Alberto Mattioli per ''La Stampa''
Ministro Salvini, per il sequestro dei conti della Lega si sente più «tranquillo», come ha dichiarato alle 12,05, o «inc...», come ha specificato alle 15,19?
«Direi che sono sia tranquillo che inc... Tranquillo, perché so che siamo nel giusto, che stiamo lavorando bene e che la gente è con noi. Inc..., perché è chiaro che cercano di metterci i bastoni fra le ruote. E l' accusa di sequestro di persona, e l' abuso d' ufficio, e il sequestro dei conti... mi sembra che si stia esagerando. È evidente che qualcuno non si rassegna al fatto che Salvini sia al governo».
PAOLO SAVONA GIANCARLO GIORGETTI GIUSEPPE CONTE MATTEO SALVINI
Qualcuno, cioè i giudici?
«Evidentemente. Quello che sta subendo la Lega è un processo politico senza precedenti. Anzi, sì, uno c' è: è successo qualcosa del genere in Turchia, quando a un partito fu sequestrato tutto il patrimonio prima ancora della condanna e poi la stessa magistratura fu costretta a restituirglielo».
Fatto sta che senza un euro è difficile far politica, perfino per la Lega che l' ha sempre fatta con poco.
«Ricordo che c' è un garante della Costituzione che deve far rispettare i diritti politici di 60 milioni di italiani».
Quindi posso titolare: Salvini si appella a Mattarella?
«No, perché in realtà non chiedo niente a nessuno. Sono sereno. Mi piacerebbe soltanto che la magistratura di Genova, invece di correre dietro a soldi che non ci sono e a conti correnti italiani o esteri che pure non esistono, lavorasse più rapidamente, per esempio sulla strage del Ponte Morandi».
Il sequestro dei fondi accelererà il cambio di nome della Lega?
salvini giorgetti
«Se lo faremo, lo faremo per una scelta politica e sicuramente non sulla base di una sentenza, men che meno di un' inchiesta. E in ogni caso, se decideremo di cambiare nome lo faremo nei prossimi mesi, non domattina».
Dal nome sparirà la parola «Nord»?
«Che la Lega sia ormai un partito nazionale è evidente a tutti».
Il nome Lega resta. Magari associato a Salvini? Tipo quel «Lega Salvini premier» che già esiste?
«Il nome Lega c' era, c' è e ci sarà. Nessuno può portarci via la nostra storia. Poi il mio cognome è Salvini, e non mi risulta che abbiano sequestrato pure questo».
Berlusconi giura che di partito unico del centrodestra proprio non si parla.
«Posso dirlo? Tutto questo dibattito sul partito unico mi appassiona pochissimo. Ho altro di cui occuparmi».
Tipo?
conte di maio salvini
«Tipo la riunione fiume che abbiamo fatto oggi (ieri per chi legge, ndr ) con tutto lo staff del Viminale per chiudere entro la prossima settimana il decreto sicurezza già annunciato. È una questione molto delicata perché ci sono tutta una serie di dettagli giuridici da definire e voglio che il decreto sia inattaccabile. Come vede, le inchieste di Genova e il partito unico non sono esattamente le mie priorità».
Poi c' è la Legge di stabilità. Ha colpito la sua svolta «moderata» degli ultimi giorni su deficit e rispetto dei parametri europei.
«Noi parliamo con i fatti. Quando la manovra sarà definita si vedrà che, rispettando le regole, avremo iniziato a fare quel che abbiamo promesso su legge Fornero, riduzione del peso fiscale e stralcio delle cartelle esattoriali».
Vedo che non cita il reddito di cittadinanza.
«Soltanto perché è un argomento che conosco meno. Ma ci sarà anche questo».
MATTARELLA SALVINI
In giro per le feste della Lega al Nord si constata subito che sull' argomento la base è fredda o addirittura ostile.
«Infatti si tratta di una proposta del Movimento Cinque Stelle, non della Lega. Di sicuro c' è una parte del Paese che se ne avvantaggerà e che l' aspetta. E poi il reddito di cittadinanza è nel contratto di governo e quindi ci siamo impegnati a realizzarlo».
Anche sul decreto anticorruzione non sembrate sulla stessa lunghezza d' onda dei vostri alleati.
«Io credo che questo decreto sia un segnale importante, ma che il Parlamento gli apporterà qualche modifica. Giustissimo stroncare corrotti e corruttori, assenteisti e truffatori, però in Italia non ci possono essere 60 milioni di indagati. Non possiamo mettere tutti alla mercé del primo giudice che inizia a intercettare o pedinare o indagare chiunque gli capiti a tiro».
Se domani attraccasse un' altra Diciotti , lei che farebbe?
«Intanto devo dire che fermezza e coerenza stanno pagando, perché dai giorni della Diciotti dalla Libia non arriva nulla. Il segnale è passato. Ho calcolato che solo questo permetterà al contribuente italiano di risparmiare un miliardo e 200 milioni sulla cosiddetta accoglienza. Il problema oggi sono semmai le barchette con 12-15 persone che arrivano in Sicilia dalla Tunisia, e per questo ho già scritto a Tunisi, o dall' Algeria alla Sardegna».
I MIGRANTI SBARCANO DALLA DICIOTTI
Va bene, ma davanti a un' altra Diciotti lei che fa?
«La mia posizione non cambia. Donne, bambini, vecchi e malati sbarcano. Gli altri, no. Anche perché non posso permettere che si ripeta una farsa come quella dei presunti profughi che scappano dai centri di accoglienza».
Europa. Macron le dà sempre sui nervi?
«Ma no! Lo considero alla stessa stregua dell' inchiesta di Genova: pochissimo».
emmanuel macron
I sondaggi vi premiano rispetto ai grillini. Crede che il M5S reggerà?
«I sondaggi sono un' enorme responsabilità, quindi è necessario che la manovra dia quelle risposte che gli elettori aspettano. Poi in luglio era avanti il M5S e in agosto la Lega, questo non ha importanza. Importante è che il governo Conte in questo momento sia il più popolare d' Europa, con oltre il 60% dei consensi».
Sa benissimo che mezzo Movimento non è d' accordo su nulla di quello che lei fa.
«Se fosse per Fico sbarcherebbe in Italia chiunque. Per fortuna però lui fa il presidente della Camera. Il ministro dell' Interno invece sono io».
Ultima domanda. Elisa Isoardi dichiara a «Oggi» il suo amore per lei ma anche che adesso è arrivato il momento di parlare di diritti civili. Cosa risponde?
ROBERTO FICO SANTO SUBITO
«No comment».
elisa isoardi matteo salvini isoardi salvini