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    CAMPIONATO D’ESTATE – SCONCERTI: "ERA NECESSARIO RICOMINCIARE. SARÀ UN CALCIO SCONOSCIUTO, TROPPE NOVITÀ (AD INIZIARE DALLE 5 SOSTITUZIONI), PRONOSTICI DIFFICILI” – ORARI E CALDO: TUTTI I RISCHI. E CON LA QUARANTENA OBBLIGATORIA A 15 GIORNI PER TUTTO UN GRUPPO SQUADRA IN CASO DI POSITIVITÀ IL BANCO RISCHIA DI SALTARE ANCORA – INTANTO L'ÉQUIPE DÀ DEL 'COGLIONE' AL CALCIO FRANCESE CHE HA…


     
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    Mario Sconcerti per il “Corriere della Sera”

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    Sta per cominciare un calcio sconosciuto, ingiudicabile e fragile. È stato deciso che si ricomincia, nessuno può oggettivamente sapere se potremo finire.

    Basterebbero due-tre contagi per sconvolgere di nuovo tutto. Tra le soluzioni della Federcalcio c' è un' ipotesi C che prevede davanti a un ritorno del virus, la cristallizzazione della classifica. Cioè ci fermeremmo e vincerebbe lo scudetto chi è in testa in quel momento. È una fragilità in più, una stranezza che terrà sempre tutto sospeso da una partita all' altra. È tutto così vago, forse bello, ma così leggero, anonimo, che forse è stato fatto apposta. Era necessario ricominciare, è meno necessario finire.

     

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    Tornare in campo salva sul nascere tutte le buone volontà e ferma quasi tutti i ricorsi già pronti. Che sia comunque un gran giorno ce lo segnalano i francesi. L' Équipe ieri titolava dando del «coglione» al calcio francese che ha scelto presto di fermarsi mentre ora vede l' Europa correre di nuovo. Aggiungerei che l' accordo complesso, sofferto, tra le venti società è uno dei più forti successi politici degli ultimi anni. La Lega è per definizione ingovernabile perché piena di padroni con problemi diversi. Ha litigato per mesi, ma alla fine ha portato tutti dalla stessa parte, l' anima imprenditoriale del calcio e quella politico-organizzativa si sono inaspettatamente riunite.

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    Cosa molto rara. Venendo al campo, confermo l' impossibilità di fare pronostici. Ci sono troppe novità. I tre mesi di sosta subìti in mezzo alla stagione. Le 124 partite di serie A in quaranta giorni, come due Mondiali nel tempo di uno. La naturalezza mancata di un gioco con meno contatti fisici ma che a ogni calcio d' angolo causerà in area un assembramento illegale. Le squadre raddoppieranno, una non basterà che pochi giorni. Ma non tutti hanno due squadre.

     

    Avremo soluzioni tattiche sconosciute. Le cinque sostituzioni saranno usate prevalentemente nei secondi tempi. Nel primo gioca sempre la squadra che ha preparato la partita. Nel secondo avremo spesso l' ingresso di otto-dieci nuovi giocatori, il cinquanta per cento di quelli in campo. Sarà un' invenzione totale, una nuova partita giocata a scatti, secondo episodi. Le prime gare saranno veloci, tutti si stanno allenando quasi soltanto sulla palla, cioè agilità. Dalla terza settimana arriverà l' usura. Questo darà un vantaggio decisivo ai giocatori più tecnici.

     

    Ma il vero vantaggio sarà di chi saprà concentrarsi da solo, nel silenzio dello stadio.

    Tornare ragazzo, dilettante. Una caratteristica forse più da italiani, che potrà pesare fino a un 20% di differenza. Se devo ricordarmi il calcio di autunno-inverno, la Lazio mi sembrava la squadra migliore.

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    L' Inter ha un distacco pesante e due avversarie davanti. La Juve è stata alleggerita della Champions, ma ha problemi di mercato (Pjanic, Higuain, Bernardeschi, De Sciglio), cioè giocatori già scartati, e di formazione. La Lazio però è una squadra molto fisica, avrà forse bisogno di più tempo per ritrovarsi. L' estate scorsa, a inizio stagione, nelle prime sei giornate fece 6 punti meno dell' Inter e 5 meno della Juve. Poi cominciò la corsa. Non è ancora certa la Champions dell' Atalanta, Gasperini ha sempre avuto bisogno di tempo. Mi sembra una situazione adatta a una squadra come il Milan, giovane e di buona qualità. Non per sostituire l' Atalanta, ma per portare avanti il suo discorso di leggerezza. Verrà avanti anche il Napoli, ormai però in una zona sicura.

