Giuseppe Scarpa per “il Messaggero – Cronaca di Roma”
MARIO CERCIELLO REGA E ANDREA VARRIALE
Il principale imputato, autore dell' assassinio del carabiniere Mario Cerciello Rega, in passato ha cercato di suicidarsi. «Nel 2018, mentre si trovava a San Francisco, Finnegan Elder tentò di togliersi la vita». L' hanno rivelato, ieri, in aula i difensori del californiano accusato, assieme all' amico Gabriel Hjorth (che ieri ha avuto un malore durante l' udienza), dell' omicidio del vicebrigadiere avvenuto il 26 luglio del 2019 a Roma.
Nel frattempo nel corso del processo è stato ascoltato l' audio tra la centrale operativa, che aveva richiesto l' intervento del militare, e lo stesso Rega. La diffusione della conversazione ha commosso i parenti del carabinieri ucciso presenti in aula.
finnegan lee elder
LA PERIZIA
Viene nuovamente messo in luce lo stato di salute dell' americano. Teoricamente questo potrebbe portare al riconoscimento dell' infermità mentale. Una condizione che potrebbe incidere sulla pena.
Gli atti prodotti dai legali di Elder, 1600 pagine riguardanti le cartelle cliniche, l' assistenza psichiatrica e i ricoveri che il californiano ha avuto in passato negli Usa sono stati consegnati ai giudici della Prima corte d' Assise.
FINNEGAN LEE ELDER
Questa documentazione potrebbe essere vagliata dai periti nominati dalla stessa corte, il professore Vittorio Fineschi e lo psichiatra Stefano Ferracuti. «Riteniamo essenziale che dal dibattimento emerga ciò che è accaduto quella notte - sottolineano gli avvocati difensori, Roberto Capra e Renato Borzone - Questo prescinde dalla condizione del nostro assistito».
E proprio ieri, nel corso dell' udienza, sono stati ascoltati una serie di testimoni tra cui il carabiniere Vittorio Nobili. Militare che la notte dell' omicidio era in servizio alla Centrale operativa affermando di «non sapersi spiegare perché Cerciello e il collega di pattuglia Andrea Varriale non abbiano comunicato lo spostamento dell' intervento dalla zona di Trastevere a Prati».
FINNEGAN LEE ELDER
Nobili ha ricostruito le varie fasi della vicenda partendo dalla prima segnalazione che il 112 gli aveva comunicato rispetto alla denuncia di un furto consumato a Trastevere. «Ho chiamato il denunciante Sergio Brugiatelli (intermediario del pusher ndr) - ha spiegato - e dopo che mi ha riferito che oltre al furto era in atto un tentativo di estorsione da parte di due persone, ho allertato la pattuglia in borghese (formata da Rega e Varriale) che era in turno quella sera nelle piazze della movida. Per certi tipi di reati, come l' estorsione, è più mirato inviare pattuglie in abiti civili».
brugiatelli
Nobili quindi ha contattato telefonicamente Cerciello dopo che un tentativo via radio non era andato a buon fine. «Gli spiego che due persone avevano chiesto 80 euro e un grammo di cocaina per restituire lo zaino a Brugiatelli. I due di pattuglia mi hanno detto che mi avrebbero aggiornato ma non li ho più sentiti». Non avendo avuto più notizie da Cerciello, intorno alle 3.10 di notte, Nobili prova a localizzarli tramite radio portatile e li individua in via Cicerone nel quartiere Prati.
gabe natale e finn elder appostati in attesa di cerciello
« Non ottengo risposta. Allora chiamo al cellulare Varriale ma non faccio in tempo, un collega della Centrale operativa stava già parlando con lui e gli stava raccontando di una persona accoltellata e che serviva una ambulanza». Al termine dell' udienza il fratello di Rega, Paolo, ha chiesto «giustizia. L' ergastolo? Sicuramente, sì».
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