazionale e soprattutto darebbe l’impressione di disfarsi. Anche se è vero che – dopo l’uscita della Gran Bretagna – l’Unione europea potrebbe procedere più velocemente sulla strada dell’unità politica, gli altri 27 paesi membri non possono lasciare che ciò accada senza reagire.
david cameron
Ma che fare? È tutt’altro che semplice. Il realismo esige di dare soddisfazione ai britannici per evitare che il referendum conduca alla loro uscita: bisogna, questo sì, accordare al paese uno status speciale all’interno dell’Unione europea perché non la lasci. Ma una volta che avessero ottenuto di poter chiudere le loro porte ad altri europei desiderosi di stabilirsi da loro, una volta che si fossero affrancati da quelle regole comuni che a loro non vanno a genio e avessero mantenuto la loro adesione solo alla zona di libero scambio (a cui tengono, e molto), nulla impedirebbe più ad altri paesi membri di fare come loro, cioè di mantenere dell’Unione solo ciò che gli conviene, e rifiutare il resto.
david cameron vince le elezioni
Questo esito, ancor più della sola uscita della Gran Bretagna, di certo condurrebbe ben presto alla morte dell’Unione europea. Quest’ultima non incarnerebbe più l’aspirazione a una sempre maggiore unità ma solo il mercato comune dei suoi esordi. Insomma, per evitare un male se ne provocherebbe uno ancor più grave. E allora?
maggie simpson come l inghilterra elettorale
Ebbene, c’è un solo mezzo – uno solo – di superare l’ostacolo. Bisogna fare ai britannici le concessioni che possano evitarne l’uscita, e al tempo stesso serrare le file di quanti sono intenzionati a fare dell’Unione europea una potenza politica, un protagonista della scena internazionale in grado di pesare economicamente e politicamente di fronte agli stati-continente che saranno protagonisti di questo secolo.
nicola sturgeon trionfa
In altre parole, occorre che la Francia, la Germania e tutti gli altri paesi europei che li seguirebbero si dedichino davvero, e presto, ad armonizzare i loro sistemi fiscali e i loro welfare, a fare investimenti comuni nella ricerca e nelle industrie del futuro, a costruire una difesa e una politica estera comuni. In una parola, bisogna gettare le basi di un’Europa politica all’interno dell’Unione europea, passare per un’Europa a due velocità; sfruttare l’allontanamento della Gran Bretagna, ormai inevitabile, per andare avanti; e confidare che la Gran Bretagna non potrà restare eternamente fuori da questa Europa politica, e che finirà per entrarci, così come ha finito per entrare nel mercato comune.
snp la nuova stella ventenne la studentessa mhairi black
La scelta è chiara: o l’audacia oppure una disintegrazione accelerata, una disunione che gli europei non possono permettersi in tempi incerti e pericolosi come i nostri.
boris johnson
(Traduzione di Marina Astrologo)