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    CAPITALE STUPEFACENTE: A SAN BASILIO LA BOCCIOFILA RESTA APERTA. MOTIVO? ALL'INTERNO SI SPACCIA COCAINA – IL GESTORE FINISCE IN MANETTE. IL LEGALE: “IL MIO ASSISTITO SI ERA RECATO AL CIRCOLO SOLO PER ASSISTERE GLI ANIMALI, UN CANE DA GUARDIA E DEI PAPPAGALLI” - NEL QUARTIERE INTANTO È CAMBIATA L'ATTIVITA' DEI PUSHER: ECCO COME AVVIENE ORA LO SPACCIO...


     
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    Adelaide Pierucci per “il Messaggero”

     

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    Le bocce posizionate per il tiro e il centro aperto, con un via vai di persone. Un angolo di San Basilio fino a ieri mattina sembrava non essere nemmeno sfiorato dal dramma Covid 19. Il gestore del circolo bocciofilo, infatti, aveva mantenuto l'attività aperta. Iniziativa gradita a quanto pare da numerosi bocciofili provetti, di ogni età. Un paio di ore di appostamento e gli investigatori del locale commissariato hanno capito anche il motivo dell'assembramento: all'interno si spacciava cocaina.

     

     

    Per il gestore del circolo, S. V. 59 anni, così sono scattate le manette e il trasferimento in carcere con l'accusa di detenzione di sostanze stupefacenti a fine di spaccio, nel caso specifico di cocaina. Ne sono stati recuperati almeno una quarantina di grammi: parte già suddivise in 76 dosi e il resto, 25 grammi riposti in una piccola cassaforte. In una casupola a ridosso del circolo, invece, sono stati trovati tre bilancini di precisione e del materiale per il confezionamento. Per il circolo è stato disposto l'immediato sequestro per motivi sanitari.

    COCAINA COCAINA

     

    Il via vai di clienti, infatti, avveniva in violazione non solo delle normative sulla droga, ma peggio ancora anche di quelle messe in campo dal governo per evitare la diffusione del coronavirus. La valutazione su una futura riapertura, chiusa l'emergenza virus, spetterà al Prefetto di Roma.

     

    L'arresto del gestore del circolo, però, dovrà essere avallato dal giudice, che oggi in giornata, dovrebbe procedere anche a un interrogatorio. «Il mio assistito è un incensurato», ha spiegato il difensore, l'avvocato Mauro Marconi, «e si era recato al centro solo per assistere gli animali, un cane da guardia e dei pappagalli». Gli agenti hanno fatto scattare anche alcune multe per dei clienti che sono stati trovati all'ingresso del circolo.

     

     

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    «Volevamo solo fare una partita, tenendoci a distanza», si sarebbero giustificati. Il sospetto è invece che fossero solo degli acquirenti. Nel quartiere infatti è solo cambiata la modalità di spaccio. Spesso le consegne avvengono in maniera fulminea e a domicilio. I pusher escono da casa col pretesto di fare la spesa e in alcuni casi sono stati notati dei passaggi sospetti nelle file davanti ai supermercati, ovviamente estranei allo smercio parallelo. In prima linea contro le violazioni all'isolamento domiciliare ci sono gli agenti di Roma capitale. Dall'8 marzo hanno effettuato 518mila verifiche e riscontrato 1190 violazioni. Solo lunedì 91.

     

    A Fonte Ostiense, invece, i carabinieri hanno sorpreso un ventenne che non solo era uscito senza una giustificazione ma era alla guida di un'auto rubata. È stato multato per le regole anti Covid e denunciato in stato di libertà per ricettazione. Anche i falsi appassionati di bocce non sarebbero potuti uscire da casa, tanto più per sgranchirsi in pista. Gli agenti del commissariato di San Basilio completate le perquisizioni nel circolo bocciofilo di via Morrovalle hanno notificate le sanzioni, hanno affidato il cane di guardia e i pappagalli e posto i sigilli all'ingresso dell'attività sportiva.

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