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    GAY CI SARAI - CARFAGNA E BRUNETTA PREPARANO "UNA LEGGE DA DESTRA SUI DIRITTI OMOSESSUALI" - GASPARRI: "COSÌ CI PREPARIAMO PER IL REGNO DEL DOTTOR MENGELE"


     
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    1 - CARFAGNA: «UNA LEGGE DA DESTRA SUI DIRITTI OMOSESSUALI»

    Salvatore Dama per “Libero quotidiano

     

    Il baciamano di Brunetta a Mara Carfagna Il baciamano di Brunetta a Mara Carfagna

    «Usciamo subito da un equivoco: qui non si tratta di mettere in dubbio la famiglia naturale». Mara Carfagna ci tiene a precisare questo passaggio prima di andare oltre. Perché il riconoscimento dei diritti alle coppie omosessuali non vuol dire toglierli alle famiglie con un papà e una mamma. Non è un «derby». Né si vuole «imporre un modello diverso di famiglia».

     

    crbn19 carfagna brunetta crbn19 carfagna brunetta

    Si tratta, spiega Carfagna, di rimettersi in pari con il Paese, la politica non può abdicare alla sua funzione legislativa, né «girarsi dall’altra parte facendo finta di niente» o, peggio, lasciare che a fare le regole sia «una Corte, un Tar o un sindaco». Montecitorio, sala Aldo Moro. Il dipartimento diritti civili di Forza Italia presenta le linea guida della proposta di legge sui diritti e i doveri delle coppie omoaffettive.

     

    naor gilon alessandro ruben mara carfagna naor gilon alessandro ruben mara carfagna

    Accanto alla Carfagna ci sono Anna Maria Bernini e Stefania Prestigiacomo. In platea siedono i rappresentanti delle associazioni Lgbt. Alcuni di loro prendono la parola per raccontare la propria esperienza. «Ci sono tante sensibilità diverse in Parlamento e nel Paese», premette nella sua conclusione l’ex ministro delle Pari opportunità, ecco perché è così complicato mettere mano alla materia. E c’è un dibattito in corso «viziato da pregiudizi e ideologie». Però, insiste, un partito di centrodestra non può che farsi carico della questione: «Il vuoto legislativo crea discriminazioni» e le regole non possono essere scritte da altri: «La politica deve fare il suo dovere».

    stefania prestigiacomo annamaria bernini stefania prestigiacomo annamaria bernini

     

    L’esponente azzurra ammette che «in Forza Italia ci sono posizioni diverse», ma non per questo «possiamo chiudere gli occhi o subire i cambiamenti della società». Le coppie gay esistono. Sono «un fenomeno che c’è, reprimere i cambiamenti in atto o ignorarli, è roba da Medioevo della politica». Meglio, allora, «guardare al futuro senza tradire i nostri valori». Il testo non c’è, spiega, «lo stiamo ancora raffinando».

     

    dolce & gabbana dolce & gabbana

    Ci sono alcuni dubbi sugli effetti economici del provvedimento. Perplessità che il capogruppo Renato Brunetta espone in sala. Estendere alcuni diritti, per esempio quello della reversibilità, avrebbe dei costi «non sostenibili per l’Inps». Altri punti, invece, sono già fissati: «Certezza sull’eredità, subentro nei contratti di locazione, assistenza sanitaria, morale e materiale», questi ed altri, elenca Carfagna, sono gli aspetti qualificanti della proposta di legge. Sulle adozioni l’ex ministro frena: «Credo che l’opinione pubblica non sia ancora pronta», ma è un tema che andrà approfondito. «Convocheremo un seminario sulla genitorialità non riconosciuta, anche se io ho perplessità personali».

    famiglia cristiana del 2025 dolce e gabbana viva la figa famiglia cristiana del 2025 dolce e gabbana viva la figa

     

    Nei giorni scorsi ha fatto molto rumore la polemica tra Domenico Dolce e Stefano Gabbana, da un lato, ed Elton John dall’altro. Il cantante inglese si è sentito punto nel vivo dalle affermazioni dei due stilisti, che si sono detti contrari alle adozioni di figli da parte di coppie dello stesso sesso. Argomento su cui anche in Forza Italia frenano. «Altro discorso», ammette Mara Carfagna, «è l’adozione interna».

     

    Quando cioè uno dei due soggetti di una coppia omoaffettiva abbia un figlio che provenga da un precedente legame eterosessuale. Nei prossimi giorni il progetto sarà depositato. È stato Silvio Berlusconi in persona a incoraggiare questa iniziativa.

    elton john david furnish e figli elton john david furnish e figli

     

    Fu proprio lui, nella stessa sala dove ieri si è svolto il convegno presieduto da Mara Carfagna, ad annunciare la svolta del partito e la sua attenzione per i diritti delle coppie omosessuali. Fu poi Vladimir Luxuria, all’indomani di una cena ad Arcore con Berlusconi e Francesca Pascale, a riferire della disponibilità del Cavaliere a dire sì anche alle adozioni da parte di coppie omosessuali. Ricostruzioni che l’ex premier non ha mai smentito.

