Bankomat per Dagospia
ignazio visco 
IGNAZIO VISCO resize Non perdetevi la monumentale intervista a doppia pagina con foto poster del Governatore di Bankitalia oggi su Repubblica. Di quelle che se uno non ci riflette un attimo, per "contestualizzarla" e capire la gravita' dei problemi non trattati, rispetto all'Italia di questi mesi, sembrerebbe una grande intervista ad un grande Governatore.
E allora leggerete di politica economica, di Bretton Woods, di bei giudizi su Carli e su Baffi, di FMI, insomma di mega cose socio-psico-culturali. Leggerete come al solito di saggi consigli rilasciati al Governo. Uno chiude e conclude che abbiamo un Grande Governatore.
Poi ti svegli e ti accorgi che e' come se avessero intervistato il Capo della Polizia negli anni settanta e non avesse parlato di terrorismo e neppure di ordine pubblico. O se avessimo sentito parlare Marchionne solo di politica e non di automobili. Appunto.
Una strisciata sulle banche, di quelle che anche mio nonno al bar del Paese poteva dire meglio e di più. Non un accenno al fatto che le banche italiane abbiano perso capitale reputazionale, non un accenno a Unicredit indagata per frode fiscale gravissima e Bankitalia non si sa perché non se ne era accorta.
Non un accenno al mega conflitto di interessi di Mediobanca sulla invereconda vicenda Ligresti. E sul comportamento creditizio assurdo di Mediobanca, Unicredit ed altre banche che hanno finanziato i Ligresti oltre ogni ragionevole buon senso. Impegnando risorse che potevano salvare il tessuto industriale italiano.
ignazio visco medium 
IGNAZIO VISCO BANKITALIA Silenzio sul fatto che uno come Profumo sia ritenuto, nonostante le gravi indagini su di lui della Procura milanese, degno di fare ancora il banchiere a Siena.
Silenzio sulla mediocrità dei manager bancari inadeguati a gestire, per quanto di competenza, la crisi industriale del Paese, perché non ascoltano le aziende, non rispondono, ci mettono mesi a fare cose che nel mondo gli adulti si fanno in tempo reale via mail.
Silenzio sullo scandalo del Banco Desio.
Roba da pazzi.
Questo e' il risultato quando si manda a dirigere, e non e' la prima volta, la Banca d'Italia un bravo macro economista e non un esperto di banca, credito e finanza. Peccato che su banche, credito e finanza dovrebbe lavorare vigilando la Banca d'Italia. Il resto non ci interessa. Bene o male, lo fanno altri.
