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    CARO DAGO, TU NON SEI DI TRIESTE E BISOGNA ESSERE SUL POSTO PRIMA DI SCRIVERE LE COSE: IL VICESINDACO POLIDORI HA FATTO BENISSIMO A BUTTARE NEL CASSONETTO LE COSE DEL BARBONE CHE DA MESI STAZIONAVA IN VIA CARDUCCI, UNA DELLE VIE PIÙ TRAFFICATE DI AUTO E PEDONI. C'È MANCATO POCO CHE NON LO FACESSI IO. TI RACCONTO IO CHI È QUELL'UOMO, MENTRE A SINISTRA È GIÀ TUTTO UN PIANTO PER IL "POVERETTO" FINITO NEL MIRINO DEL "NAZI-LEGHISTA"…


     
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    Qui la storia: 

     

    http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/eccellenze-leghiste-friuli-vicesindaco-trieste-che-si-vanta-192017.htm

     

     

     

    Riceviamo e pubblichiamo:

     

    Caro Dago, bisogna essere sul posto prima di scrivere notizie di riporto come fanno invece i giornali. Il vice sindaco Polidori ha fatto non bene ma benissimo a buttare nella spazzatura le cose del barbone che da mesi stazionava in via Carducci, una delle vie più ampie e ad alto traffico di auto e pedoni a Trieste. C'è mancato poco che non lo facessi io, imbufalito com'ero (anche col Comune), di vedere quello schifo due volte al giorno, al mattino e al pomeriggio.

    PAOLO POLIDORI VICESINDACO TRIESTE E LE COPERTE DEL SENZATETTO PAOLO POLIDORI VICESINDACO TRIESTE E LE COPERTE DEL SENZATETTO

     

    Il tizio in questione è un signore romeno che, a suo dire, non ha i documenti per tornare in Romania. Sono venuti più volte a prenderlo per offrirgli un ricovero. Ma no! Lui voleva restare là, in mezzo alla strada, nella via principale di Trieste, piena di negozi e di gente che transita e fa acquisti. Il 26 dicembre, all'ora di pranzo, ho visto io di persona che lo portavano via con la barella della Croce Rossa e mi sono chiesto, quando sono ripassato al pomeriggio, perché avessero lasciato tutte le sue masserizie sul posto.

    PAOLO POLIDORI VICESINDACO TRIESTE E LE COPERTE DEL SENZATETTO PAOLO POLIDORI VICESINDACO TRIESTE E LE COPERTE DEL SENZATETTO

     

    Due, tre giorni dopo ho capito: sapevano già che sarebbe tornato. Quando passavi di là dovevi stare attento a non inciampare nelle sue cose - ad es. gli scarponcini foderati in pelo - lasciate nel bel mezzo dell'ampio marciapiede, largo 5/6 metri. Un piumino, vestiti, una coperta dove le persone gli buttavano le monete, un borsone, bottiglie, bicchieri in plastica e qualche giorno fa anche un panettone. Il tizio era pure "tecnologico". Più volte l'ho visto armeggiare con uno smartphone grande più o meno come il mio, 5,5 pollici.

    paolo polidori paolo polidori

     

    Ma come faceva a ricaricarlo in mezzo alla strada? Va poi detto che, secondo quanto diffuso dai sanitari che lo hanno soccorso, il tipo era anche ricoperto di pustole. Un giorno mi si è parato davanti a braccia spalancate. Io l'ho prontamente evitato, ma se si mette a fare così anche con anziani e bambini? L'idrante avrebbero dovuto usare, altro che le scemenze che va dicendo la Bonino intervistata in tv dai tg, senza sapere nemmeno di cosa parla, visto che lei sta a Roma e di sicuro fuori casa sua non stazionano i clochard.

     

    Comunque non m'illudo. A sinistra è già tutto un pianto per il "poveretto" finito nel mirino del vice sindaco "nazi-leghista". Di sicuro Pd e Leu gli doneranno l'attrezzatura di tutto punto per ricominciare daccapo e magari organizzeranno anche un digiuno e una fiaccolata.  Pare che se rifiuta nessuno lo possa obbligare a stare in un luogo con un tetto sopra la testa. Insomma, comanda lui, i triestini che pagano le tasse non contano un cacchio.

     

    paolo polidori paolo polidori

    E.S.

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