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    CANCELLARSI O RESTARE SUI SOCIAL? IN ITALIA CONCITA DE GREGORIO HA LANCIATO UNA PROVOCAZIONE: “FATE PRESTO, USCITE DA FACEBOOK E TWITTER”. PECCATO CHE A OGGI GLI ACCOUNT DI CONCITINA RISULTINO ANCORA ATTIVI E ONLINE. IN EFFETTI FINO A QUANDO I BENEFICI DEI SOCIAL SARANNO PIÙ ALTI DEI DANNI, È GIUSTO ESSERCI. OGNUNO COME GLI VA...


     
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    Maddalena Messeri per leggo.it

    CONCITA DE GREGORIO CONCITA DE GREGORIO

    “Zip it. The power of saying less” cioè “Chiudi la bocca. Il potere di parlare di meno” titola il TIME in copertina e il tema si inserisce a pieno nel dibattito che nelle ultime settimane sta animando giornali e social italiani: restare o cancellarsi?

     

    Nell’interessante analisi di Dan Lyons emerge una realtà diffusa a livello mondiale, cioè l’esplosione del “talkaholism”, il bisogno compulsivo di parlare a raffica e di comunicare costantemente qualsiasi pensiero, inondando social media, YouTube e piattaforme di streaming. «Viviamo in un mondo in cui non solo viene incoraggiato l’over-talking ma anzi si misura il successo di una persona in base a quanti followers riesce ad attrarre su di sé».

    concita de gregorio concita de gregorio

     

     

    Ma davvero vince chi ha più like? Secondo la tesi di Lyons no: le persone più potenti del mondo fanno esattamente l’opposto, preferendo il silenzio, evitando i social. In Italia Concita De Gregorio ha lanciato una provocazione: «Fate presto, uscite dai social».

     

    Ad oggi gli account della De Gregorio risultano ancora attivi e online. In effetti fino a quando i benefici dei social saranno più alti dei danni, è giusto esserci. Ognuno come gli va...

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