Franco Ernesto per "Oggi"
Che c'azzecca Antonio Di Pietro, uno dei più acerrimi critici della Casta, sul più ambito oggetto del desiderio della Casta medesima, cioè la famigerata auto blu? Tonino, escluso dal Parlamento dallo tsunami elettorale, presidente dimissionario di un partito, l'Italia dei valori, che esiste oramai solo sulla carta, non ha alcun incarico pubblico che lo elevi al di sopra di un privato cittadino: perché, dunque, questo privilegio?
FOTO DI PIETRO DA OGGI FOTO DI PIETRO DA OGGI«In effetti», dicono al partito, «Di Pietro, fin dai tempi delle sue clamorose inchieste di Tangentopoli, è sotto "tutela" di due carabinieri con auto blindata. Non è lui che l'ha chiesta, ma il Viminale che l'ha imposta. Peraltro Di Pietro litiga spesso coi suoi angeli custodi che vorrebbero impedirgli di muoversi liberamente prendendo il treno o l'aereo». Siamo sicuri che Tonino troverà il modo di liberarsi al più presto da questo impiccio. Per proteggere 600 personalità (un vero record mondiale), si utilizzano 2 mila auto blu e 4 mila agenti per una spesa annua di 250 milioni. Coi tempi che corrono, non sarebbe il caso di tagliare?