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    IL CENTRODESTRA NON ESISTE PIU' - LA MELONI VUOLE IL MAGGIORITARIO ("PER DIVENTARE PRIMO PARTITO E DARE LE CARTE") E ATTACCA LEGA E FORZA ITALIA: “STANNO AL GOVERNO CON LA SINISTRA, HANNO VOTATO MATTARELLA DEL PD, MI CHIEDO ALLORA, DOVE SIA IL CENTRODESTRA?” – SALVINI PUNGE: "C’È GENTE CHE PENSA SOLO AL PROPRIO INTERESSE PERSONALE E DI PARTITO". IN BASILICATA IL CAPOGRUPPO DI FRATELLI D’ITALIA PASSA CON LA LEGA. E BERLUSCONI RILANCIA: “SE NECESSARIO, SONO PRONTO A RIFONDARE IL CENTRODESTRA”


     
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    Marco Cremonesi per corriere.it

     

    RIUNIONE DEL CENTRODESTRA A VILLA GRANDE RIUNIONE DEL CENTRODESTRA A VILLA GRANDE

    Tre leader per una coalizione sola. La rielezione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha spazzato via tutti gli assetti che nel centrodestra, sia pure a fatica, resistevano. E così, la vecchia alleanza oggi si trova con tre leader dichiarati. Il primo è Silvio Berlusconi. Il fondatore di Forza Italia e della Casa delle libertà lo ha detto in un’intervista: «Se necessario, sono pronto a rifondare il centrodestra». Entro il 2023, perché in questi mesi bisognerà «consolidare il buon lavoro del governo Draghi».

     

    berlusconi meloni salvini toti berlusconi meloni salvini toti

    Difficile che Fratelli d’Italia sia d’accordo. Certo, dice il presidente azzurro, i rapporti personali con Meloni e Salvini sono «sempre molto cordiali» ma, ammette, «le valutazioni politiche non sempre coincidono.

     

    Del resto, se fosse così, saremmo un partito unico e non una coalizione». Berlusconi è ben consapevole del fatto che il centrodestra senza Forza Italia sarebbe la destra: «Il centrodestra che io ho fondato nel 1994 è un’alleanza scritta non da un notaio, ma nel cuore degli italiani. Per rilanciarla c’è un solo modo: consolidare Forza Italia e creare un centro moderato che possa aggregare e allargare i suoi confini».

     

     

    meme del presepe con matteo salvini giorgia meloni silvio berlusconi meme del presepe con matteo salvini giorgia meloni silvio berlusconi

    E poi, c’è Giorgia Meloni, ieri nettissima: «Io lavoro per diventare primo partito, dopodiché do le carte. Per questo sono per il maggioritario». La presidente di Fratelli d’Italia Si candiderà a guidare l’alleanza? «Sì, ma questo dipende dagli italiani». In ogni caso, avvisa: «Se qualcuno dovesse portare una legge elettorale in aula, presenterò un emendamento nel quale si chiede con quali partiti uno è disposto a governare. Riproporrò un patto anti-inciucio e chiederò che venga firmato, questa volta». Perché Berlusconi «dice “stiamo uniti” ma non possiamo scriverlo sulla sabbia».

     

    E se il Cavaliere ieri ha rivendicato di essere «stato il primo a chiamare Sergio Mattarella per chiedergli di accettare un nuovo mandato», la leader FdI sbuffa: «Hanno votato la legge elettorale con il Partito democratico, stanno al governo con loro, hanno votato Mattarella del Pd, mi chiedo allora, dov’è il centrodestra».

     

    Su una cosa Meloni sembra invece d’accordo con Salvini: «Atlantismo o Putin? Il tema è diverso, non siamo cheerleader di questo o quello, io dico “troviamo una soluzione per l’Ucraina”, io non sto con nessuno, sto con i cittadini italiani». Mentre il leader leghista — che ha «sentito sia l’ambasciatore ucraino che l’ambasciatore russo» — osserva: «Si critica il mio atteggiamento verso la Russia e Putin, ma io sto lavorando per evitare guerre e fare gli interessi del nostro Paese, che deve mantenere buoni rapporti con la Russia, soprattutto per la questione energetica».

     

    salvini meloni berlusconi salvini meloni berlusconi

    E poi, appunto, c’è Salvini, leader della coalizione con mandato esplicito fino alla rielezione di Mattarella. Di certo, non è pronto a passi indietro: «Lavorerò per tenere unito un rinnovato centrodestra che nelle ultime settimane si è dimostrato sfilacciato e litigioso. C’è gente che pensa solo al proprio interesse personale e di partito». Quanto a lui, pianta qualche paletto: unità non vuol dire recuperare «i primi Renzi o i primi Mastella lungo la via, è l’esatto contrario del mio intendere la politica». E si lancia in avanti: «Non escludo di chiudere il percorso sull’autonomia prima di fine legislatura. Ne ho parlato con Gelmini e lo farò con Draghi».

     

    matteo salvini e giorgia meloni incontrano silvio berlusconi nella sua villa a roma 13 matteo salvini e giorgia meloni incontrano silvio berlusconi nella sua villa a roma 13

    Di certo, non il primo tema a cui i Fratelli d’Italia pensano alla mattina quando si svegliano. Da Coraggio Italia, commenta Osvaldo Napoli: «Incredibile! Tutti dicono di voler ricostruire il centrodestra e tutti vanno avanti a suon di ultimatum e minacce verso i potenziali alleati». E poi, c’è la campagna acquisti tra i partiti. Ieri, il capogruppo FdI in Basilicata, Gianmichele Vizziello, è passato con la Lega che, giusto nei giorni scorsi ha minacciato di ritirare i suoi assessori dalla giunta. E se le ostilità all’interno del centrodestra mettono in forse le alleanze esistenti, nemmeno si parla dei candidati alle prossime amministrative. Giorgia Meloni conferma: «Nessun incontro previsto, nei prossimi giorni, con Salvini e gli altri leader del centrodestra».

     

    matteo salvini e giorgia meloni incontrano silvio berlusconi nella sua villa a roma 1 matteo salvini e giorgia meloni incontrano silvio berlusconi nella sua villa a roma 1 matteo salvini e giorgia meloni incontrano silvio berlusconi nella sua villa a roma 10 matteo salvini e giorgia meloni incontrano silvio berlusconi nella sua villa a roma 10

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