Gigi Garanzini per “La Stampa”
juventus roma
Settimana tosta, e tanto vale abituarsi perché tra turni infrasettimanali e Coppe si arriverà a metà novembre, cioè al Mondiale altrui, senza soluzione di continuità. Mai come la prossima che ha in cartellone, tanto per gradire, Juventus-Psg, Inter-Bayern e Napoli-Liverpool.
E non sono più amichevoli estive di prestigio. Nel frattempo, da domani sera a giovedì, un turno di campionato interlocutorio, con un solo confronto diretto d'alta classifica (ehm, Atalanta-Torino) e con le ultime botte di mercato. Sabato invece tre sfide che, proprio alla classifica, daranno un profilo più definito o magari uno scossone, chissà: Fiorentina-Juve, Milan-Inter e Lazio-Napoli.
juve vlahovic
Al momento a guidarla è un gruppetto a quota 7 con una sola delle favorite, il Milan, due outsider contemplate dal pronostico, Napoli e Roma, altre tre, Lazio, Atalanta e Torino, decisamente meno. A tentare la fuga, nel posticipo serale di cartello, il Napoli, che ha patito il grande agonismo della Fiorentina. In una battaglia anche aspra tra quantità e qualità ha prevalso la prima.
Un risultato giusto, che il Napoli dopo un primo tempo sciapo ha provato a sbloccare con maggior convinzione in avvio di ripresa: peccato che sull'unica, grande giocata di Kvara, Lozano abbia sprecato di testa la più comoda delle occasioni. Ricambiato da lì a poco dal neo-viola Barak.
INTER INZAGHI
È stata comunque una giornata tutt' altro che banale, basti vedere la goleada della Salernitana a una Samp reduce dall'aver ingabbiato la Juventus. Segno che i valori sono ancora in via di definizione, anche se qualcosa di attendibile si comincia a intravvedere.
Per esempio il gran finale della Lazio contro l'Inter, con ampi squarci dell'antico e brillante gioco di Sarri. E già che ci siamo, a proposito di Sarri, quei due artisti, Pedro e Luis Alberto, schierati non dall'inizio, ma inseriti nel momento chiave del match quando l'Inter, stravolta tra l'altro da cambi assai meno azzeccati, aveva esaurito la spinta e stava cominciando ad arrancare.
MILAN BOLOGNA
Un modo tutt' altro che banale di sfruttare i 5 cambi a disposizione: che privilegia la qualità in rapporto anche alla stanchezza altrui. Sarà stato un caso: ma ha funzionato. E a chi ha l'età per ricordare, sono tornati in mente i tempi in cui la Juve anni '70 risolveva le partite con il vecchio, intramontabile Altafini.
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