Filippo Ceccarelli per “la Repubblica”
drago draghi
Nomen omen, dicevano gli antichi per indicare, attraverso il nome, un indizio, un presagio, un destino. Senza scomodare coincidenze, sincronie ed ermetismi vale anche per Mario Draghi, e infatti da tre quattro giorni la rete e i social, riflesso e ricettacolo del senso comune, vanno riempendosi di serpentoni, alcuni alati, altri sputafuoco, tutti comunque trasmutati nell'attualità del potere e dedicati al presidente in pectore.
mandraghi
Il destino dei draghi, appunto, ma pure di Draghi, tecnocrate gettatosi nella mischia e quindi anche nel ribollente calderone emotivo che agita questo tempo. Creature immaginarie della grande pittura ripristinate per l'occasione, vedi l'arcangelo di Raffaello che il filosofo sovranista Diego Fusaro ha utilizzato nell'atto di trafiggere l'emblema della grande finanza malvagia; così come si prestano invece al riciclaggio in funzione di lieto augurio per l'incaricato i draghetti dei fumetti, cartoni o Pokémon, tipo il benigno Dragonite che riceve il campanello da Conte nella prossima cerimonia a Palazzo Chigi.
mattarella chiama draghi
Draghi senza tempo disponibili nelle tradizioni di paesi fra loro lontanissimi e che le ultime generazioni sentono in qualche misura famigliari attraverso Il Signore degli anelli, Never ending story o Il trono di spade (celebre l'ordine che la regina dava ai suoi di draghi per incenerire i nemici: "Dracarys"); e tuttavia anche funzionali al mondo dei consumi e delle merci, per cui nel giorno dell'incarico di Mattarella la birra Ceres, che fa instant marketing sui social, ha postato un tappeto di bestioline stilizzate e il claim: "Ti svegli, vedi draghi ovunque, ma non sei in hang-over".
mattarella dracarys
Ora, ci si vergogna un po' a dirlo, specie al cospetto dei più drammatici problemi, ma sempre più questa roba bizzarra e condivisa, questa spontanea e irrefrenabile forma di partecipazione digitale dal basso è entrata a far parte della politica. Con le sue visioni immediate e semplificate, l'immaginario è una scorciatoia potente per la costruzione del senso. Né vale chiederne conferma al nutrito staff di Casalino, ai martellatori social di Meloni o alla potenza milionaria di fuoco della "Bestia" di Salvini.
ivan draghi
Dopo la mitologia, la favolistica, l'araldica, la fantasy e i videogiochi, la prima ondata memetica e pop di cui ieri il sito di Repubblica ha dato conto a proposito di Mario Draghi, è ormai un elemento del paesaggio su cui sarebbe vano mantenere un atteggiamento di ripulsa o superiorità.
E non solo perché, anche solo a sfogliare i dizionari dei simboli, si scopre subito che la figura del drago è strettamente connessa al potere. In un antico testo ebraico se ne parla come di "un re sul trono"; in Cina è la sua parola è preziosa come una perla, «Non si discute la perla del dragone», parola di Mao Tse Tung.
drag queen
Acquatico e terragno, sotterraneo e insieme celeste, in linea di massima il drago è un severo guardiano di tesori, e anche per questo in parecchi cercano di fargli la pelle. Al netto delle riserve finanziarie e del deficit, come tutti i grandi simboli, è tuttavia ambivalente, circostanza che non dovrebbe influire sull'orientamento dei gruppi parlamentari rispetto a ogni possibile immedesimazione presidenziale.
daddy draghi instagram
Lui, Draghi, ci deve essere abituato fin dai tempi delle elementari. Dieci anni fa, quand'era ancora a Bankitalia, alcuni studenti indignados si accamparono a via Nazionale con un enorme drago gonfiabile, in verità più disneyano che orrorifico, che avrebbe dovuto testimoniare il battesimo del "Movimento dei draghi". Lui disse: «Il nomignolo è carino», anche se subito dopo ebbe il coraggio o l'imprudenza riconoscere che quei giovani avevano ragione.
cesare battisti e mario draghi
Ma quel che lo aspetta è peggio. Ieri Crozza gli ha fatto l'imitazione inaugurale. Ci sono già la prima opera street art (imperatore romano), il finto profilo Instagram (112 post!), le immancabili appendici "Daddy Draghi" e "Bimbe di Draghi", più vibrazioni già meno simpatiche tipo "Drag-hi queen" (la sua faccia sulla sagoma della regina Elisabetta), "Drag me to hell "o una collage in cui assomiglia parecchio al terrorista Cesare Battisti.
IMITAZIONE DI MARIO DRAGHI BY CROZZA
Dice: non è tipo da prestare attenzione a queste scemenze. Nella sua lunga carriera di servitore dello Stato, Draghi ha sbrigato con onore questioni della massima importanza.
Ma non ha mai avuto da rendere conto a un pubblico che nel cupio dissolvi italiano a volte ricorda, in scala, quello del Colosseo: una turba selvaggia, assatanata di odio e di spettacolo, insieme manipolabile e truffaldina. La razionalità dei numeri e dei sistemi non copre l'intera gamma del comando, il silenzio è arduo: dunque ignorare, assecondare o magari pilotare?
ceres draghi
Il caso del professor Monti è lì a monito. Arrivò con loden e trolley, sobrietà-sobrietà, e dopo un po', durante un'intervista in tv, gli piazzarono una specie di Dudù in braccio, da adottare in diretta. La bestiola fu chiamata "Empy", da empatia - nomen omen tutto da dimostrare.
MARIO MONTI CON EMPY dragonite riceve il campanello da conte meme casalino draghi draghi poppins meme di draghi col libro di casalino meme mario draghi draghi rousseau