Estratto dell’articolo di Pierfederico Pernarella e Marina Mingarelli per “il Messaggero”
UOMO TIENE AL BUIO LA MOGLIE CARO BOLLETTE
Le vietava di lavarsi e la costringeva a stare al buio, se non eseguiva gli ordini la picchiava. Una austerity domestica per fare fronte ai rincari energetici a suon di schiaffi e vessazioni di ogni genere quella che un impiegato di Veroli, nel frusinate, imponeva alla moglie per risparmiare sulle bollette troppo care. L'uomo, di 53 anni, ora è finito a processo per il reato di maltrattamenti in famiglia aggravati.
Le aggressioni fisiche e le angherie sono andate avanti per anni fino a quando la donna, più giovane di lui e madre di due figlie, non ha deciso di scappare e rivolgersi ad un centro antiviolenza che l'ha aiutata a denunciare l'uomo e a rifarsi una vita.
UOMO TIENE LA MOGLIE AL BUIO
La relazione tra i due era iniziata nel migliore dei modi. Lui aveva un lavoro sicuro, era premuroso e gentile, lei pensava alle faccende di casa e alle figlie.
Una vita familiare come tante.
Poi pian piano le cose sono cambiate. Il marito ha cominciato a cambiare atteggiamento nei suoi confronti aggredendola verbalmente. Sembrava un momento passeggero. «Gli passerà», si era detta la donna.
E invece no. Gli insulti non bastavano più e sono arrivati i primi schiaffi. Da quel momento in poi è iniziato l'incubo e per la donna è diventato impossibile condurre una vita normale. Fare la lavatrice, stirare, lavarsi, ma anche semplicemente lasciare la luce accesa quando calava il buio.
L'OSSESSIONE Il coniuge era ossessionato dalle bollette o comunque questa era la scusa per prendersela con la moglie. E guai a non eseguire i suoi ordini. «I soldi a casa li porto soltanto io». Questa la frase che l'uomo le ripeteva come un mantra quando trovava la donna nella sua stanza con la luce accesa o in bagno intenta a lavarsi.
CARO BOLLETTE GAS
E se le minacce e gli schiaffi non bastavano a far capire le sue direttive, l'uomo passava alle vie di fatto per impedire che la moglie utilizzasse gli elettrodomestici. Così, tra le altre cose, era arrivato persino a murare lo scarico della lavatrice. Per farsi una doccia, visto che in casa le era impedito di tenere in funzione lo scaldabagno, la donna era costretta ad andare di nascosto dai suoi genitori. Il marito infatti, temendo che la moglie raccontasse a qualcuno le condizioni in cui la faceva vivere, le impediva anche di avere amicizie e frequentare i familiari.
Un vero e proprio inferno, al quale si aggiungevano altri soprusi. Anche se la moglie non voleva più saperne di lui, il marito la obbligava ad avere rapporti sessuali. Anche in questo caso per la donna era impossibile ribellarsi. Se non acconsentiva, erano botte oppure la lasciava senza mangiare.
UOMO TIENE LA MOGLIE AL BUIO
Le scenate e le aggressioni, che con il passare del tempo erano sempre più frequenti, avvenivano anche davanti alle figlie minorenni. Era soltanto per loro che la donna cercava per quanto possibile di sopportare quella vita fatta di privazioni e violenze inflitte dal marito. In più di qualche occasione, a seguito di litigi furibondi, presso la loro abitazione erano intervenute anche le forze dell'ordine chiamate dai vicini, ma la donna non se l'era sentita di chiedere aiuto e di raccontare lo stato in cui la faceva vivere il marito.
Sapeva che per difendersi l'uomo avrebbe detto che lei aveva problemi psicologici. C'erano poi gli ostacoli materiali. Essendo una casalinga, non aveva i mezzi per trovare una sistemazione alternativa e assicurare un futuro alle figlie. A casa dei genitori non poteva tornare perché anche loro vivevano di poco.
CARO BOLLETTE
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