Felice Cavallaro per il "Corriere della Sera"
pietro pulizzi denise
Nel giorno di un compleanno che non sarà mai festeggiato, un padre che non ha potuto veder nascere e crescere la figlia scrive una lettera commovente come una poesia e la lancia via Internet perché la «sua» Denise Pipitone possa leggerla: «Ritorna da papà, mia dolce Rondinella!». Ma lei non c'è più da sedici anni, dal primo settembre del 2004, il giorno in cui sparì fra le stradine di Mazara del Vallo, correndo verso casa dove la attesero invano la mamma Piera Maggio e suo marito, l'uomo che aveva dato il cognome alla piccola, allora ignaro di non essere il padre.
Un intreccio complesso, emerso durante le indagini su una sparizione che per tutti resta un sequestro. Ma senza colpevoli. Perché dopo tanti processi la Cassazione ha anche definitivamente assolto da odiosi sospetti la moglie e la primogenita del vero padre di Denise, un autista di pullman, Piero Pulizzi.
pietro pulizzi
È lui l'autore delle venti righe spedite senza indirizzo e vergate come versi: «Non posso sempre calpestare la disperazione della tua assenza... Tu, continui ad esserci in ogni angolo della mia riprogettata vita... Ti cerco ma non ci sei...». E lo scrive che la sua «rondinella» ventenne non sarà mai dimenticata: «Ti abbiamo fortemente voluta e oggi ti penseremo con amore insieme alla tua mamma e a tutte le persone a cui stai a cuore».
DENISE PIPITONE
Struggente il dramma di questa rievocazione. Perché nel ricordo di Denise il vero padre non può associare Jessica, la figlia sospettata e assolta dalla Cassazione. Ma forse non assolta dalla madre della piccola sequestrata, Piera Maggio, che frattanto ha divorziato dal primo marito e segretamente ha sposato l'uomo con cui concepì Denise. Ci sono tutti gli elementi di una tragedia greca anche perché il padre si è lanciato contro la figlia oggi trentenne, costituendosi parte civile nei processi, scongiurandola di dire tutto quel che sa. Una tragedia che sfocia in maledizioni e invettive scagliate con i mezzi odierni, compreso Facebook, come ha fatto il mese scorso la mamma di Denise con il suo post sui «16 anni di silenzi, di non verità e di vigliaccheria».
PIERA MAGGIO MADRE DI DENISE PIPITONE
Bastano poche battute a Piera Maggio per rivolgersi ai responsabili: «Tu che hai rapito Denise e i tuoi complici siete delle m... I bambini non si toccano». Ermetico ma non troppo, il messaggio cela il divieto assoluto di andare oltre, come imposto dall'avvocato che segue questa mamma mai rassegnata, Giacomo Frazzitta: «Non possiamo discutere le sentenze della Cassazione. Possiamo solo continuare a cercare elementi utili. A cominciare dalla rilettura di tante pagine.
pietro pulizzi e piera maggio
Comprese quelle che riportano ai pasticci del Commissariato di Mazara...». Un riferimento sconvolgente. Il penalista vorrebbe riaccendere così i riflettori su un altro capitolo, quello di un depistaggio delle intercettazioni effettuate all'epoca. «Da qui dobbiamo ripartire per continuare a cercare chi mise le mani sulla mia bambina», gli fa eco Piera Maggio. Adesso accanto al nuovo marito, addolorato, come scrive: «Piangerò di gioia con lacrime rivestite di amarezza e delusione...».
jessica pulizzi, definitivamente assolta nel luglio 2017 denise pipitone giallo due donne sanno la verita' sul rapimento di denise pipitone denise pipitone pietro pulizzi e piera maggio 1 DENISE PIPITONE giacomo frazzitta, l'avvocato di piera maggio anna corona, ex moglie di pietro pulizzi