     

     

    2 - GASPARRI: «COSÌ APRIAMO AL REGNO DEL DOTTOR MENGELE»

    Barbara Romano per “Libero quotidiano

     

    vladimir luxuria selfie berlusconi pascale vladimir luxuria selfie berlusconi pascale

    «Trovo profondamente contraddittorio l’atteggiamento neo-femminista di alcune esponenti del mio partito, come Mara Carfagna, che ammettono persino le adozioni per le coppie gay rischiando di legittimare così gli uteri in affitto che sono la suprema mortificazione del corpo della donna: quanto di più antifemminista ci sia. Iniziative come questa vanno contrastate perché sono contro le donne, sono barbariche, mi fanno pensare al dottor Mengele». Insomma, senatore Gasparri, il ddl Carfagna sulle unioni civili non sembra piacerle molto.

    vladimir luxuria selfie dudu vladimir luxuria selfie dudu

     

    «Per niente. È anticostituzionale, perché riguarda soltanto le unioni gay. È più corretta l’impostazione della proposta di legge presentata al Senato da Nitto Palma, che prevede alcuni diritti sia per coppie di fatto eterosessuali che omosessuali, rimanendo dentro i paletti della Costituzione. Ma io non ho firmato neanche il testo Palma perché ritengo che vada data priorità alla famiglia. Un partito come Fi deve pensare a questo, non essere vittima del politicamente corretto e farsi dettare l’agenda dalla sinistra. C’è una subalternità culturale evidente in queste iniziative».

     

    francesca pascale vladimir luxuria gay party 8 francesca pascale vladimir luxuria gay party 8

    Anche la Carfagna ha sottolineato che la famiglia tradizionale va tutelata e che il suo ddl non equipara le coppie gay al matrimonio, ma intende colmare un vuoto legislativo. «Non c’è nessun vuoto da colmare, già oggi quasi tutti i diritti delle coppie omosessuali sono garantiti dal codice civile».

     

    francesca pascale vladimir luxuria gay party 62 francesca pascale vladimir luxuria gay party 62

    Non hanno diritto all’eredità. «Non è così, perché già oggi nel testamento c’è una quota cosiddetta “legittima” riservata al coniuge e ai figli, mentre la maggior parte dell’eredità può essere destinata a chiunque». I gay non hanno la pensione di reversibilità. «Garantire la reversibilità della pensione a coppie dello stesso sesso incentiverebbe delle unioni di comodo. Questo fenomeno si è già manifestato nelle badanti, con casi di giovani extracomunitarie che hanno sposato anziani scippando la pensione a mogli separate o ai figli. Anche il laicissimo Brunetta la pensa così».

     

    maurizio gasparri maria scicolone e abdan tamiz maurizio gasparri maria scicolone e abdan tamiz

    Altri sui colleghi di Fi invece condividono il ddl Carfagna e lo stesso Nitto Palma invita a trovare una sintesi. «Si può discutere su alcuni diritti da regolamentare meglio, ma il matrimonio gay non può essere assolutamente introdotto. Fare una legge per i gay è una forma di discriminazione».

     

    La Carfagna dice che “è da Medioevo far finta di non vedere i cambiamenti della società”. Non teme di passare per bacchettone? «No, la parte della vita e del diritto naturale non è mai antica, è sempre la più moderna. È antica la parte del “partito Mengele” che legittima pratiche aberranti per fabbricare bambini, che vuole soddisfare gli egoismi individuali di coppie dello stesso sesso prevedendo che altri portino avanti gravidanze per conto terzi a pagamento».

    alessandra mussolini e maurizio gasparri alessandra mussolini e maurizio gasparri

     

    Gli altri Paesi sono avanti, non crede che anche in Italia i gay debbano vedere riconosciuti i loro diritti? «Certo, ma non quello del matrimonio. E non per un fatto di religione, bensì in nome del diritto naturale. Com’è nata la Carfagna? E Luxuria? Tra un uomo e una donna, e questa è la base del matrimonio.

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    Altre forme di para-matrimonio, soprattutto con possibilità di adozione, aprono la strada agli uteri in affitto, alla compravendita della vita, ai bambini commissionati a pagamento: un incubo orwelliano. Avremmo degli allevamenti di donne che producono figli su ordinazione per soldi: una manipolazione barbarica, una forma di neonazismo. Le donne dovrebbero ribellarsi. Io sarò durissimo in Aula su questa legge».

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