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    SIAMO GOVERNATI DA UN BRANCO DI PIPPE/2 - CAOS SEGGIOLINI: NON SI TROVANO I DISPOSITIVI, CONSEGNE IN 3-4 SETTIMANE (E I PREZZI SCHIZZANO). NEL FRATTEMPO, SE UNO FA UN INCIDENTE E VIENE TROVATO SENZA TAPPETINO ANTI-ABBANDONO, L'ASSICURAZIONE POTREBBE NON RISARCIRE PERCHÉ IN VIOLAZIONE DEL CODICE DELLA STRADA - LA MINISTRA DEI TRASPORTI DE MICHELI: ''SIAMO APERTI A POSTICIPARE LE SANZIONI''. MA CHE VUOL DIRE? LE SANZIONI VANNO BLOCCATE IMMEDIATAMENTE


     
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    1. AUTO: DE MICHELI, APERTI A POSTICIPARE SANZIONI SEGGIOLINI

     (ANSA) - "Le sanzioni sono previste dalla legge 117, votata all'unanimità dal Parlamento italiano, ed entrano in vigore per legge insieme all'obbligo. Per dare più tempo per adeguarsi all'obbligo è necessario un altro intervento di legge, quindi stiamo studiando in quale decreto inserire l'emendamento che potrà essere del governo o della maggioranza, perché sia il Partito Democratico che altri partiti si sono detti disponibili a posticipare l'entrata in vigore delle sanzioni."

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    Lo afferma Paola De Micheli, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, a Effetto notte di Roberta Giordano su Radio 24. De Micheli ha spiegato che "non è stato anticipato niente, abbiamo semplicemente seguito quello che diceva la legge" in quanto "la legge prevedeva 120 giorni dal decreto e comunque non oltre il primo di luglio". "Agli inizi di settembre, quando sono diventata ministro, è avvenuta una tragedia a Catania, dove un bambino è morto, ed è apparso chiaro che il ritardo con il quale stava uscendo quel decreto non potevamo permettercelo. Quindi abbiamo accelerato il più possibile - continua De Micheli -. La data tassativa era il primo di luglio; considerato il lavoro fatto in questi giorni, nel decreto pubblicato abbiamo dato la scadenza del 7 novembre. Quindi la scadenza del 7 novembre non è stata anticipata ma era già nel decreto attuativo".

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    2. IL PROBLEMA È L'ASSICURAZIONE IN CASO DI INCIDENTE

    Dall'articolo di Maurizio Caprino per ''Il Sole 24 Ore''

    Ma che cosa succederà in caso d’incidente, soprattutto se con feriti? Qui per gli agenti diventa rischioso chiudere un occhio, quindi la violazione andrà messa a verbale. A quel punto, finirà agli atti e le compagnie assicurative potrebbero risarcire i danneggiati rivalendosi poi sul conducente. Il tutto per una violazione che nulla ha a che vedere con la capacità del seggiolino di proteggere dagli urti.

     

     

    2. CAOS SEGGIOLINI NEI NEGOZI NON SI TROVANO

    Michele Bocci per “la Repubblica

     

    L' obbligo, improvviso, fa muovere in massa i genitori italiani. Corsa nei negozi fin dall' orario di apertura, telefonate, clic su internet: sono stati utilizzati tutti i mezzi per comprare i dispositivi anti abbandono. Da Milano a Palermo, ieri si è registrato un assalto e i rivenditori hanno rapidamento finito le scorte dei sistemi che avvisano il guidatore, nel momento in cui lascia la macchina, della presenza di un bambino sul seggiolino posteriore.

     

    Non bisogna dunque acquistare una nuova seduta, ma dotare il vecchio seggiolino ad esempio di placche bluetooth da attaccare alle cinture di sicurezza. Difficile che la domanda venga tutta soddisfatta prima di qualche mese.

     

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    Sono circa 1,8 milioni i bambini tra 0 e 4 anni in Italia e per alcuni di loro, tra macchine di genitori e nonni, c' è più di un seggiolino. Intanto, denunciano dalla Chicco, online, anche su Amazon, i prezzi dei dispositivi salgono rispetto a quelli di listino. L' azienda ha mandato diffide a chi invece di 39,9 fa pagare 54,9 il suo prodotto universale, utilizzabile su tutti i tipi di seggiolino.

     

    Dopo la nota con cui mercoledì il ministero ai Trasporti ha annunciato che la nuova norma sui dispositivi anti abbandono sarebbe entrata in vigore ieri stesso, oltre ad agitarsi le famiglie con bambini da 0 a 4 anni, che rischiano una multa da 81 a 326 euro e una decurtazione di 5 punti dalla patente, si sono mosse le associazioni di consumatori e pure la politica. Da più parti è arrivata la richiesta una moratoria delle sanzioni. In serata la ministra ai trasporti Paola De Micheli ha rassicurato.

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    «C' è la disponibilità del Governo e della maggioranza a intervenire per posticipare l' applicazione delle sanzioni ». L' idea è quella di approvare un emendamento specifico. La legge che impone l' uso dei dispositivi che prevengono l' abbandono involontario dei bambini in auto, prevedeva 120 giorni dall' approvazione del decreto per l' entrata in vigore. Il punto è che la stessa norma ne imponeva la pubblicazione entro il primo di luglio. Visto che c' è stato uno slittamento e la pubblicazione è arrivata il 23 ottobre, l' interpretazione del ministero è stata quella di non concedere più i 120 giorni.

     

    Questo ha provocato il caos, in aggiunta al fatto che la circolare non prevede omologazione per i sistemi anti abbandono (ma un' autocertificazione del produttore) e che quindi per molti non è facile capire se stanno acquistando il prodotto in regola.

     

    A Torino in alcuni negozi dopo aver esaurito tutti i dispositivi hanno detto di non saper quando ci saranno nuove disponibilità. A Bologna e Firenze sono stati venduti anche 100 pezzi in due ore. A Genova e Palermo i dispositivi sono introvabili. A Milano i commessi non solo hanno finito tutto, ma hanno passato la mattinata a rispondere al telefono.

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    A Roma i sindacati dei vigili mettono in guardia sugli eventuali ricorsi contro le multe, da parte di persone sanzionate che dimostrano di non essere state in grado di reperire gli apparecchi. A Bari i vigili dicono di non aver fatto controlli ad hoc, come è accaduto quasi ovunque.

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