Stefano Carina per "il Messaggero"
guardiola
Fabio Capello, oggi apprezzato commentatore di Sky, è uno dei pochi tecnici al mondo che sa cosa vuol dire sia vincere che perdere una finale di Champions. Per tre anni consecutivi, all' inizio degli anni 90, portò il Milan all' ultimo gradino della massima competizione per club europea: due sconfitte (Marsiglia e Ajax) intervallate dal trionfo di Atene (4-0 al Barcellona allenato da Cruyff).
Le è piaciuta la gara di sabato?
«È stata una partita molto tattica, con due impostazioni diverse. Il City, come d' abitudine, ha voluto giocare una partita d' attacco ma con le solite carenze difensive, il Chelsea ha messo in mostra la grande organizzazione, abile poi nelle ripartenze. Ha dei calciatori dotati di grande velocità, come Havertz, molto bravi nell' uno contro uno».
Non sembra sorpreso della vittoria dei Blues.
«Non più di tanto: nei due precedenti confronti aveva vinto sempre il Chelsea di Tuchel».
Per Guardiola vincere la Champions senza Messi e il Barcellona è un tabù.
capello
«Il presupposto è che sta facendo un lavoro straordinario e bellissimo, mi piace molto il fatto che si evolva di continuo. Credo però che questa volta abbia esagerato. Mi riferisco alla posizione di Gundogan, arretrato davanti alla difesa. Pensando ad una grande fase offensiva, Pep ha permesso al Chelsea di prenderlo sempre d' infilata. Quando lo ha spostato più avanti, nella sua posizione naturale, la squadra è tornata ad avere equilibrio e non ha più sofferto il Chelsea».
L' ingresso di Aguero è stato tardivo?
«Soltanto gli allenatori conoscono le condizioni dei loro calciatori. Certo, il valore di Aguero lo conosciamo tutti».
Il bacio di Guardiola alla medaglia è una bella pagina di sport?
guardiola
«Mi è piaciuto, vuol dire che è convinto di aver fatto un buon lavoro e l' esser arrivato in finale può esser considerato un premio. Però...».
Però?
«Mi lasci dire... È sempre una sconfitta. Nello sport chi arriva secondo ha perso. Come diceva Enzo Ferrari? Il secondo è il primo dei perdenti».
Riteneva Tuchel così bravo?
«Al Psg, sembrava incatenato. Non riusciva a trasmettere le proprie idee ai calciatori. Invece a Londra è riuscito a fare qualcosa di straordinario. Bisogna anche dire che storicamente al Chelsea i subentranti come minimo vanno in finale di Champions (ride). Si ricordi Di Matteo, che poi la vinse, ma anche Grant prese la squadra in corsa e perse ai rigori con lo United».
Kanté è da pallone d' oro?
«Mi fa sorridere che sia un calciatore che stanno scoprendo tutti adesso. Questo signore ha 30 anni e nelle ultime 6 stagioni ha vinto due Premier con due squadre diverse, una Fa Cup, un' Europa League, un Mondiale con la sua Nazionale e una Champions. Lui lavora sempre per la squadra mai per sé stesso.
pep guardiola
Quando ha la palla tra i piedi, la fa viaggiare senza problemi. Menomale che hanno avuto l' accortezza di premiarlo almeno come man of the match. Pensavo che avrebbero preferito Havertz che ha segnato. Il pallone d' oro? Temo che molto dipenderà dai prossimi Europei».
Cosa dobbiamo aspettarci dagli azzurri?
«Li vedo nelle quattro semifinaliste. C' è la mentalità, la voglia di fare, Mancini ha fatto un ottimo lavoro. Ha creato un gruppo, gli ha trasmesso convinzione. Per una volta, poi, tutte le nazionali arrivano stanche nello stesso modo ed è un vantaggio».
Lei ct chi sceglierebbe tra Belotti e Immobile?
«Ma non scherziamo, non faccio il ct. Un' altra domanda? Grazie».
Mancherà Zaniolo?
guardiola
«È un calciatore importante che purtroppo da tempo manca sia alla Roma che alla Nazionale. È un ragazzo di una qualità unica ma gli azzurri ormai si sono abituati a giocare senza di lui, quindi almeno per questa competizione non ne risentiranno. Nicolò pensi a farsi trovare per Mourinho».
A proposito: lo Special One è l' uomo giusto nel posto giusto?
mourinho murale
«Penso proprio di sì, è l' ideale per una piazza come Roma. José è uno che nei posti difficili si esalta. È un uomo intelligente, di personalità, che sa muoversi bene, si fa ascoltare e seguire. Roma ha bisogno di questo. Ricordo ancora quando vincemmo lo scudetto, si festeggiò per 7 mesi... Bisogna invece lavorare, restare concentrati. E mi faccia aggiungere una cosa...».
Prego.
guardiola
«Ora che c' è il grande allenatore, mi auguro arrivino anche i grandi calciatori».
kante' kante' guardiola tuchel