• Dagospia

    CAOS CARIGE - BERNESCHI VUOLE SALVARE LA PELLE E FA ASSE CON UNIPOL E COOP PER METTERE LA FONDAZIONE IN MINORANZA


     
    Guarda la fotogallery

    Carlotta Scozzari per Il Secolo XIX

    BerneschiBerneschi

    In Borsa le azioni Carige tornano a fiatare, dopo i dettagli, rivelati ieri dal Secolo XIX, del piano messo a punto dal presidente Giovanni Berneschi per fare entrare Unipol nel capitale. Così, a Piazza Affari, la banca genovese ha guadagnato il 4,41% a 0,417 euro, dopo le perdite dei due giorni precedenti (soltanto lunedì la flessione aveva sfiorato il 6%, con i titoli sui nuovi minimi storici).

    È invece arrivata a mercato chiuso la bocciatura dell'agenzia di rating Standard & Poor's, che ha tagliato il giudizio su Carige da "BB-" a "B+" anche in scia alle recenti dimissioni di massa dei consiglieri di amministrazione che hanno condotto alla decadenza dell'organo. Secondo gli addetti ai lavori, ieri, a spingere le azioni, oltre che un rimbalzo fisiologico, è stata la speculazione innescata dai dettagli del piano messo a punto a cavallo tra luglio e agosto da Berneschi per salvare la propria poltrona.

    BERNESCHIBERNESCHI

    Il presidente di Carige, infatti, da tempo è in aperto dissidio con la Fondazione socia al 47%, che proprio oggi in un avviso pubblicato su alcuni quotidiani sottolinea «l'impegno strategico di salvaguardare la partecipazione nella Banca Carige, ribadendone la priorità al fine di assicurarne l'indipendenza e favorirne lo sviluppo anche a vantaggio della comunità ligure». Una posizione che cozza contro il piano di Berneschi, il cui obiettivo deliberato è mettere in minoranza la Fondazione nel capitale della banca.

    CARLO CIMBRI jpegCARLO CIMBRI jpeg

    In pratica, il presidente di Carige ha previsto l'ingresso di Unipol - che pure ieri in Borsa ha guadagnato il 2,15% - nell'azionariato al 27% attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato, che diluirebbe la Fondazione al 35%. Nell'ambito dell'operazione, la compagnia bolognese apporterebbe a Carige UnipolBanca, rilevando in cambio, in contanti e in più fasi, dall'istituto ligure le società assicurative.

    CARLO CIMBRICARLO CIMBRI

    Qualcuno, con malizia, fa notare che, per certi aspetti, sembra di essere tornati ai tempi di Giovanni Consorte, quando la sua Unipol desiderava tanto possedere una banca. In ogni caso, la possibile acquisizione da parte della compagnia bolognese di Carige Vita e Carige Assicurazioni, che rappresentano il piatto forte del processo di dismissioni avviato dalla banca genovese per far fronte al rafforzamento patrimoniale da 800 milioni da chiudere entro fine anno, non convince analisti e addetti ai lavori.

    unipolunipol

    In primo luogo, perché ora Unipol è già alle prese con la non semplice integrazione del gruppo Fondiaria-Sai. Ma soprattutto perché, proprio per dare il via libera alle nozze con Fonsai, l'Antitrust ha imposto alla compagnia bolognese la cessione di premi per 1,7 miliardi. E comprare le società assicurative di Carige, per Unipol, significherebbe muoversi controcorrente rispetto ai dettami dell'Authority, andando a rafforzare ulteriormente la propria quota di mercato. Tuttavia, ancorché qualcuno sostenga che il piano di Berneschi abbia suscitato stupore e anche irritazione, da Bologna di smentite ufficiali non ne sono arrivate.

    FONDAZIONE CARIGEFONDAZIONE CARIGE

    Obiettivo finale del progetto del presidente di Carige è chiaramente quello di mettere in minoranza la Fondazione. Conteggiando, infatti, le partecipazioni di Unipol e dei soci privati, tra cui la famiglia Berneschi e le Coop, ora al 6%, basterebbe qualche altro azionista vicino al presidente per mettere la Fondazione in minoranza. Il sospetto è che Berneschi abbia ideato l'operazione in asse con Coop Liguria, che ha l'1,8% di Carige e il 6,18% di Finsoe, la holding che controlla la stessa Unipol.

    FONSAIFONSAI

    Un asse che potrebbe passare sia dal presidente di Coop Liguria Francesco Bernardini, che proprio nei giorni scorsi ha sostenuto Berneschi, sia, soprattutto, da Remo Checconi, uomo forte delle cooperative in regione nonché consigliere di amministrazione di Carige, tra i sette non dimissionari.

    Nei giorni scorsi, infatti, gli esponenti della Fondazione e dei francesi di Bpce si sono dimessi in massa dal cda, causandone la decadenza e rendendo necessaria un'assemblea degli azionisti, da convocare a breve proprio per rinnovare l'organo. Da cui, con ogni probabilità, Berneschi sarà escluso. Ma la partita tra il presidente di Carige e la Fondazione potrebbe riservare nuovi colpi di scena.

     

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport