Claudia Guasco per “il Messaggero”
GIANLUCA MERANDA 1
Un'associazione di matrice leghista con più ramificazioni, una presunta triangolazione di denaro tramite intermediari esteri, una probabile rogatoria a Londra. Il materiale sequestrato due giorni fa dalla guardia di finanza a Gianluca Meranda e Francesco Vannucci è abbondante e, insieme ai documenti già acquisiti da Gianluca Savoini, rappresenta il cuore dell'inchiesta per corruzione internazionale nella presunta compravendita di gasolio dall'Italia alla Russia. Con il corollario di 65 milioni di dollari, è l'ipotesi dell'accusa, confluiti nelle casse del Carroccio.
Una foto del novembre 2016 tratta dal profilo Facebook di Claudio D’Amico con Salvini e Savoini
IL NUOVO SITO WEB
Uno degli uomini chiave di questa trattativa sarebbe l'avvocato Meranda, che il 18 ottobre 2018 al tavolo del Metopol prende in mano il pallino della trattativa con i russi. Illustra le modalità dell'operazione e viene presentato da Savoini come «il tecnico». La trattativa sarebbe andata avanti almeno fino a febbraio, come dimostrerebbero una nota interna della società di Stato russa Gazprom e la risposta a Savoini dalla banca londinese Euro-Ib che sarebbe stata rappresentata nel summit proprio da Meranda.
GIAN LUCA MERANDA
Per questo i magistrati stanno valutando l'avvio di una rogatoria in Gran Bretagna. La banca intanto prende le distanze dall'avvocato: «Vedo pubblicare lettere con la carta intestata di Euro-IB non firmate da me e di cui la banca era totalmente all'oscuro», afferma il manager della società Glauco Verdoia. Le indagini si concentrano sui conti internazionali attraverso i quali sarebbe stato trasferito il denaro - il 4% dell'affare al partito padano, il 2% come tangenti ai funzionari russi - e anche su quelli dell'Associazione culturale Lombardia Russia e le sue varie ramificazioni.
«Subito dopo l'avvio delle indagini il sito web è stato cambiato», fanno notare gli inquirenti, sottolineando la stranezza. L'associazione principale con sede a Milano, in via Bellerio nel palazzo della Lega, ha una ramo piemontese presieduto dall'ideologo sovranista Aleksandr Dugin, mentre tra i fondatori della consociata veneta c'è Claudio D'Amico, braccio destro di Savoini.
GIANLUCA SAVOINI
Quest'ultimo il 17 ottobre, la sera prima dell'incontro al Metropol, ha organizzato una cena a cui erano presenti, tra gli altri, il vicepremier Matteo Salvini, il presidente di Confindustria Russia e manager Eni Ernesto Ferlenghi, Luca Picasso, direttore di Confindustria Russia, e Claudio D'Amico nel ruolo di «consigliere per le attività strategiche di rilievo internazionale» del leader della Lega. La vicenda sarà approfondita dai magistrati, con la possibile audizioni di testimoni.
salvini savoini