Ivan Zazzaroni per il "Corriere dello Sport"
capello mourinho
«Sono a Londra da tre giorni, sono qui per l’Uefa e domenica vado alla partita».
Beh, Fabio, a Londra hai casa.
«Anche».
Anche a Londra, certo. Quattro anni da selezionatore, dal dicembre 2007 al febbraio 2012, chissà quanti soldi hai guadagnato...
«Cosa dovevo fare? Lasciarli a loro? Da qualche parte dovrò pur metterli».
Fabio Capello, in una forma invidiabile, mi risponde al telefono cantando “dove sta Zazà”: è in totale leggerezza e accompagna ogni giudizio con l’inconfondibile risata. È da sempre un cittadino del mondo, curioso e viaggiatore, appassionato d’arte e di buona vita. Quando non interpreta il ruolo del miglior commentatore televisivo italiano, che gli riesce benissimo, si divide tra Milano, Marbella, Pantelleria e, appunto, la capitale inglese.
italia inghilterra 1973 fabio capello
«Devo dirti che Londra mi ha fatto davvero impressione. Siamo in una bolla, per le strade non vedi un turista per via della quarantena obbligatoria al rientro. Oggi sono uscito un attimo perché avevo un impegno di lavoro, a Trafalgar Square non c’era un’anima, al cambio della guardia a Buckingham Palace, quattro persone, quando di solito c’è il mondo. Sono rimasto scioccato. Irriconoscibile. In giro, solo inglesi».
Domenica a Wembley ce ne saranno oltre sessantamila e l’Uefa nel programma ci fa figurare in casa…
«Dài, ci saranno anche degli italiani, in Inghilterra ce ne sono 700mila».
italia inghilterra 1973 fabio capello
Cosa dici, ce la giochiamo?
«Si può fare. L’Inghilterra è una squadra interessante, non ancora una grande squadra. A centrocampo non ha tanta qualità, tutta gente - però - che lavora, forte, aggressiva, pericolosa sugli esterni. La novità è che difende bene, prevale fisicamente e per rapidità. E poi ha l’unico centravanti dell’Europeo, Kane. I falsi nueve, ma lascia stare… L’altra sera gli inglesi hanno sofferto il pressing dei danesi, solo quando si sono posizionati hanno concesso poco e costruito buone cose».
L’Italia ha sorpreso anche te?
«Mi ha colpito l’atteggiamento: unione, spirito di sacrificio, assenza di egoismo, di personalismi. Roberto ha fatto un lavoro di selezione straordinario. Lui è un allenatore che capisce di calciatori, a differenza di tanti suoi colleghi. Anche quando arrivò al City fece un ottimo lavoro. L’Italia ha anche il miglior portiere del mondo, mentre l’Inghilterra non può dire altrettanto, in campionato Pickford non ha fatto bene, chiedere a Ancelotti. Però non sbaglia i Mondiali, né gli Europei».
capello
Un tempo, da avversari, non vi stavate simpatici tu e Roberto. Restano indimenticabili alcuni vostri scazzi in campo.
«Era sempre lui che mi veniva a cercare. E avevamo due ruoli diversi, io l’allenatore, lui il giocatore».
Commentando la partita con la Spagna, Lineker ha accusato l’Italia di essere tornata al catenaccio.
«Un catenaccio involontario: gli spagnoli non ci facevano uscire, hanno dominato il gioco con la velocità del palleggio, pressavano, raddoppiavano, tagliavano le linee di passaggio… Vuoi che ti dica cosa mi è piaciuto di questo Europeo?».
Cosa?
«Il ritorno al dribbling, ho rivisto gli uno contro uno. Meno palle indietro, più palle in avanti».
Il gol di Kane
Fabio, la tua avventura alla guida della nazionale inglese si concluse in modo traumatico: non tollerasti l’ingerenza della federazione nel caso Terry, accusato di razzismo nei confronti di Anton Ferdinand.
«Mi dissero che avrei dovuto togliergli la fascia di capitano. Spiegai che sul contratto era scritto che decisioni del genere avrei potuto prenderle soltanto io in totale autonomia e aggiunsi che alla prima intervista avrei chiarito la mia posizione. Il Board non volle sentire ragioni e arrivammo alla rottura. L’esperienza con l’Inghilterra fu comunque bella e costruttiva. Anche per il calcio mondiale».
ucraina inghilterra kane
Ho capito a cosa ti riferisci.
«Per merito nostro fu introdotta la goal line technology. Il famoso gol, buonissimo, di Lampard contro la Germania, palla dentro di un metro. Ci saremmo portati sul 2-2, negarono l’evidenza».
Il torneo ti è piaciuto? il livello tecnico, intendo. Molte grandi nazionali sono sembrate a fine corsa.
«Non la Francia, però. La Francia ha peccato di supponenza, siamo campioni del mondo e adesso vi facciamo vedere noi. Già nel secondo tempo con la Germania avevo notato che qualcosa non andava. L’unico che mi è piaciuto è stato Pogba».
capello
L’impressione è che Italia e Inghilterra siano più avanti nel ricambio generazionale.
«Io le chiamo “nidiate”. L’Inghilterra ci è arrivata per forza pur se per gradi: ha vinto i tornei Under 17, Under 20 o 21. Pensa che sono rimasti a casa Alexander Arnold, infortunato, Dele Alli, Lingard, Hudson Odoi. Top player come Rashford, Foden e Grealish, acquistato dal City per 100 milioni, non sono mai titolari».
Quarantotto anni fa firmasti la prima, storica vittoria dell’Italia sugli inglesi a Wembley. La verità: non un gran gol, sul piano tecnico.
«Ma ti ci devi trovare, sul posto».
Mourinho, ricordando i tecnici imparagonabili della Roma, ha citato soltanto te e Liedholm.
«Nei primi tre mesi vi darà da scrivere parecchio».
Cosa intendi dire?
«Che è stato un colpaccio anche sul piano mediatico. Sono un suo estimatore. A Roma dovrà domare la piazza, e lui è un ottimo domatore».
roberto mancini roberto mancini con lele oriali e alberico evani capello