Alessandro Oppes per “la Repubblica”
RE MAGI MADRID CARMENA
Crolla anche l’ultima certezza. Chi avrebbe mai messo in dubbio che i Re Magi, in quanto re, con tanto di lunghe barbe bianche, non fossero di sesso maschile? Fino ad ora nessuno. Ma nella Madrid governata da Manuela Carmena anche questo è possibile.
Il sindaco (sindaca) eletto nel maggio scorso con l’appoggio di Podemos crede tanto nella parità uomo-donna che ha voluto applicare il principio anche a un’antichissima tradizione come le sfilate dei re d’Oriente nelle vie della capitale, che si ripetono ogni 5 gennaio per l’entusiasmo di migliaia di bambini.
Non ci saranno “reinas magas” nella parata principale, che riunisce in centro un milione di persone, ma l’inconsueta presenza femminile farà capolino in due sfilate di quartiere, a Puente de Vallecas (a pochi passi da dove è nato il leader di Podemos Pablo Iglesias) e a San Blas-Canillejas. Un Gaspare e un Melchiorre.
CARMENA
Nessuna mescolanza ardita sul personaggio di Baldassarre, perché in quel caso vale già il rispetto della minoranza etnica (anche se, per dirla tutta, a rappresentare il re di colore è di solito una persona di razza bianca con il volto dipinto).
Regine al posto dei re, dunque? Neanche quello. Si tratterà piuttosto di “donne barbute”, cioè camuffate con barbe finte, per non stravolgere l’identità dei personaggi tradizionali. Carmena è convinta del fatto suo: il travestimento «ha in sè una caratteristica molto bella, che è quella di permettere di giocare. Ed è un gioco molto dignitoso».
Sarà. Ora si tratta di vedere come la prenderanno i bambini, i più entusiasti fan di questa festa che, nella serata del 5 gennaio, precede di poche ore l’attesissimo appuntamento con la distribuzione dei doni (in Spagna è l’Epifania il giorno in cui i piccoli ricevono i regali, più ancora che a Natale).
CARMENA 1
In attesa del loro responso — e con i genitori in allerta di fronte alle probabili domande sul sesso dei Re Magi — è il mondo politico ad animarsi in risposta all’ultima trovata del sindaco, all’ultima “carmenada” per citare il titolo di una rubrica fissa creata dal periodico digitale Ok Diario in cui vengono riportate tutte le decisioni più bizzarre della “alcaldesa”.
CARMENA
La leader storica del PartitoPopolare madrileno, Esperanza Aguirre, con un gioco di parole assicura di essere favorevole alla parità ma contraria alle “paridas”, che in spagnolo vuol dire sciocchezze. Il Pp denuncia la «mancanza di senso comune» che mette in discussione antichissime tradizioni legate alla religione cristiana, per quanto in crisi sempre nettamente maggioritaria in Spagna.
manuela carmena 2
Uno dei motivi più recenti di polemica è stata la disputa sul presepe, sorta quando Carmena e alcuni assessori comunali ne avevano messo in dubbio l’installazione nei locali del municipio per rispetto ai cittadini di altre confessioni religiose.
CARMENA RE MAGI
Alla fine, anche quest’anno il presepe è stato montato nell’enorme atrio del Palacio de Cibeles. Ma in versione ridotta: 8 metri invece di 50. Una delusione per le migliaia di madrileni che negli anni scorsi accorrevano a visitarlo: nel 2014 furono 70mila, questa volta saranno molti di meno.
MANUELA CARMENA
Ma Carmena difende la sua scelta di un Natale diverso e multiculturale, con percussioni africane, musica palestinese, poesia serba. «La diversità ci arricchisce e a Madrid c’è dice - non si possono fare sempre le stesse cose, bisogna rinnovarsi ». E allora, benvenute anche le “reinas magas”, sperando che i bambini la prendano bene.