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Antonio Cassano era all'evento Milano Calcio City per un confronto insieme al suo ex ct Fabio Capello. "Facevo dei disastri, se avessi ascoltato Capello, uno dei più grandi allenatori di sempre, avrei fatto cose più importanti”, ha detto il barese durante l'incontro alla Triennale. "Cominciò molto bene - ha osservato il mister - ma come tutti quelli che vanno a Roma si perse. Si è fatto coinvolgere da qualche festa di troppo"
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Andrea Della Sala per https://www.fcinter1908.it
Si sono incontrati per la prima volta nel 2001, poi di nuovo a Madrid qualche anno dopo. Oggi ancora, in Triennale, per ricordare gli anni passati insieme. Fabio Capello e Antonio Cassano hanno preso parte alla serie di eventi organizzati a Milano in questi giorni. Queste le loro parole:
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Cassano: “Incontrai il mister nel 2001: mi voleva a tutti i costi alla Roma, non andai alla Juve per essere allenato da lui. Ho fatto la scelta migliore perché si poteva fare molto bene, almeno per quanto mi riguarda: ma io ho fatto dei disastri e il mister me ne ha dette talmente tante di cose buone, che non l’ho ascoltato e ho fatto un disastro”.
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Capello: “Quando me lo sono trovato a Madrid ho detto: “Ancora?”. Lì ha perso un’altra grande occasione. Ma io lo scelsi per la Roma, lui la preferì alla Juve: però lui si perse, come tutti quelli che vanno a Roma. Non hanno l’umiltà, la voglia di vincere e ricominciare: facemmo festa per sei mesi per lo scudetto. Lui come talento è stato, dopo Baggio, il più grande del calcio italiano. La sua genialità è unica: negli ultimi 20 metri riusciva a passare e dribblare. Non tutti capiscono questa genialità, molti confondono i fuoriclasse con i geni, ma è diverso. Lui purtroppo è il più grande dispiacere che ho avuto, ha sprecato la sua genialità: avrebbe potuto dare molto al calcio italiano, ma ha dato poco in tutto, si è perso in capricci e bambinate”.
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Fabio Capello promuove la corsa a tre. L’ex allenatore del Jiangsu Suning, intervistato da Pierluigi Pardo, ha tracciato un primo bilancio di questo inizio stagione, che ha visto Inter, Juventus e Napoli candidarsi prepotentemente per la vittoria finale. Fcinter1908 ha raccolto le sue parole: “C’è un piccolo ritardo da parte del Napoli. Tutto confermato come si prevedeva, c’è un piccolo ritardo della Juve di adattamento a certe cose. L’Inter è forte in difesa come si sapeva, non ha giocato bene fino ad ora ma ultimamente è molto migliorata. L’unica squadra che pensavo avrebbe fatto la differenza in difesa era il Napoli che invece ha avuto grossi problemi di adattamento”.
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Sfida a tre
“Sì, il Napoli può recuperare. E poi c’è l’Atalanta. Finalmente se ne sono accorti, io è un anno che dico che giocano ad uomo. Conte? Ha fatto piazza pulita grazie alla società, che ha esaudito tutti i suoi desideri. Avere uno spogliatoio in cui si capisce che chi comanda è l’allenatore ti favorisce molto. E infatti certi giocatori, anche nuovi, non stanno giocando. Bisogna capire che per vincere ci vuole umiltà e continuare su questa strada”.
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