Esra Gurkan per “Mail On Line”

tira per avere la laura in arte

I muri dei bagni pubblici in genere sono pieni di scritte e disegni osceni, ma qualche volta anche molto divertenti: «State attenti ai ballerini di limbo» è il messaggio interno sulla porta che arriva alle caviglie, «Piovra ubriaca vuole menarti» è il monito sull’attaccapanni, «Niente battesimi per favore» su un lavabo concavo e senza specchio.

E, a proposito di specchi, in un bagno non ce ne sono e sul muro, proprio sopra la fila di lavandini, c’è scritto: «Supponi di somigliare ad una merda». L’ironia non manca e sul muro qualcuno scrive: «Odio il vandalismo, le liste, l’ironia, le liste, la ripetizione e l’inconsistenza». Oppure a caratteri cubitali :«Amo le tue Crocs. Firmato: nessuno».

Sul muro appaiono anche le stelline in stile recensione di “Tripadvisor”: «Non ripiscerei qui». Ci sono poi i botta e riposta: «Idealizzi il passato o pensi sia perduto?», replica «Amico, sto solo cercando di cagare». Ancora: «Compriamo cose che non ci servono con soldi che non abbiamo solo per stupire persone che non ci piacciono», replica: «Vandalizziamo cose che non sono nostre con citazioni che non sono nostre per stupire persone che stanno cacando».

supponi di somigliare a un amerda

scrivere al cesso forma artistica pura

Si leggono massime tipo: «Visto che scrivere al cesso non si fa per la critica né per i soldi, è la forma più pura di arte» oppure »Se ti senti impotente ricordati che un tuo singolo pelo pubico può far chiudere un intero ristorante».

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