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    SI SALVINI CHI PUO’ - CARROCCIO A PEZZI MA COME DAGO-RIVELATO DALLA LEADERSHIP DEL CAPITONE NON SI SCHIODA. IL MOTIVO L’HA SPIEGATO GIORGETTI… - SUL GREEN PASS SOLO 80 DEPUTATI DELLA LEGA HANNO VOTATO SÌ ALLA CAMERA. 52 GLI ASSENTI DI CUI 41 INGIUSTIFICATI. SALVINI: "SFUMATURE DIVERSE, MA LA LEGA C’È” – IL REDDE RATIONEM E’ PREVISTO DOPO LE ELEZIONI...


     
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    Da corriere.it

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    La Camera conferma la fiducia al governo sul decreto legge green pass bis. E la Lega appoggia il governo ma si spacca a Montecitorio. Solo 80 voti favorevoli alla fiducia, ben 52 assenti di cui 41 ingiustificati. L’ennesimo passaggio parlamentare conferma il malessere che il via libera al certificato verde sta provocando all’interno del partito di Matteo Salvini.

     

    L’ultima volta che c’era stato un passaggio parlamentare la Lega aveva ritirato gli emendamenti sul decreto green pass per i ristoranti, ma poi aveva votato a favore delle proposte di modifica presentate da Fratelli d’Italia, un atteggiamento definito «gravissimo» dal segretario del Pd Enrico Letta. Il leader della Lega, Matteo Salvini, taglia corto: «C’è la Lega, punto. È chiaro che il primo partito del Paese che ha milioni di italiani che gli danno fiducia ha sfumature diverse, però noi vogliamo tenere insieme salute e lavoro».

     

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    E anche per il presidente del M5S Giuseppe Conte il voto di stasera «è una notizia positiva perché quando si tratta di mettere in sicurezza il Paese, di completare l’ultimo miglio e quindi di favorire il completamento della campagna vaccinale, dobbiamo uscire dall’ambiguità ed assumerci le nostre responsabilità». Tabulati alla mano, il partito più presente al voto risulta quello del Pd con oltre il 92 per cento.

     

    Nel frattempo, Francesca Donato, la `pasionaria no vax´, lascia il partito. Resa celebre dalle tante comparsate in tv e da qualche uscita molto controversa, l’europarlamentare veneta spiega così la sua scelta di abbandonare il partito di Matteo Salvini, ma non il gruppo Identità e Democrazia: «Non posso più stare in un partito che sostiene l’esecutivo Draghi.

     

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    La linea contro il green pass, pur condivisa da larga parte della base, è diventata minoritaria: prevale la posizione dei ministri, con Giorgetti, e dei governatori. Io non mi trovo più a mio agio e tolgo tutti dall’imbarazzo». Laconica la reazione del segretario federale: «Chi va lo ringrazio, lo saluto e tanti auguri». Quindi torna a escludere di essere preoccupato per l’unità interna del partito, twittando una serie di foto con i governatori e con il ministro dello Sviluppo. «Dedicato a chi ci vuole male. Uniti si vince!», commenta. Quanto alla tesi che stia vincendo la linea di Giorgetti, Salvini taglia corto: «Non commento le fantasie, commento la realtà e la realtà sono le bollette, le tasse, ala lotta contro l’Imu». Ovviamente solo il tempo dirà se l’uscita di `Lady no-vax´ rimarrà un caso isolato o il primo di una serie di defezioni.

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