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    ITALIA ALLA SVENTURA - PAROLE E SCUSE ESAURITE, DOMANI SERA CI SI GIOCA L’ACCESSO AI MONDIALI CON VENTURA E TAVECCHIO SULL'ORLO DEL BURRONE - CONTINUA A GIRARE IL NOME DI CARLO ANCELOTTI COME PROSSIMO CT ANCHE IN CASO DI QUALIFICAZIONE A RUSSIA 2018…


     
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    Paolo Brusorio per la Stampa

     

    svezia italia svezia italia

    Sul limite del burrone dopo la caduta di Stoccolma, dobbiamo inventarci qualcosa per evitare di sfracellarci di sotto. Non abbiamo tanto tempo. Anzi, non ne abbiamo proprio. Se è da sessanta anni, con l' eccezione del '98, che non ci poniamo il problema di bucare il Mondiale, un motivo ci deve essere: risponde al nome di una scuola (quella azzurra) capace di segnare la storia del calcio, di aggiornare gli albi d' oro, di farsi invidiare magari non sempre per la qualità del gioco, ma di sicuro per una forza che ci viene dalla tradizione.

     

    Per questo il momento è più plumbeo di quanto potessimo aspettarci. Lo spareggio appartiene alle sentenze già scritte, ma perdere l' andata e contro la Svezia (onesta quanto monotona formazione) sa invece di aggravante che peserà il giorno del giudizio qualora la situazione dovesse precipitare.

     

    ventura ventura

    Tradotto: in caso di mancata qualificazione, i signori che ci hanno portato fino a qui sono pregati di farsi da parte. Dal presidente della Figc Carlo Tavecchio (e tutto il suo entourage di consigliori) al direttore della federazione Michele Uva, per finire, ma questo è ovvio, al ct Giampiero Ventura che merita un discorso a parte.

     

    carlo tavecchio carlo tavecchio

    Il precedente Non lo speriamo, sia ben chiaro, ma è meglio che i federali inizino a pensare alla exit strategy. Nell' unico precedente del 1958 il commissariamento della federcalcio arrivò otto mesi dopo la sconfitta in Irlanda del Nord. Altri tempi, altro calcio. Qui servirà comunque fare in fretta. Al Coni tutto tace, il presidente Giovanni Malagò sarà a San Siro domani sera e fino ad allora la fiducia resta: «Chi ha la responsabilità della gestione deve fare tesoro di tutto quello che non è andato, compattare il gruppo».

     

    Come la pensi, però, non è un mistero: non può obbligare Tavecchio ad andarsene, ma evocando il precedente di Giancarlo Abete (che si dimise dopo il flop in Brasile, ma non dopo quello in Sudafrica: meglio ricordarlo) è lampante l' idea di fondo. La questione diventerebbe politica anche se finora la politica che conta se ne sta ben lontano in tutti i sensi (il premier Gentiloni: «Tiferò da casa»). L' uomo che nel luglio 2016 scelse Ventura dovrà anche guardarsi dalla fronde interne, da quelli pronti a scendere dal carro.

     

    giovanni malago (1) giovanni malago (1)

    In consiglio federale c' è chi si preparerebbe a impallinarlo: Tavecchio non ha alcuna intenzione di imitare Abete, ma proprio quest' ultimo, che rappresenta la Lega Pro, potrebbe agitare le acque. Scenari. Ma in questo momento tutto è possibile. Il n.1 Figc, destino segnato Poi c' è un problema tecnico e qui si torna in campo.

     

    Meglio in panchina. Giampiero Ventura ha un contratto fino al 2020 e un ingaggio, ritoccato, di un milione e 480 mila euro: non andare ai Mondiali ridurrebbe a carta straccia l' impegno pluriennale e farebbe dei soldi un problema visto che difficilmente il ct ci rinuncerebbe. Ergo, difficile che si dimetta. Per tutte queste ragioni, e non solo, sarebbe meglio sbarazzarci della Svezia e pensare a Russia 2018.

    CARLO ANCELOTTI CARLO ANCELOTTI

     

    Un' ipotesi che, è l' ultima voce raccolta, potrebbe anche non salvare l' attuale ct. Il nome di Carlo Ancelotti continua a girare e non è detto che una vittoria domani sera riesca a neutralizzarne gli effetti. Idea folle quella di sostituire un ct che si qualifica al Mondiale? Forse, ma può trovare terreno fertile soprattutto se qualcuno sta già seminando.

     

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