Giulia Mattioli per www.repubblica.it
cara delevigne planet sex
“Sono qui per avere un orgasmo e per donarlo alla scienza”: con questa singolare affermazione Cara Delevingne introduce la sua missione a favore di telecamere in un ospedale tedesco. La modella e attrice è infatti stata chiamata ad indagare il piacere femminile, e si è prestata alla “donazione” del suo climax per il nobile scopo. La curiosa vicenda fa parte di un ampio progetto dedicato alla sessualità che BBC ha condensato nei sei episodi della serie Planet Sex, ai quali ha collaborato la top model inglese.
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Durante una delle puntate Cara Delevingne si è recata in un ospedale della Germania dove si svolgono ricerche relative alla sessualità, e ha acconsentito a farsi studiare per capire cosa accade al corpo umano dal punto di vista chimico quando ha un orgasmo. In pratica, le è stato prelevato un campione di sangue prima e uno dopo il climax, e i risultati di questa analisi verranno resi noti nel prossimo episodio della docuserie.
Al centro delle indagini c’è il pleasure gap, anche detto gender climax gap o semplicemente orgasm gap, ovvero la disparità di genere che colpisce la sfera del piacere sessuale. Numerose ricerche attestano infatti che le donne provano meno orgasmi degli uomini, e, per quanto solitamente le motivazioni si vadano a ritrovare nella scarsa conoscenza del piacere femminile perpetrata in secoli di oscurantismo e tabù, potrebbe esserci anche una motivazione più “scientifica”, chimica, ed è questo che stanno cercando di capire i ricercatori.
cara delevigne 3
“Nel 21esimo secolo ci si aspetterebbe che uomini e donne avessero una vita sessuale ugualmente appagante. E invece pensa un po’?” ironizza Cara Delevingne, “Se parliamo di orgasmi esiste un chiaro gender gap”. I dati, prosegue la modella, indicano che solo il 65% delle donne etero raggiunge l’orgasmo, ma “Stando alle mie amiche possiamo scendere anche al 15 o 20%”. In effetti, il divario nella soddisfazione sessuale è ben documentato, e numerose ricerche ritengono che alla base di questa disuguaglianza ci sia una scarsa educazione al piacere femminile.
cara delevingne michelle rodriguez
Molte attiviste, sex educators, autrici, psicologhe, sessuologhe stanno proponendo varie modalità di colmare questo gap, partendo innanzitutto dalla conoscenza dell'anatomia: “Ricerche dimostrano che 1 persona su 4 non è in grado di identificare la clitoride in un’illustrazione. Questa lacuna si fa problematica quando scopriamo che più di un terzo delle donne ha bisogno della stimolazione clitoridea per raggiungere l’orgasmo. È un chiaro gap di apprendimento che va colmato. Una corretta educazione al piacere è un argomento serio che deve essere affrontato per abbattere le disuguaglianze”, afferma Laurène Dorléac, CEO di Climax, una piattaforma dedicata alla scoperta del piacere femminile.
cara delevigne
Anche la dottoressa Erika Desambrois, psicologa e sessuologa, nella sua esperienza ha professionale ha spesso documentato lacune quando si tratta di anatomia femminile: "Si sa ancora molto poco sulla clitoride. Non solo sulla sua localizzazione, ma anche su come funzioni, come stimolarla e come comunicare con lei. Mi è capitato spessissimo nella mia pratica clinica di passare buona parte delle sedute, individuali o di coppia, a mostrare modellini 3D o immagini anatomiche per spiegare localizzazione, conformazione e nozioni base di anatomia femminile. C’è una gran confusione".
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