Claudio Del Frate per corriere.it
cesena topi
Un allevamento di animali abbandonato, una colonia di topi che trova in quegli spazi l’habitat ideale per riprodursi a dismisura; ma quando il cibo si esaurisce, ecco centinaia di roditori che si riversano per le strade e per le campagne mossi dall’istinto di sopravvivenza.
C’è questa catena di eventi dietro l’anomala - e per certi versi horror - invasione di topi che da qualche giorno tiene in scacco alcune zone periferiche di Cesena. Vigili del fuoco e Asl stanno ricevendo decine di chiamate da giorni da parte di abitanti della zona allarmati dalla comparsa dei topi che attraversano a decine le strade finendo schiacciati dalle auto, fanno la loro comparsa nei giardini e nelle abitazioni, pongono interrogativi sui pericoli sanitari che portano con sè.
Cibo dai piccioni ai topi
cesena topi
Il fenomeno ha assunto dimensioni vistose nel corso dell’ultimo fine settimana e dopo alcuni controlli è stato possibile risalire all’origine dell’invasione dei ratti. «Tutto è partito da un allevamento di piccioni abbandonato da mesi - confermano dal comando dei vigili del fuoco di Cesena - dove un primo gruppo di animali ha potuto cibarsi del mangime lasciato in quegli ambienti». L’abbondanza di cibo ha dato in breve luogo a una proliferazione smisurata della colonia; ma quando le «scorte» si sono esaurite, ecco che gli animali sono stati costretti a muoversi per trovare nuovo sostentamento.
Interventi urgenti
«Gli animali si muovono specialmente di notte - raccontano ancora dalla città romagnola - a gruppi anche di centinaia: i fari delle auto li spaventano, i topi non sano più che direzione prendere e finiscono uccisi. Stiamo ricevendo molte chiamate di chi chiede la rimozione delle carcasse e che teme pericoli per la salute». L’invasione dei topi - si sa- è una sorta di timore ancestrale, medievale, legato a epidemie disastrose. E quella paura - non senza ragioni - riaffiora davanti allo «spettacolo» delle centinaia di roditori morti o che corrono impazziti di qua e di là.
cesena topi
L’azienda sanitaria della Romagna sta cercando di mettersi al riparo e programma un piano di derattizzazione. Una prima serie di esce è stato piazzato all’interno dell’allevamento abbandonato mentre all’istituto zooprofilattico di Forlì è stato chiesto di analizzare alcuni campioni organici.