CASO SANTANCHÈ: GUP, CASSAZIONE DECIDA SE TRASFERIRE PROCESSO
daniela santanche
(LAPRESSE) - La gup di Milano, Tiziana Gueli, manda in Cassazione gli atti del procedimento a carico della ministra del Turismo, Daniela Santanché, per truffa sulla cassa integrazione covid per decidere sull'eccezione sollevata dal legale della ministra, avvocato Nicolò Pelanda, per trasferire da Milano a Roma il procedimento per una questione di competenza territoriale.
È quanto si apprende sull'udienza preliminare che è in corso in questi minuti dove la ministra, il compagno Dimitri Kunz, l’ex collaboratore Paolo Concordia e le società Visibilia Editore spa, in amministrazione giudiziaria e guidata dal commissario Maurizio Irrera, e Visibilia Concessionaria srl sono imputate di truffa aggravata all'Inps con l'accusa di aver percepito indebitamente 126.468,60 euro per 20.117 ore di cassa integrazione Covid, erogate dall'Istituto nazionale di previdenza sociale fra 2020 e 2022 per 13 dipendenti delle società della ministra, mentre i lavoratori avrebbero "continuato a svolgere le proprie mansioni secondo i contratti in corso" e in "smart working per conto" delle aziende.
GIUSTIZIA: SANTANCHÈ, STO CON MAGISTRATI CHE FANNO BENE IL LORO LAVORO
DIMITRI KUNZ - DANIELA SANTANCHE
(LaPresse) - "L'udienza è già stata chiusa, hanno deciso di spostare tutto e di chiedere alla Cassazione". Così la ministra del Turismo Daniela Santanchè, a margine dell'assemblea di FederTerme a Roma.
"Sulla derubricazione non so, stanno ancora scrivendo. Sarà la Cassazione a decidere se resterà a Milano o verrà spostato a Roma. Se oggi decidono, come hanno deciso, di mandarlo alla Cassazione forse non avremmo neanche dovuto iniziarlo - ha aggiunto -. Io ho rispetto della magistratura, quello che mi dispiace che una piccola parte della magistratura fortemente politicizzata va a discapito della maggioranza dei magistrati che fanno con grande dedizione e passione il loro lavoro, sapendo che svolgono un lavoro che impatta sulla vita delle persone.
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Io sto con tutti i magistrati, quelli che fanno bene il loro lavoro, non potrò mai essere contro i magistrati tout-court perché, come in tutte le categorie, c'è chi lavora molto molto bene e chi lavora con un odio o un orientamento ideologico - ha concluso la ministra -. Io sto con i tanti, la maggioranza dei magistrati, bravi".
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