Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo
Lucilla Quaglia per "Il Messaggero"
Straordinaria serata d'onore nelle sale della Casa del Cinema per celebrare una grande del Cinema: Franco Zeffirelli. A lui ieri è stato consegnato, in un tripudio di applausi, il prestigioso Premio alla Carriera Roma Film Festival 2011. Sfilano rappresentanti delle istituzioni e numerosi attori protagonisti di film e spettacoli teatrali del regista ma anche amici e collaboratori.
ZEFFIRELLI E SILVIA DAMICOAttesi all'evento, tra gli altri, il produttore cinematografico Fulvio Lucisano, i costumisti nomination al Premio Oscar Piero Tosi e Maurizio Millenotti, Ira Furstenberg, Carlo e Luca Verdone, Katia Ricciarelli, Massimo Ghini, Lina Wertmuller, Francesco Rosi, Giorgio Albertazzi, Caterina, Silvia e Masolino D'Amico, Carla Fracci, Renato Nicolini, Maria Rosaria Omaggio e Antonella Salvucci.
TEODORO BONTEMPO E GIORGIO ALBERTAZZI«Sono sempre emozionato quando mi consegnano un premio che plaude al mio lavoro, in cui ho investito tanta vita e sforzi» ha detto il regista ringraziando il Comitato d'Onore del premio presieduto da Gianni Letta e composto da Giancarlo Giannini, Lina Wertmuller, Katia Ricciarelli, Placido Domingo, Fanny Ardant e Caterina D'Amico.
MARIA ROSARIA OMAGGIO E FULVIO LUCISANOApplausi e commozione per il documentario Franco Zeffirelli l'arte della mise en scene, a cura di Adriano Pintaldi, presidente del Roma Film Festival, che ha illustrato - non in senso cronologico ma per emozioni, ricordi, considerazioni, gioie e rimpianti del cineasta - il percorso artistico del regista. Una raccolta di parole e sequenze dei suoi film e degli interventi rilasciati da alcuni dei suoi memorabili attori, come Liz Taylor e Richard Burton. Una sorta di consuntivo professionale, il ricordo di esperienze che lo hanno portato alla ribalta internazionale con il teatro e con il cinema, rilasciato con grande sincerità dal maestro.
LUCA VERDONEOmaggio nell'omaggio, per l'occasione il Roma Film Festival ha presentato anche un volume (ancora una volta dal titolo «Franco Zeffirelli, l'arte della mise en scene», a cura di Adriano Pintaldi) ricco di dichiarazioni, interviste, aneddoti, curiosità e scatti immortali.
PIERO TOSI2- ROMEO GIULIETTA E I BEATLES SUL SET MANCATO DI ZEFFIRELLI
Daniela Giammusso per "l'Espresso"
"I Beatles dovevano fare un quartetto di fraticelli in "Romeo e Giulietta". Avevamo parlato anche della colonna sonora. Sarebbero stati perfetti per il film: avevano la matrice di quella giovane generazione che doveva esplodere, portatrice di una speranza di cui oggi siamo veramente indegni. Poi il loro fitto calendario di impegni lo impedì".
A raccontarlo, 40 anni dopo, è proprio il maestro Franco Zeffirelli, 88 primavere, regista, scenografo, pittore ("La mia vera passione"), politico, a cui il XVI Roma Film Festival (Casa del Cinema, 16-29 dicembre) dedica la serata d'apertura con un premio alla carriera, il documentario di Adriano Pintaldi "Franco Zeffirelli, l'arte della mise en scene" e l'arrivo, fra i molti, di Fanny Ardant, Placido Domingo, Vanessa Redgrave.
LUCA E CARLO VERDONE CON ZEFFIRELLI LAURA DELLI COLLIPiù una retrospettiva completa a ingresso gratuito di tutti i suoi 22 film: dall'esordio con "Camping" (1957) al recente "Omaggio a Roma" (2009), passando per "Fratello sole, Sorella luna", "Gesù di Nazareth", "Jane Eyre", "Un tè con Mussolini". "A rivederli tutti insieme ho un misto di meraviglia e nostalgia", racconta Zeffirelli. "Certamente "Romeo e Giulietta" spicca su tutti, ma il film in cui mi sono sentito più "a casa" è "Il campione". Ho amato tanto "La capinera", pellicola sfortunata perché tristissima. Un po' come "Callas forever": la gente non ama vedere il tramonto dei divi".