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    "L'ARTICOLO DI BECHIS SUL MUTUO CONCESSO A DRAGHI E' UNO DEI PIÙ DISGUSTOSI ESEMPI DI BECERA PROPAGANDA QUALUNQUISTA" - CESARE VENTO, PARTNER DELLO STUDIO GIANNI & ORIGONI, SCRIVE A DAGOSPIA: "SECONDO L'ERUDITO COMMENTO, SE NON SI FOSSE TRATTATO DI SUPERMARIO, NESSUNA BANCA AVREBBE CONCESSO UN MUTUO IPOTECARIO VENTENNALE SULLA CASA A UN ULTRASETTANTENNE. A DRAGHI BASTEREBBERO POCHE ORE ALLA SETTIMANA DEDICATE A UNA CONSULENZA A GOLDMAN SACHS O SIMILI PER ACQUISTARE UN APPARTAMENTO AI PARIOLI OGNI MESE SENZA RICORRERE AD ALCUN DEBITO BANCARIO"


     
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    Riceviamo e pubblichiamo:

     

    cesare vento cesare vento

    Sai che ti scrivo solo quando mi muovono le emozioni e i tecnicismi legali... Be', quell'"articolo" (si fa per dire....) di tale Bechis del Tempo (che poi ho scoperto essere addirittura il direttore!), al quale hai dato ospitalità, secondo cui una banca avrebbe accordato un favoritismo a SuperMario per quel mutuo concesso l'anno scorso, è veramente uno dei più disgustosi esempi di becera propaganda qualunquista che mi sia capitato di leggere, anzi, di riuscire a finire di leggere trattenendomi dal vomitare fino alla fine.

     

    Secondo l'erudito commento, se non si fosse trattato di SuperMario, nessuna banca avrebbe concesso un mutuo ipotecario ventennale sulla casa a un ultrasettantenne perché, si sa (? lo sa solo lui…), l'unica garanzia alla quale le banche guardano è la capacità reddituale prospettica di chi prende il prestito... sicché, sempre stando all’eruditissimo “giornalista” (si fa sempre per dire…), nessuna banca concederebbe un prestito a chi ha più di 55 anni, eccezionalmente 60, perché altrimenti chissà come farebbero le banche a essere sicure che il debitore possa lavorare fino a 80 anni e più per racimolare i quattrini sufficienti a rimborsare le rate del mutuo fino a scadenza.

     

    franco bechis foto di bacco franco bechis foto di bacco

    Mirabile, poi, la “chicca” secondo cui, anche se nel rogito notarile si legge che sono “obbligati gli eredi al pagamento in caso di scomparsa del debitore: per legge hanno diritto alla rinuncia dell’eredità e la banca rischierebbe di restare a mani quasi vuote, con un rischio che normalmente non vorrebbero correre”… Non risulta che le ipoteche sugli immobili si estinguono in caso di morte del debitore ipotecario: anche un bambino in età scolare sa che un immobile ipotecato significa che se il debitore non paga quanto deve, morto o vivo che sia, il creditore può fare vendere all’asta l’immobile e soddisfarsi sul ricavato.

     

    Che poi le banche, prima di prestare 100, si accertano che l’immobile offerto in garanzia ipotecaria valga almeno 120/130 è un fatto che, in un paese dove oltre l’80% della popolazione vive in casa di proprietà, è noto anche ai pochi (fortunatamente) maggiorenni analfabeti rimasti nella nostra amata patria, con tutto il rispetto per loro…

    Mario Draghi Mario Draghi

     

    Che non lo capisca il direttore di un quotidiano – o, più verosimilmente, che il direttore di un quotidiano ometta di rammentarlo a fini di puerile propaganda politica per sostenere che è stato fatto un favoritismo a un uomo al quale basterebbero poche ore alla settimana dedicate a una consulenza a Goldman Sachs o simili per acquistare un appartamento ai Parioli ogni mese senza ricorrere ad alcun debito bancario, e il quale invece, grazie a Dio, si dedica ad aiutare noi tutti – è un fatto che dovrebbe indurre l’editore di quel quotidiano a riflettere se abbia scelto il “giornalista” adeguato perché, per carità, la critica e la libertà di stampa sono indispensabili alla democrazia, ma c’è un limite a tutto. Cioè, la decenza.

    Un abbraccio

    Cesare Vento

    Partner Gianni&Origoni

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