carige
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Il piano industriale di Carige, presentato dai commissari, prevede di portare la banca ad avere 3.010 dipendenti nel 2023 rispetto ai 4.060 di fine 2018. Le uscite previste - che non contemplano licenziamenti a quanto detto dai commissari - sono di 1.250 dipendenti. Entro il 2023, l'istituto prevede fino a 200 assunzioni (calcolate come "equivalenti a tempo pieno") di giovani "a supporto delle nuove iniziative di business e della trasformazione digitale". Per il 2019 sono gia' state contrattualizzate, e sono in corso di esecuzione, 450 uscite (di posizioni equivalenti a tempo pieno).
SILEONI FABI
(ANSA) - "No ai licenziamenti, no alla mobilita' selvaggia, no alla chiusura indiscriminata di sportelli, no alla distruzione di una banca per darla in pasto ad un fondo speculativo, si' a prepensionamenti e pensionamenti volontari. Questa e' la posizione intransigente della FABI espressa oggi ai tre commissari". E' quanto dichiara Lando Maria Sileoni, il segretario generale della Fabi, dopo l'incontro con i commissari dell'istituto ligure. "Siamo disponibili ad aprire un confronto solo se non si parla di licenziamenti - ha aggiunto Sileoni -. Il commissario Fabio Innocenzi, messo sotto pressione dai segretari generali dei sindacati, ha escluso licenziamenti, ma verificheremo nei fatti".
LOGO BPER
BPER: IN PIANO PREVISTI 1.300 ESUBERI ENTRO 2021
(ANSA) - Il piano industriale di Bper prevede una riduzione del personale di 1.300 unità entro il 2021. In particolare, spiega una nota della banca, sono previste circa 1.700 uscite, di cui 1.500 attraverso l'istituzione di un fondo di Solidarietà e 230 attraverso la riduzione del ricorso al lavoro interinale. Gli esuberi saranno parzialmente compensati da circa 400 assunzioni. Dai tagli al personale sono attesi benefici superiori agli 80 milioni di euro annui a fronte di consti una tantum di 180-200 milioni.