Da corriere.it
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La Nasa ha inaugurato il 2019 con una missione storica: la sonda New Horizons si è avvicinata al corpo cosmico più lontano, e probabilmente il più antico, mai esplorato dall’umanità. La sonda è arrivata a sfiorare un «piccolo mondo ghiacciato» distante dalla Terra più di 6,4 miliardi di chilometri e posizionato ai margini del sistema solare, chiamato Ultima Thule. L’oggetto spaziale, noto anche come 2014 MU69, che ha lunghezza massima non superiore a 20 chilometri, orbita nel buio e nel freddo della Fascia di Kuiper, a circa 6,5 miliardi di chilometri dalla Terra.
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L’oggetto spaziale più lontano mai «raggiunto» dall’uomo
New Horizons ha impiegato 13 anni per arrivarci e alle 6.33 (ora italiana) ha raggiunto l’oggetto spaziale più lontano a cui è mai arrivata una sonda creata dall’uomo. «È una capsula del tempo che ci farà scoprire come era il Sistema solare 4.500 milioni di anni fa», ha spiegato Alan Stern, ricercatore al Southwest Research Institute. Una telecamera a bordo della navicella spaziale dovrebbe dare agli scienziati un’idea sulla sua forma, e chiarire anche se è una formazione unica o se si tratti di più oggetti. Ogni contatto tra la sonda e la Terra impiega 6 ore e 8 minuti.
La canzone di Brian May
Per l’occasione il chitarrista dei Queen Brian May, che possiede una laurea in astrofisica, ha fatto uscire il suo primo lavoro da solista a vent’anni dal precedente. Il brano è dedicato proprio a New Horizons.
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