     

    Dietro sarà ogni giorno un melodramma. Non ci sono squadre corrette, la forza di tutte è la debolezza comune dell' avversario. Mi sembrano più forti Fiorentina e Genoa, ma è come guardarsi allo specchio nell' ombra. Forse questo lungo mistero è il vero fascino di tutto.

     

    2 - FATTORE CAMPO, ORARI E CALDO. I RISCHI DI UNA NUOVA NORMALITÀ

    Romolo Buffoni per “il Messaggero”

    La voglia (e la necessità economica) di ricominciare non è stata sinonimo di unanimità e approvazione per acclamazione del nuovo calendario. Anzi. La giornata di riunioni fiume di ieri, cominciata al mattino col Consiglio di Lega e proseguita nel pomeriggio con l'Assemblea dei 20 club, è servita a stabilire qualche paletto lasciando però aperte molte porte. C'era l'intenzione di far ricominciare il cammino della serie A venerdì 19 giugno con Atalanta-Sassuolo, partita simbolo della tragedia Covid-19: Bergamo, città più di altre martoriata dall'epidemia, e Sassuolo i cui gol avevano chiuso il cammino prima del lockdown. Ma non se ne è fatto nulla.

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    GOL IN CHIARO

    Così come tornano in ballo le date delle semifinali di Coppa Italia, manifestazione di cui è la Rai a detenere i diritti e quindi trasmissibile in chiaro senza problemi. A tal proposito, ieri il ministro Spadafora è tornato sull'argomento con la sua convinzione che si debbano trasmettere anche i gol di campionato in chiaro: «Non escludo un intervento normativo. Ho già avviato i contatti con i broadcaster. Proverò una mediazione, ma in caso negativo sono pronto ad intervenire». Il 13-14 giugno non sono più i giorni sicuri per le semifinali di ritorno Napoli-Inter (andata 1-0) e Juventus-Milan (1-1). C'è la possibilità di anticipare di 24 ore e quindi 12 e 13 (deciderà il governo), mentre la finale resta fissata al 17 all'Olimpico di Roma.

     

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    La scelta i club milanesi non l'avevano gradita per due ordini di motivi: il tour de force al quale verranno subito chiamati i nerazzurri di Conte (che hanno da recuperare anche il match con la Samp e dovranno quindi giocare quattro match ravvicinati); l'importanza della posta in palio per il Milan al quale il trofeo potrebbe aprire le porte dell'Europa League, fondamentale per i conti rossoneri. Ma l'assemblea è stata scaldata anche dalla comunicazione fatta dall'ad De Siervo della richiesta della Procura di Milano di aprire l'urna con le schede relative all'elezione dell'ex presidente Gaetano Miccichè (che si dimise in seguito all'indagine sulle presunte irregolarità relative alla sua elezione).

     

    ESTATE ANOMALA

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    L'altro paletto è che il campionato ricomincerà con i recuperi della 25ª giornata: nel week end 20-21 giugno in campo Atalanta-Sassuolo, Inter-Samp, Torino-Parma e Verona-Cagliari. Ma già da lunedì 22 comincerà il programma della 27ª giornata che si ultimerà poi tra martedì 23 e mercoledì 24 e che ha in Atalanta-Lazio la partita clou. Come distribuire i match (fino alla 38ª giornata) e a che ora giocarli (gli slot al momento sono 17,15, 19,30 e 21,45) sarà stabilito più in là forse lunedì. Sarà il via di un'estate anomala, come tutto questo 2020 del resto. Senza intoppi, partite come Juve-Lazio e Roma-Inter si giocheranno il 18 o il 19 luglio. I giallorossi potrebbero festeggiare il loro (antico) compleanno in campo il 22 luglio a Ferrara contro la Spal.

     

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    Il 1° e il 2 di agosto gran finale con Juve-Roma e Napoli-Lazio, ma stavolta non sarà una tournée dall'altra parte del pianeta. Agosto che poi sarà dedicata a Champions ed Europa League: l'Uefa per la Coppa Campioni deciderà il 17 giugno se giocare i quarti in gara secca e fare le Final Four Istanbul (probabile un cambio sede, Germania favorita). Per arrivare fino a lì occorrerà che il virus non si ripresenti. Perché con la quarantena obbligatoria a 15 giorni per tutto un Gruppo Squadra in caso di positività (come da protocollo Cts) il banco rischia di saltare ancora. Per questo la vigilanza è alta e, ieri, ispettori della Procura Figc hanno fatto visita ai centri sportivi di Lecce, Milan e Roma per verificare l'applicazione del protocollo sanitario. Sullo sfondo, restano Piano B (play off e play out) e Piano C (classifica cristallizzata).

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